ᥕhᥲt ᥲrᥱ ყoᥙ doιᥒg hᥱrᥱ?!

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quella foca è qualcosa di bellissimo 




[2/??]



si chiedeva cosa avrebbe fatto durante quella pausa, chiamata anche 'ricreazione'. di fare amicizia ci aveva fatto un pensierino, ma, riguardando la classe, ci aveva perso le speranze  sentendo i discorsi sussurrati dietro di sé. in realtà riusciva a sentire molto di più i suoi compagni che il professore. sapete, le parole che dicevano,le frasi e il tono di voce... erano molto diverse da quelle che usava lui. non è che fossero insensate... non sapeva come spiegarlo in modo meno maleducato possibile. superficiali era la parola che si avvicinava di più. cioè, a lui cosa gliene importava della moda o della musica del momento? 

e pensare che lui era preoccupato per e sollevato per altre cose ... per esempio? per l'Africa che è stata dichiarata libera dalla poliomielite, non potevano parlare di questo? le proteste per i diritti civili hanno prodotto i primi risultati, la Camera dei Deputati ha approvato la legge Zan contro l'omotransfobia e la misoginia ...il virus che ha ucciso quasi due miliardi di per . c'era davvero qualcuno oltre a lui a cui interessavano queste cose? 

ma anche lui, ovviamente, pensava a cose più leggere . non poteva pensare a cose come queste ventiquattrore su ventiquattro. gli venivano in mente—

"avete domande?" mi interrompe anche... comunque, dopo aver fatto la domanda, Norman si accorse di non aver prestato per nulla attenzione. si girò verso di lui, guardandolo. "nessuno?vorrà dire che approfondirò l'argomento" disse, facendo sbuffare alcuni. "anzi, ho un'idea migliore" disse, facendo fare due domande ai suoi studenti. si abbassò vicino alla cattedra, prendendo un piccolo libricino. si alzò in piedi, facendolo vedere. vedendo tutte le facce confuse sospirò. "qualcuno l'ha letto?" 

riconoscendo l'opera alzò la mano, in un gesto automatico. "tre persone.." sussurrò. "Anna non me l'aspettavo! complimenti..." è un complimento? si ritrovò a pensare, guardandosi alle spalle per "Ray, me lo aspettavo... e il ragazzo nuovo" lo guardò in maniera strana,dandogli quel nomignolo fastidioso. "tre persone su diciotto. davvero pochi, ragazzi. mancano solo venti minuti per la fine della lezione..la prossima volta non portate epica.." 

ecco cosa stava facendo—

abbassò la mano, guardando davanti a sé. la campanella suonò. l'insegnante se ne andò subito, senza dire nulla. le voci dietro e davanti a sé si erano fatte più rumorose. lui restò fermo, ritrovandosi in una situazione che lo metteva a disagio. il tipo davanti a lui si girò, appoggiandosi con la schiena al muro. lo guardò, con uno sguardo più serio che mai. lui, intanto, lo stava guardando con un piccolo ghigno sulle labbra. "tu sei quello nuovo, no?" chiese. "esatto" disse. dopo aver avuto la sua risposta, si girò, senza dire una parola. 

più stava in quella scuola più pensava quanto fossero tutti così strani. dopo cinque minuti nessun insegnante o adulto era arrivato neanche per controllare . sbuffò silenziosamente, incrociando le braccia sul banco. ormai quasi tutti si erano alzati in piedi. proprio quando si stava decidendo a sfogliare qualche libro, qualcuno si appoggiò con la schiena Sullo stipite  della porta. "non è ancora venuto nessuno in segreteria, molto probabilmente resterete da soli, non fate casino-" si fermò di colpo, guardando sorpreso un banco. 

"allora stai bene! grazie a dio" disse felice, andando a stritolare l'albino, sotto gli occhi confusi degli altri . "ero davvero preoccupato!" disse, staccandosi pian piano. solo ora riconosceva davvero la figura davanti a lui. "L-Leslie?" disse, facendo alzare lo sguardo del tipo in fondo. "si, è il mio nome" ridacchiò, guardandosi attorno. "è il mio primo giorno qui... ma tu non vivevi-" lo fermò. "mi sono trasferito.". "oh- capisco... da quanto sei qui?" 

"due settimane, credo. è anche il mio primo giorno" disse, guardando annuire il ragazzo davanti a sé. "Ray?" chiese. intanto la classe aveva ricominciato a fare i loro comodi. "cosa vuoi dire?" si sentiva abbastanza confuso. "è lì, non l'hai visto?" lo indicò 



ᥒorᥲყ oᥒᥱ shot~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora