ᑯᥱᥲɾ ᑯɩᥲɾყ

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l'immagine su è troppo bella 

devo dire che questo è il mio capitolo preferito

aged up-



-𝗴𝗲𝗻𝗻𝗮𝗶𝗼, 𝟬𝟭:𝟯𝟬 𝗮.𝗺-

ciao pezzo di carta. 

che Saluto memorabile eh? non so cosa ci sto facendo qui ed è anche -quasi- notte fonda, perciò, dammi tregua. 

mi hanno regalato questo coso... che poi saresti tu, anche se tu non esisti quindi sto parlando con un quaderno..? 

giuro che non mi drogo 

comunque, mi hanno dato te - che brutto da dire- per regalo. Mamma pensava fosse un regalo di compleanno carino... già, Mamma. magari ti parlerò della casa in cui vivo, un giorno 

mi sto già rompendo le palle, ci vediamo domani... o mai più 

-𝑅𝑎𝑦


"Buongiorno Ray!" lo salutò la rossa, con un gran sorriso sulle labbra. "buongiorno Emma". l'albino aveva già dato il buongiorno a tutti, stava sistemando le tavole. Thoma e Lan fecero il loro ingresso, ghignando,pronti per combinarne un'altra. pian piano tutti arrivarono, chi più stanco di altri, e fecero colazione. come sempre Emma, davanti ai due. tutti erano molto più stanchi del solito. "perché così stanchi?" face il suo ingresso Isabella, zittidendo tutti per un istante. "no, nulla Mamma" gli 'salvò' Don, sorridendole. 

"va bene" non disse altro, si sedette a capo tavola e iniziò a mangiare lentamente. C'era un piccolo rumore di forchette che sbatteva contro i piatti, fastidiosamente. "quando sono state inventate le sedie..?" Pensò, la rossa, ad alta voce. "ma che domande di vengono in mente... nel 1904 o giù di lì" Gli rispose il corvino, finendo di mangiare. iniziarono ben presto tutti a fare i test di ogni giorno. ascoltavano la voce che gli solleticava le orecchio e rispondevano. quello era l'unico momento dove erano tutti seri. 



ed eccoci qui, come vi va? 

non è cambiato nulla qui, dopo aver fatto quel test ora stanno giocando in giardino. 

"Vieni con noi" cercava di convincerlo, come al solito. "non ho intenzione" disse, con le mani incrociate al petto. "Muoviti, non accetto scuse" gli prese il braccio e lo trascinò, facendolo quasi cadere . "sai che quando sei serio mi inquieti?" gli disse, iniziando a camminare da solo. "e perché mai?" si girò a guardarlo. "no, è che sembri una sottospecie di angioletto ma poi sei peggio di satana" disse, muovendo le mani. camminarono, per quel piccolo boschetto. ghignò, tra sé e sé,mentre parlava, guardando davanti. "ah si?1% allora sarò l'angelo di satana" disse tranquillo, mentre si sedeva contro una roccia. rimasero in silenzio, guardando il vuoto. "Tre cose sono importanti nella vita umana: la prima è essere gentili, la seconda è essere gentili e la terza è essere gentili." disse ad un certo punto Norman, pensando a chissà cosa 

"è molto da te, questa frase." sussurrò in risposta,girandosi a guardarlo. l'altro fece lo stesso, sorridendo a mala pena.


-𝗴𝗲𝗻𝗻𝗮𝗶𝗼, 𝟬𝟬:𝟮𝟬 𝗮.𝗺- 


ciao pezzo di carta. 

si, questo sarà il tuo nome, ti piace? 

credo ancora di essere pazzo a parlare con un quaderno, ma ci farò l'abitudine. 

dovrei parlarti di dove vivo, no? 

in una bellissima fattoria :) 

sarai confuso, no? cercherò di dirti tutto in una piccola pagina. 

siamo una trentina di bambini, destinati a diventare carne da macello per dei Demoni. non so molto, solo che oltre ad un cancello c'è la morte. e solo io lo so... anche la Mamma, ovviamente, lo sa. 

lasciando perdere la depressione, sono tutti molto felici. 

