ι'm jᥱᥲᥣoᥙs? Nᥲh, I'm ᥒot

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:D

other ship: NorEmma

a little angst 


highschool AU :) 


sinceramente non riesco a vederli come una coppia vera e propria. beh, si, Norman ha detto 'perché mi piace' riferito ad Emma, ma poi si è concluso che era solo amore fraterno e protezione verso la rossa. poi c'è tutta la roba di William Minerva che è un GRANDE spoiler del manga,perciò non dirò nulla. ma dal character development di entrambi, soprattutto quello di Norman, sempre nel manga, non c'è li vedo per nulla.  in conclusione, non sono una Fan della NorEmma. 

mi sono persa nel discorso? 

può darsi, ma quello è il mio pensiero. 





"Ray?" lo chiamò, avvicinandosi alla sua scrivania. "cosa c'è?" fissò il foglio, ancora scrivendo. "è a proposito di.." non parlò, probabilmente imbarazzato. "di?" continuava a scrivere parole su parole, in una calligrafia minuscola. "Emma". perse un battito, già sapendo d cosa voleva parlare. 

lasciò cadere la penna sul foglio, con un piccolo rumore. face un piccolo sospiro,girandosi verso di lui. si alzò. "andiamo" disse, andando via dalla stanza, seguito da lui. 

"quindi sempre la stessa storia eh?" 

si buttò sul divano, affondando la testa nella sciarpa che portava al collo. l' albino sorrise, portandosi la mano dietro la nuca. "beh si.." si sedette anche lui, con calma. "ha fatto proprio colpo... come biasimarti, ha pur sempre il suo fascino" disse, sospirando silenziosamente. "quindi volevi dei consigli?, no? " continuò. 

"esattamente" 

sbuffò. "la conosci da tanto tempo anche tu, perché chiedi a me?" era abbastanza irritato, poteva semplicemente andare e non disturbarlo. "non lo so, sei la persona più vicina a me, dimmi qualcosa!" provò a rimanere calmo. "è Emma, gli si legge tutto in faccia.. NON dargli dei fiori o le cose che si danno normalmente, probabilmente farà finta di apprezzarli, ma non saprà cosa farci" disse, guardandolo negli occhi. 

annuì. "andate al cinema o aiutala a studiare." parlò con una voce ovvia. l'albino cominciò a guardarlo strano. abuffò pesantemente. "vai con calma. molta calma. ci vuole tempo per queste cose" affondò il naso nella a sciarpa. "non so più che dirti" si alzò, mettendo le mani in tasca. "senti Ray.." lo chiamò. "cosa c'è" si girò, gli dava fastidio qualcosa, ma non capiva cosa poteva essere. lo guardò negli occhi. "ti piace Emma?" 

... 


tossì un paio di volte. "come scusa?" pensava di aver sentito male. "ripeto: ti piace Emma?" aveva sentito bene. rise. "hai frainteso, amico. Emma per me è come una sorella" se ne andò, con un piccolo sorriso sulle labbra. 

si sedette sulla sedia, e prese la penna in mano. iniziò a picchiettare la punta contro un foglio di carta pulito. aveva una sensazione strana nel petto. sospirò, iniziando a scrivere sovrapensiero. dopo poco si fermò. fissò un foglio completamente pulito. 

ormai Norman se n'era andato da quasi un ora. 

"cosa sta succedendo?" si disse fra sé e sé. 



giorni dopo, mentre metteva i libri nel suo zaino, qualcuno gli picchettò la spalla. si girò, con ancora una scheda in mano. "ciao Ray!" lo salutò, facendo un gesto con la mano. "ciao, com'è andata alla fine?" chiese, mettendo la scheda nel raccoglitore. "in realtà oggi volevo chiederle di andare al cinema-" lo fermò. "allora cosa vuoi da me? vai!" "siamo di cattivo umore eh?" alzò gli occhi al cielo. "vai" gli sorrise un po' preoccupato e andò. 

guardò con la coda nell'occhio come andava. nulla di che, lui arrossiva, lei non capiva ma accettava. il solito. 

"geloso?"

si girò verso la voce. c'era Gilda appoggiata al banco a braccia conserte, con la testa appoggiata su queste. "io?" chiese. "ovviamente sei tu, vedi qualcun altro geloso?" chiese ovvia."io non sono geloso, di chi dovrei essere geloso?". "Emma" si fermò un attimo. "Emma?" entrò il professore, che interruppe la conversazione. 

si mise dritto. durante la lezione non faceva che pensare a Gilda dietro di lei. 

ᥒorᥲყ oᥒᥱ shot~حيث تعيش القصص. اكتشف الآن