Capitolo 33

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"Hey Nicolas come stai? Nel caso non avessi più il mio nome salvato..sono Alessandro. È da tanto che non ci sentiamo, volevo sapere come stesse andando la tua relazione con Dario e Cesare, spero bene."

Nicolas a quel messaggio si bloccò sul posto, cosa aveva appena letto?
Rilesse più volte l'ultima riga credendo di aver sbagliato lui a leggere ma non era così.
Non aveva idea di chi fosse quel Alessandro, non aveva idea di cosa intendesse con relazione, e non avrebbe nemmeno potuto verificare i messaggi precedenti dato che si era svegliato dal coma con il suo cellulare completamente resettato da tutti i messaggi.

Il suo respiro iniziò a farsi pesante e un brutto presentimento lo invase completamente.
Si alzò di scatto dalla panchina spaventato di rimanere lì.
«Nic?» Cesare e Dario lo guardarono confusi e preoccupati.
«M-mi sono ricordato adesso che questa sera ho un impegno..devo andare.» fece per andarsene ma Dario lo afferrò prontamente per polso bloccandolo.
«Che hai?» gli chiesero i due accorgendosi del suo improvviso comportamento strano e agitato.
«N-nulla.» Nicolas cercò di liberarsi dalla presa ferrea di Dario sentendo l'agitazione crescere sempre più ma niente, era decisamente più forte di lui.
«Lasciami per favore.» La sua voce tremò, i suoi occhi si fecero leggermente lucidi, le gambe stavano per cedergli.
«Non finché non ci dici che cosa diamine ti è preso.» Si intromise anche Cesare piazzandosi davanti a lui per bloccargli la strada.

Nicolas fermò ogni suo movimento, scrutò i due ragazzi di fronte a lui con sguardo atterrito e confuso.
Cesare e Dario si lanciarono un'occhiata preoccupata, in quel momento entrambi stavano pensando alla stessa cosa, entrambi iniziarono a sentire quella brutta sensazione.
Nicolas allora, mostrò esitante lo schermo del suo cellulare ai due ragazzi, aspettando con ansia una loro spiegazione. Notò subito i loro volti farsi preoccupati, il ché non lo aiutò a tranquillizzarsi.
«..Alessandro è un nostro vecchio amico, lo abbiamo conosciuto in un locale di Bologna e stavamo festeggiando il compleanno di Nelson.» Dario si fermò, colto di sorpresa da quell'improvvisa situazione che si era creata, non avendo idea di come continuare il discorso, guardò Cesare sperando in un aiuto ma anch'egli sembrava immerso nei suoi pensieri a cercare una valida risposta da dare.

«Cosa significa l'ultima frase?» insistè Nicolas sporgendosi verso i due ragazzi. Gli sguardi di entrambi erano rivolti verso il basso, comprendendo egoisticamente di aver commesso l'errore di non essersi preparati prima ad affrontare quell'eventualità che primo o poi sarebbe potuta succedere nonostante le basse probabilità.
«Rispondetemi!» Nicolas alzò la voce senza volerlo, ma l'ansia in quel momento era troppa e quello sarebbe stato l'ultimo dei suoi problemi.

Dario e Cesare si lanciarono un ultima occhiata di rassegnazione, non c'erano più scuse e i sensi di colpa di continuare a far vivere Nicolas nella menzogna li avevano portati al limite.
Dario iniziò a parlare, spiegò per filo e per segno la loro relazione e com'era iniziata, ma non fece parola di ciò che successe con Nelson quella sera, non ci riuscì.
Nicolas ascoltò, ma la sua mente non riusciva a credere a nulla di ciò che gli era appena stato detto, non poteva immaginare di aver passato quelle notti così intime con quelli che credeva essere i suoi migliori amici.

«Nicolas se sarai arrabbiato con noi avrai tutte le ragioni possibili per esserlo. Ti abbiamo mentito dal primo giorno in cui ci hai visto in ospedale, ti abbiamo nascosto una cosa così importante per tutto questo tempo e sei venuto a scoprirlo nel modo meno opportuno, ti chiediamo scusa.» fu Cesare a parlare questa volta, con il tono più sicuro possibile nonostante la forte ansia che gli scorreva in corpo. «..Ma davvero..non avevamo altra scelta, credimi Nicolas. Per me e Cesare è stato veramente difficile affrontare tutto questo, dover mentire davanti ai tuoi occhi fingendo di essere in realtà i tuoi migliori amici e non i tuoi amanti.» aggiunse Dario cercando nella paura di avvicinarsi a Nicolas ma questo non fece che indietreggiare di qualche passo.

𝐓𝐡𝐫𝐞𝐞𝐬𝐨𝐦𝐞 | 𝐂𝐞𝐬𝐚𝐫𝐞 • 𝐍𝐢𝐜𝐨𝐥𝐚𝐬 • 𝐃𝐚𝐫𝐢𝐨Where stories live. Discover now