Parte uno

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Sono le undici in punto e sono appena salita nel treno del binario nove e tre quarti. Fino all'età di nove anni ho sempre sognato che tutto ciò potesse accadere, di poter essere sull'Hogwarts Express.
Prendo posto nel mio vagone, sperando di trovare già qui qualche mi futuro compagno di stanza.
Nel frattempo, decido di ascoltare della musica, così infilo le mie cuffie nelle orecchie e lascio partire una delle mie canzoni preferite dei Queen.
Mia madre prima di partire, mi ha ripetuto mille volte che sarei stata sicuramente smistata in Grifondoro, come papà.
Io e mio padre siamo molto simili... perciò non avrei dubbi a riguardo, anche se questo non significa nulla, non sempre si viene smistati nelle case di appartenenza uguali ai genitori...
Ma oltre a questo, spero davvero che il cappello parlante non si sbagli...
Immersa nei miei pensieri e nelle parole della canzone, non mi accorgo di chi fosse appena entrato nel vagone.
Così per evitare fraintendimenti, tolgo una delle due cuffie e bofonchio un "buongiorno" alla ragazza di fronte a me.
«Buongiorno» bisbiglia poi essa, sistemando le sue valige in alto, nel porta bagagli.
«Non ti ho mai visto qui. Sei nuova?» Chiede con uno sguardo incuriosito.
«Esattamente... sono nuova.» Sussurro, come se non volessi farmi sentire da nessuno.
«Sei al terzo anno?» chiede, poi scrutandomi, devo dire che... ha un ottima capacità di osservazione... è attenta a tutti i dettagli.
«Si, terzo anno, ma, la mia storia, è un po' complicata» spiaccico come se volessi parlarle di tutta la mia vita, come se la conoscessi da sempre e potessi fidarmi di lei ciecamente.
«Se vorrai raccontarmela... sarò felice di ascoltarti» la sua voce e ferma e sicura di sé. Sembrerebbe una ragazza... molto intelligente, sicura di sé e coraggiosa. Ha un bellissimo viso, sottile, con degli occhi grandi e castani, un naso, direi perfetto e delle labbra non molto carnose ma con dei contorni precisi. Mentre i capelli... hanno un colore luminoso, tra il biondo ed il castano chiaro, quasi come se fossero color caramello, tutti arricciati, dei ricci non molto accennati ma stupendi.
«Comunque io sono Hermione, piacere di conoscerti...» lascia in sospeso la frase, per incitarmi a dirle il mio nome.
«Allison, piacere mio» rispondo porgendole la mano. Essa poi, si alza appena, per potermi porgere la sua. È un po' più alta rispetto a me...e direi che è anche molto più magra.
«Qualcosa mi dice che io e te saremo grandi amiche...» sussurra come se mi stesse confidando un segreto stravolgente. Un enorme sorriso le spunta poi dalle labbra subito dopo avermi lanciato un piccolo occhiolino.
Quel sorriso mi contagia, facendomi scoppiare in una risata, che lei ricambia.
Subito dopo le nostre presentazioni, arrivano nel vagone due ragazzi.
«Eccovi, finalmente siete qui!» esclama Hermione mentre loro entrano prendendo posto.
«Vi presento la mia nuova amica, Allison.» Un tonfo al cuore mi assale non appena sento quelle parole. Credetemi, se ora potessi saltare di gioia, lo farei molto volentieri.
«Piacere di conoscerti Allison, io sono, Harry» uno dei due si presenta per primo.
Dopo avergli risposto "piacere mio" noto la sua cicatrice sulla fronte a forma di saetta, ed i suoi occhi chiari, proprio come quelli di Lily...
E' davvero lui, Harry Potter.
Decido però di non chiederne la conferma, non voglio creare imbarazzo.
Sono in questo treno da poco è in pochi minuti ho conosciuto perfino Harry Potter... direi che promette bene il primo anno.
«Ed io sono Ron, Ron Weasley signorina» scherza porgendomi il palmo della mano, incitandomi a posare la mia, per poi potarla verso le sue labbra, lasciandomi un leggero bacio.
Noto poi Harry alzare gli occhi al cielo mentre sorride, presumo dalla sua espressione, che Ron sia un tipo molto spiritoso. 
Weasley... mio padre mi raccontava sempre di quanto fossero una spiritosa, bella e numerosa famiglia.
Passato un po' di tempo tra una chiacchiera e l'altra, mi accorgo che siamo quasi vicini ad Hogwarts.
«Siamo quasi arrivati a casa» sussurro senza pensarci, guardando fuori dal finestrino.
Non appena mi rendo conto di averlo detto davvero... mi volto verso i tre ragazzi, che mi fissano perplessi ed incuriositi.
«Credo che tu sia già pronta per iniziare, la consideri già casa...» parla con calma Harry, dopo aver cambiato espressione, dopo avermi mostrato un grandissimo sorriso. Le sue parole mi fanno rabbrividire, ma allo stesso tempo imbarazzare.
«L'ho detto davvero ad alta voce eh...» borbotto abbassando lo sguardo, sento le guance andare letteralmente a fuoco in questo momento...
«Non c'e cosa più bella credimi.» Sorride Hermione.
«Ti sei già fatta un idea su quale delle quattro case potrebbe smistarti il cappello?» Chiede Ron, cercando qualcosa nella tasca della sua toga.
«Tieni assaggia» continua poi senza lasciarmi parlare, porgendomi le famosissime gelatine a tutti i gusti più uno.
«Beh, noi speriamo che sia nella nostra...» alza gli occhi verso di me Harry, lasciandosi sfuggire un piccolo sorriso, rispondendo al posto mio.
Scoppiamo così in una grossa risata tutti insieme, mentre assaggiamo le gelatine.
Spero che Harry abbia ragione... in ogni caso, in qualunque casa verrò smistata, ne sarò fiera.

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