Capitolo 16

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Dario, Cesare e Nicolas si trovavano davanti al cancello della grande casa di Nelson. L'ansia era tanta, non si poteva negare.
Notarono subito le macchine di Francesco e Davide, c'erano già tutti.

Ed ora eccolì, indecisi sul da farsi. Se Cesare e Dario fino a quel momento erano convinti che sarebbe andato tutto bene riuscendo quanto più possibile a calmare Nicolas, ora che si trovavano realmente lì davanti, ogni certezza cominciava a indebolirsi e la paura che potesse succedere ciò che avevano sempre temuto sovrastava tutto.

I tre ragazzi osservarono con timore il grande cancello in ferro nero che avevano davanti. Nicolas aveva il fiato pesante, mai si era sentito così, e ciò lo stava decisamente cogliendo impreparato; lo sguardo freddo di Nelson rivolto a lui la sera precedente era ormai impresso costantemente nella sua testa.

"Vi amo."

Nicolas dopo aver detto queste parole fece due passi in avanti e spalancò il cancello senza più voltarsi in direzione dei due amanti ancora fermi all'entrata a guardarlo, consapevole che se l'avesse fatto, sarebbe immediatamente corso da loro rimanendo lì senza più muoversi di un passo.
Il tono con cui disse quelle due parole era tremante, ed era evidente quanto Nicolas stesse cercando in tutti modi di trattenere le lacrime e i singhiozzi.

Dario e Cesare guardarono con occhi lucidi la figura di Nicolas allontanarsi sempre di più fra la fitta nebbia che vi era quel pomeriggio; volevano gridargli di ritornare, volevano avere Nicolas fra le loro braccia senza dargli la possibilità di andarsene, ma sapevano che sarebbe stato soltanto da codardi fare una cosa simile; loro due che fino a quel momento erano stati i primi ad insistere di più nell'andarci, non potevano tirarsi indietro così, non ora che mancava un passo dalla meta.
Cesare e Dario si lanciarono un'occhiata di rassegnazione e dopo aver rilasciato un profondo sospiro si incamminarono anche loro, volendo raggiungere il minore il prima possibile.

Quando arrivarono alla porta trovarono Nicolas fermo con Nelson, Francesco e Davide davanti a lui a guardarlo.
Nelson lo squadrò da cima a fondo e Nicolas abbassò lo sguardo senza riuscire a guardare quegli occhi che mai prima di allora aveva temuto così tanto, e ciò gli faceva davvero male al petto.

"Ciao." disse soltanto il padrone di casa accostandosi alla porta per far entrare i tre ragazzi. "siete stati così puntuali ad arrivare in tre contemporaneamente o eravate stranamente già insieme?" continuò a dire senza staccare gli occhi da Nicolas. Francesco diede una gomitata a Nelson facendogli capire di smetterla, ma quest'ultimo gli rivolse soltato un'occhiata indifferente.

"Siamo stati così puntuali ad arrivare contemporaneamente, impressionante vero?" rispose di rimando Dario fulminandolo con lo sguardo.

Nelson sbuffò e senza dire altro andò in cucina a preparare da bere per il gruppo.
"Sapevo che sareste venuti" disse ad un certo punto Francesco sorridendo ai tre ragazzi ma notando qualcosa di strano in loro.

"Nic ma stai bene?" Davide notò quasi subito l'aspetto un po' trasandato del minore, qualcosa di diverso in lui c'era, e anche se questo cercava in tutti i modi di non farlo notare non ci era riuscito come aveva sperato.

"Si" rispose distrattamente Nicolas sforzando un sorriso e vedendo il maggiore annuire poco convinto.

Quando anche Francesco e Davide si allontanarono per andare ad aiutare Nelson, Cesare e Dario si avvicinavano a Nicolas e contemporaneamente gli sussurrarono "ti amiamo anche noi."
I battiti del cuore di Nicolas aumentarono e improvvisamente grazie a queste parole prese più coraggio riuscendo a controllare l'ansia che fino a quel momento non aveva fatto altro che tormentarlo fino a renderlo debole fisicamente.

Il più piccolo sorrise ai due amanti, voleva baciarli più che mai in quel momento ma sapeva di non poterlo fare.

"Ci siete rega?" Francesco rientrò nel grande salone con le solite bottiglie di birra fra le mani, e dopo qualche secondo li raggiunsero anche Davide e Nelson con i bicchieri in vetro e qualche snacks da mangiare nel frattempo.

I sei ragazzi si sedettero sui due divani accendendo la tv ma tenendo basso il volume.
Nicolas, Dario e Cesare decisero di sedersi distanti facendo mettere in mezzo a loro gli altri tre, così da poter ridurre un minimo i sospetti.

"Nottataccia?" Nelson si rivolse a Nicolas che era capitato proprio seduto di fianco a lui, dal tono con cui lo chiese, il minore capì che Nelson lo stesse semplicemente prendendo di mira probabilmente stuzzicandolo per l'accaduto del giorno precedente, ma questo era tipico di Nelson con chi gli capitava di avere un litigio o anche solo una semplice discussione.

"No..ho dormito." rispose semplicemente Nicolas con voce debole.

"Non si direbbe." continuò allora Nelson, insoddisfatto nel vedere Nicolas continuare a tenere lo sguardo rivolto verso il basso senza guardarlo negli occhi.

Il minore sospirò leggermente ma non rispose più, sapendo già che anche solo una parola di troppo avrebbe fatto scattare Nelson.
Sia Cesare che Dario strinsero i pugni davanti a quella scena, consapevoli di non poter fare e dire nulla per difendere Nicolas, tutto questo per mantenere la loro falsa 'reputazione' davanti agli occhi degli altri.

"Cos'è tutta sta tensione rega? Bevete ste birre, mi sà che ne avete bisogno." disse stranito Francesco e passando una ad una le bottiglie ai ragazzi.

"Io non ne voglio grazie." Nicolas in quel momento non aveva ne fame ne sete, aveva lo stomaco totalmente chiuso e sentiva che qualsiasi cosa avesse ingerito in quel momento, gli avrebbe fatto venire la nausea in meno di due secondi.

"L'alcolizzato di turno che non beve? è una novità questa.."

Nicolas a quell'affermazione si girò verso Nelson e lo vide ghignare mentre con indifferenza prese un pacchetto di patatine offrendoglielo, come se non avesse detto nulla.

"Cazzo Nels quanto sei pesante oggi." sbuffò Davide aprendosi la bottiglia di birra e iniziando a bere un sorso dopo l'altro.
Cesare e Dario avevano ovviamente gli occhi puntati sulla figura di Nelson, i loro sguardi erano taglienti e non appena Nicolas li notò, attirò la loro attenzione e rivolse loro l'ennesimo sorriso forzato per far capire di non dare importanza alle parole di Nelson.

I minuti passavano e di ciò che successe la sera precedente ancora non si era fatta parola, ma per i tre ragazzi era sicuramente meglio così.
Nicolas però continuava a sentire lo sguardo di Nelson puntato su di lui, e sperava con tutto sé stesso che non tirasse fuori quell'argomento solo per infastidirlo.

Il resto del tardo pomeriggio continuò così, stessa tensione che c'era da quando erano arrivati; avevano deciso di iniziare a guardare una serie tv, ma ovviamente gli unici a guardarla con interresse erano soltanto Davide e Francesco.

Nelson nel frattempo, aveva allungato il braccio dietro il collo di Nicolas avvicinandosi sempre di più a lui.
Voleva vedere la reazione di Dario e Cesare, e se le sue ipotesi erano giuste, allora sarebbe successo ciò che si era aspettato.
Dario e Cesare lo guardavano con la coda dell'occhio infastiditi più che mai, purtroppo sapevano di doversi trattenere a tutti i costi, poiché sapevano anche che Nelson li stesse mettendo solo alla prova.
Nicolas cercava di allontanarsi ma essendo già all'estremo del divano poteva fare ben poco, odiava quella situazione e sperava internamente che finisse il prima possibile perché non ne poteva più.

Nelson non vedendo nessuna reazione da parte dei due ragazzi decise di tentare un ultima volta, spingendosi ben oltre.












~🌸

Non odiatemi per Nelson vi pregoooooooooooo
Lo amo più della mia vita quel ragazzo, solo che fra lui, Tonno e Frank mi sembrava quello più adatto ahah

Qui la situazione si mette male eh?

𝐓𝐡𝐫𝐞𝐞𝐬𝐨𝐦𝐞 | 𝐂𝐞𝐬𝐚𝐫𝐞 • 𝐍𝐢𝐜𝐨𝐥𝐚𝐬 • 𝐃𝐚𝐫𝐢𝐨Where stories live. Discover now