-𝑅𝑎𝑦


sono ancora io, state tutti bene? 

per oggi non vi racconterò la loro mattinata, visto che è sempre uguale ¯—¯


"Ma cosa ti è successo oggi? stai venendo con me di tua spontanea volontà" disse, sempre l'albino, mentre camminava davanti a Ray. "non so neanche io cosa sto facendo, non farti domande" gli parlò, guardandogli la schiena. almeno provandoci, lo sguardo gli cadeva sempre un po' più giù. camminarono come sempre nel solito boschetto, per poi sedersi sul terreno. "ma hai davvero due occhi?" se ne uscì Norman, guardandolo. "si, tesoro, ho due occhi" rispose , sarcastico. "ma se hai un'occhio sempre coperto è ovvio che mi faccio due domande, caro" disse, a tono. "ma se da piccolo lo facevo vedere perfettamente" sbuffò lentamente. "si ma ora sembri un ciclope" gli fece notare, indicando con la testa il ciuffo. "e va bene, sarò un ciclope da oggi" si alzò. 

"ma dai, ti offendi così?" lo seguì, mentre camminava verso la casa. "allora ti sei offeso? peggio di Don, incredibile...allora ho trovato dei nuovi soprannomi da usare" gli disse, mentre lo seguiva. ben presto arrivarono a casa 


-𝗴𝗲𝗻𝗻𝗮𝗶𝗼, 𝟬𝟮:𝟬𝟬 𝗮.𝗺- 


ciao pezzo di carta 

scrivo sempre più tardi :/

oggi non è successo nulla. 

solo che mentre camminavo dietro Norman non riuscivo a togliere lo sguardo da... mi imbarazzo troppo a dirlo, spero tu abbia capito. 

ho dimenticato di parlarti dei miei migliori amici--

comunque, sono 2. una tipa con i capelli rossi, troppo energica che vuole bene a tutti, Emma

e un tizio con i capelli bianchi, sempre sorridente che certe volte mi inquieta... sempre così innocente ma potrebbe fartidi tutto. Norman. 

-𝑅𝑎𝑦



"buongiorno Norman!" lo salutava, sorridendogli. "buongiorno Emma". il corvino stava camminando nel corridoio, con Shelly e Phil attaccati alle caviglie. "ma perché?" chiese, guardandoli. "perché è divertente!". "buongiorno Ra- cosa ci fate attaccati lì?" chiese ridendo, la rossa. "non lo so Emma, ora posso dire di essere una madre" 

"chi è diventato una madre?" chiese, Isabella, guardandolo. "io" alzò la mano, sorridendo. 

--

"sai che ci farò l'abitudine?" chiese, l'albino, mentre camminava come al solito. "a cosa?" gli rispose, stavolta affianco a lui. "a tutta questa cosa". si sedettero, come al solito, contro la stessa roccia. "perché così io capisco, certo" alzò gli occhi al cielo, girando la testa. "ma sei scemo? a noi due che stiamo qui a parlare". "cos'è successo alla frase che hai detto? 'Tre cose sono importanti nella vita umana' eccetera?" si avvicinò, un po' troppo per i suoi gusti. "sei tu che mi fai perdere la pazienza" e si allontanò, sempre guardandolo negli occhi. "sono tre giorni che non ti vedo con un libro in mano, mi stai stupendo" 

-𝗴𝗲𝗻𝗻𝗮𝗶𝗼, 𝟬𝟭:𝟯𝟬 𝗮.𝗺- 


ciao pezzo di carta 

oggi sono diventato una madre-

no, ti ho detto che non mi drogo. 

credo di aver sviluppato dell'attrazione per qualcuno..         

non so che dire, me ne vado 

-𝑅𝑎𝑦


ᥒorᥲყ oᥒᥱ shot~Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon