Capitolo 26

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Dopo diversi secondi vide la porta aprirsi, ma contro ogni sua aspettativa la figura che gli si presentò davanti non era quella di Francesco, bensì quella di Nelson.

A Nicolas in quel momento quasi venne un colpo al cuore. Nelson lo guardò con un sguardo capace di mettere i brividi a chiunque, e al minore davanti a tale scena, venne spontaneo indietreggiare di qualche passo sentendo il suo corpo muoversi da solo per poter andarsene via da quella casa, avrebbe fatto anche in tempo a scappare, se non fosse che proprio Nelson in uno scatto riuscì ad afferrarlo per il polso fino a lasciargli un segno rosso ben evidente.

"No no prego, entra pure." Nelson strattonò Nicolas facendogli varcare la soglia della porta, quest'ultimo cercò di liberarsi dalla sua presa ferrea ma ciò non fece che aumetargli il dolore costringendolo a mordersi il labbro per non lamentarsi.

"Nic scusa ma Nelson ha insistito per venire da me sta sera dicendo che voleva parlarti anche lui..mi dispiace non averti avvisato."
Non appena Francesco li raggiunse, Nelson lasciò velocemente il polso di Nicolas come se non fosse successo nulla, ritornando a comportarsi in modo normale per non dare sospetti.

Nicolas annuì distrattamente, voleva andarsene da lì, non si sentiva per niente a suo agio, e ora che c'era anche Nelson sentiva l'aria mancargli per l'ansia.

"Cosa dovete dirmi?" Nicolas cercò più volte di sbrigare la faccenda, ma sia Nelson che Francesco sembravano intenzionati ad allungare i tempi per intrattenerlo il più possibile in quella casa.

"Cos'è tutta questa fretta? Dai rimani un po' con noi sta sera, in tutti questi giorni non hai dato segni di vita..eri forse morto?" il tono di Nelson era divertito e ironico e ciò non fece che infastidire ancora di più Nicolas, "o forse eri a farti Dario e Cesare?"  continuò, e a quel punto portò le dita a sfiorare il collo di Nicolas immaginando ci fossero dei succhiotti coperti dal fondotinta, ed effettivamente era proprio così.

Nicolas senza pensarci spostò di colpo la mano di Nelson allontanandosi da lui, ma a quel gesto lo sentì ridere probabilmente perchè così facendo gli aveveva dimostrato di aver fatto centro.

"Dai Nels lascialo stare.." Francesco sospirò rassegnato dal comportamento arrogante e infantile dell'amico, sapendo ormai di non poter fare nulla per calmare la sua ira nei confronti di Nicolas.
"Ma guardalo..non ti fa pena? È normale che mi venga voglia di sfotterlo un po' no?"

Nicolas a quelle parole si fermò a guardarlo, guardò quello che una volta doveva essere il suo migliore amico, che da sempre lo aveva aiutato continuando a ripetergli di poter contare su di lui anche se un giorno si sarebbero dovuti allontanare, ma ora il ragazzo che aveva davanti era completamente cambianto fino a farlo sembrare tuttun'altra persona.

Nicolas con l'andare dei minuti decise di non rispondere alle provocazioni del maggiore, credendo che questo fosse l'unico modo per farlo smettere quando in realtà lo stava solo irritando ancora di più.

Francesco pur difendendolo di tanto in tanto dalle provocazioni di Nelson non sembrava particolarmente interessato da quella situazione così spiacevole, e questo non fece che rendere ancora più triste e confuso Nicolas, che in quella serata capì che in realtà Francesco fosse dalla parte di Nelson e non dalla sua.

La serata purtroppo andò avanti così e del presunto discorso che i due dovevano fare a Nicolas ancora non era stato accennato nulla.

"Se alla fine non mi dovete dire più nulla..mi lasciereste tornare a casa per favore? Sono stanco e non mi sento tanto bene quindi se non vi dispiace.." ed era vero, Nicolas non era in piena forma già dalla mattina di quella stessa giornata, per cui ora che si era fatta piena notte il suo corpo ne stava risentendo facendogli capire di dover riposare il prima possibile.

"Allora ti accompagno io a casa."

"Ma Nelson ho la moto-"

"Non importa, la vieni a prendere domani."

Nicolas sentendo il tono di Nelson farsi sempre più rabbioso e freddo decise di non insistere più accontentandolo. Sperava invano che Francesco lo aiutasse ma come c'era da aspettarsi lasciò fare tutto a Nelson senza dire una parola, come se si fossero già messi d'accordo ancor prima del suo arrivo.

"Siccome ciò che avevo da dirti io e più o meno la stessa cosa che ha da dirti Nelson, allora ti racconterà lui durante il tragitto al posto mio." disse Francesco accompagnando i due verso l'ingresso della grande casa.

Nicolas allora capì che in realtà l'incontro di quella sera per i due ragazzi era servito solo a sfogarsi su di lui divertendosi a provocarlo facendo una battuta dopo l'altra, e anche se Francesco fingeva di difenderlo in realtà lo aveva visto più volte ridere ai discorsi di Nelson rivolti contro di lui.
E questo ovviamente fece male a Nicolas, che mai si sarebbe aspettato tale comportamento dai suoi due migliori amici.

Non appena salì nella macchina di Nelson, Nicolas tirò fuori dalla tasca il suo cellulare vedendo delle notifiche da parte del gruppo che aveva in comune con Cesare e Dario.

"Non vediamo l'ora di rivederti domani, buonanotte piccolo, ti amiamo."  Nicolas sorrise a quel messaggio, sentendosi le famose farfalle allo stomaco, segno che nonostante quella situazione i due riuscivano a farlo innamorare ogni giorno di più.
Stava per rispondere ma Nelson lo distrasse in quell'esatto momento facendolo sentire obbligato a mettere via il cellulare e di prestare attenzione solo a lui.

"Non è molto carino da parte tua rispondere solo a Cesare e Dario ignorando completamente i messaggi che ti ho mandato io fin'ora, sai?" proferì freddamente Nelson mettendo in moto la macchina subito dopo.

"Messaggi in cui ci sono solo i tuoi insulti..è ovvio che a quelli non rispondo." Nicolas rivolse lo sguardo fuori dal finestrino sospirando, sperando di arrivare a casa il prima possibile non ne potendo più di stare da solo con Nelson.

"No. Tu devi rispondere anche a quelli."

Nicolas si voltò verso Nelson sorpreso da quella sua affermazione con cui se n'era uscito, da quando aveva cominciato a dargli ordini?

"Come scusa? E perché dovrei?"

L'atmosfera si stava facendo man mano sempre più pesante e Nicolas quella volta fece l'errore di non badare al carattere incontrollabile di Nelson qualora si dovesse innervosire, troppo preso dalla loro discussione e dal comportamento avventato e sciocco del maggiore.

"Perché ti amo."






~🌸

Colpo di scena? Adesso si che son cazzi.. :c

Volevo rendervi partecipi del fatto che ieri pomeriggio mentre ero a fare il solito giro in centro a Bolo con un'amica mi è passato letteralmente di fianco a un metro di distanza Tonno. E vi giuro che a momenti mi veniva un infarto.
Non ho avuto il coraggio di salutarlo o di chiedergli come stava e sono pentitissima.. ma anche perché avevo paura di disturbarlo :')
Nel caso dovesse mai capitarvi una cosa come questa anche a voi, non siate dei timidoni come me e cercate di prendere coraggio almeno nel salutarli o fidatevi che finirete per pentirvene per anni interi.

𝐓𝐡𝐫𝐞𝐞𝐬𝐨𝐦𝐞 | 𝐂𝐞𝐬𝐚𝐫𝐞 • 𝐍𝐢𝐜𝐨𝐥𝐚𝐬 • 𝐃𝐚𝐫𝐢𝐨Hikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin