Parte ventuno

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«Signorina Keppel, può rispiegarmi quello che ho appena detto?» la voce della professoressa McGranitt, mi fa sobbalzare dalla sedia, provocandomi un tonfo al cuore.
«Mi scusi professoressa, ma... non ho seguito le sue ultime parole» parlo sinceramente, sono riuscita a seguire la prima parte della lezione, per poi perdermi  in quest'ultima.
La mente ha iniziato a vagare, concentrandosi su l'unico pensiero, che in questo momento, è al centro di tutti.
«Bene, per domani voglio una relazione completa su quello che ho spiegato dall'inizio della lezione fino ad ora. Imparerà così a prestare più attenzione» ordina senza mostrare alcuna espressione in viso.
«Certamente professoressa» non mi oppongo, credo sia giusto, l'ho meritata.

«Ehi Keppel!» una voce a me famigliare, la quale non sentivo da un po', mi rimbomba nelle orecchie.
«Va tutto bene?» chiede la ragazza una volta avvicinatasi al mio fianco.
«Certo, perché non dovrebbe» butto lì, non ho molta voglia di parlare.
«Beh... credo che non sia da te non stare attenta durante le lezioni... perciò deduco che ci sia qualcosa che ti turba...» conferma Crystal, preoccupata.
«Capita a tutti di essere distratti a volte» generalizzo senza soffermarmi sul discorso.
«Capisco... come va con Draco? Sai lo vedo felice in questo periodo...» parla con un filo di gioia.
«Non.nominare.Draco! Non voglio più sentire quel nome!» tuono per poi aumentare il passo ed allontanarmi dalla ragazza.
Sarebbe stato meglio se non mi avesse dato alcun consiglio per conquistarlo... a quest'ora non sarei qui a piangermi addosso per essermi innamorata di un traditore.
Sbatto il libro di difesa contro le arti oscure, sul tavolo della Sala Grande, per poi sedermi.
«Allison... non mi parli da ieri che ti succede...» sussurra Hermione sedendosi accanto a me.
«Sto bene. Passerà.» rispondo in fretta, fissando un punto a caso del muro, di fronte a i miei occhi.
«Oh ma andiamo! Da quando mi nascondi le cose!» urla appena la mia amica, con tono irritato e al tempo stesso strozzato.
Credimi, Herm, questa volta non vorresti sapere la verità.
«Non posso parlartene...» dico in uno strano sospiro.
«Bene, capisco la tua decisione, ma non puoi tenerti tutto dentro, così esploderai...» cerca di farmi ragionare.
«Tanto vale...» bisbiglio con voce spezzata.
«Ma Allison! Che cavolo ti prende! Che ti salta in mente di dire!» sbotta alzandosi dalla panca.
«Non farti sentire» parlo sottovoce per poi strattonarle il braccio e riportarla seduta al mio fianco.
Il mio sguardo si posa sul ragazzo biondo, appena entrato nella sala, con la sua "amichetta", Pansy.
«Cosa succede con Malfoy.» non è una domanda, è un'affermazione, ha capito di chi si tratta.
Non rispondo.
«Allison... hai pianto quasi per tutta la notte...» la sua voce è spenta, come se le avessero appena dato una notizia orribile.
«Mi dispiace così tanto... non credevo che mi avresti sentita...» un nodo in gola prende il sopravvento su per il collo.
«Non dispiacerti per me, sei tu quella che sta male, sei tu quella che deve sfogarsi, Allison, parlami» mi  supplica. I suoi occhi sono puntati sul mio viso, completamente pallido e inespressivo.
«Non ora... ti prego... ho bisogno del mio tempo...» sussurro sperando che possa capirmi.
Annuisce senza aggiungere null'altro. Posa la mano sulla mia, in senso di conforto e di amicizia.
Alzo lo sguardo verso il tavolo dei Serpeverde, Pansy è appiccicata a Draco, lui cerca di allontanarla.
Sto per portare lo sguardo verso Hermione, ma il suo volto ruota verso il mio.
Punta gli occhi nei miei, nonostante la ragazza al suo fianco, stia cercando di parlargli, egli non distoglie l'attenzione dalla sottoscritta.
Come può fissarmi in quel modo insistente, non ha percepito nulla? È davvero convinto che io sia ancora persa di lui?

Finite tutte le lezioni, mi dirigo nella Sala Comune, per poter iniziare il lavoro che la McGranitt mi ha assegnato.
Così sprofondo sul divano, con il libro tra le mani, per poter leggere le pagine da essa spiegate.
«All... hai bisogno di una mano?» la voce di Harry mi fa sobbalzare. Non avevo sentito alcun rumore di preavviso.
«Harry... no, ti ringrazio...» lascio in sospeso la frase, come se volessi aggiungere altro.
Il ragazzo non risponde, piega le gambe, non appena è vicino al divano, per poi sedersi ala mia sinistra.
«Da quando siamo tornati dalle vacanze... non sei più la solita... c'è qualcosa che non va?» sussurra appena, intimidito.
Scuoto leggermente la testa, per far intendere che non ho voglia di raccontare nulla... ma le lacrime scendono rapidamente sul mio volto, senza darmi la possibilità di nascondere, ciò che sto provando in questo momento.
«Ehi, ehi...» borbotta posando una mano sulla mia spalla.
«I-io no-n ce l-a fac-cio...» singhiozzo mentre le gocce d'acqua rigano le mie guance.
«Cosa All...» cerca di tirarmi le parole di bocca.
«So chi ha ucciso mio padre.» sputo tutto d'un fiato, per poi chiudere subito la frase.
Una vampata di calore assale per tutta la gola, lasciandomi sfuggire un singhiozzo ed un urlo nello stesso istante.
Nessun rumore riecheggia nella stanza, si sente solo lo scoppiettio del fuoco, ed i respiri sconvolti di entrambi.
«Chi, chi lo ha ucciso All.» tuona, sembrerebbe arrabbiato...
«Harry...» bisbiglio il suo nome voltandomi appena verso di lui.
«Dimmelo!» urla sobbalzando in piedi dal divano.
In questo momento il suo viso, è preso dal terrore.
Il suo sguardo fa quasi paura.
«B-Bellatrix... e Draco... sapeva tutto...» borbotto sperando che non abbia capito bene ciò che gli ho appena confidato... ma ne dubito.
«Draco sapeva tutto? E tu sei riuscita a stare con lui?  Come hai fatto ad innamorarti di un bugiardo!» è pieno di rabbia, riesco a  percepirlo e non solo dalla sua voce, ma dal modo in cui stringe i pugni, se non la smetterà di tenerli stretti, finirà per farsi uscire sangue.
«Non... lo sapevo... all'inizio...» balbetto con un filo di voce.
«Me ne sono innamorata Harry... e mi dispiace di avervi ferito... di aver ferito te... ma io me ne sono completamente innamorata...» confesso, senza neanche rendermi conto, di aver detto ad alta voce, di amarlo.
«Innamorata All?» domanda il ragazzo con tono confuso, improvvisamente la sua voce ha cambiato suono, non è più piena di ira.
Annuisco, per poi scoppiare nuovamente a piangere.
«No All... non rigarti il volto di lacrime, non serve... stare male per lui...» si avvicina al mio viso, posando le mani sulle guance. Le sue dita sfiorano delicatamente la pelle asciugando le gocce d'acqua dovute dal pianto.
«Non dovevo innamorarmi... era solo un gioco... sarebbe dovuto essere solo un gioco...» spiaccico abbassando lo sguardo, siamo entrambi l'uno di fronte all'altro.
«No All, non scegliamo di chi innamorarci... io non l'ho scelto...» sussurra lentamente, con una strana emozione nella voce.
«È diverso... io ho fatto una promessa... e l'ho infranta Harry...» cerco di spiegarmi con calma, ma in questo momento l'unica cosa che vorrei è urlare a squarciagola.
Lo sguardo confuso di Harry mi provoca un tonfo al cuore, i suoi occhi puntati nei miei.
«Avevo promesso a mio padre... di non avvicinarmi mai e poi mai, ad uno di loro... avevo promesso che non avrei avuto niente a che fare con loro...» la voce spezzata, terribilmente angosciata.
«Loro chi... i Mangiamorte?» chiede tra il perplesso ed il preoccupato.
Annuisco.
«Era l'unica verità di cui ero a conoscenza... uno di loro lo uccise... ecco perché ho paura dei Mangiamorte... ecco perché ho visto uno di loro durante la lezione di difesa contro le arti oscure...» sputo, non riesco a trattenere più alcun segreto.
«All... te l'ho detto, non decidiamo noi di chi innamorarci, anche se lo avevi promesso, in quel momento non avresti mai immaginato che te ne saresti innamorata, la vita è imprevedibile» non conoscevo questo lato saggio di Harry...
«G-grazie, per essere qui ad ascoltarmi...» confido guardando i suoi occhi. Sono così verdi... un verde così intenso. Chiunque si perderebbe in essi.
Non risponde, noto solo il suo viso avanzare lentamente verso il mio.
Sento le sue labbra avvicinarsi lentamente, sono calde, ed il bacio che lasciano sulle mie è dolce, lento.
«Io non ho scelto di innamorarmi di te... eppure è successo...» sussurra con tono debole, ma al tempo stesso sognante.
Dopo le sue parole affondo la mano nei suoi capelli, non è come Draco... c'è molta differenza tra loro.
Harry è così buono... c'è bontà in lui, dolcezza, fedeltà.
Le sue labbra sulle mie fanno si che il mio cuore batta all'impazzata dentro il petto.
Sento le dita spostasti sul mio viso, per poi accarezzarlo con delicatezza.
Ho i pensieri completamente in subbuglio, non ho la minima idea di quello che sta succedendo...
L'unica cosa che so è che non voglio più scappare, perciò lascio che la bocca di Harry possa toccarmi oltre alle labbra. Le sento infatti, continuare verso il collo, fino ad arrivare al petto.
Senza che me lo aspettassi, si ferma di colpo.
«Vieni qui» sussurra appena, allontanandosi di qualche centimetro da me, per poi posare una mano dietro la mia nuca e portarla, sul suo petto.

«Allison! Allison!» sento bisbigliare passando per la classe di difesa contro le arti oscure.
Conosco quella voce, fin troppo bene...
«All! Cazzo rispondi! So che mi hai sentito!» sbotta afferendo con forza il mio polso, non appena cerco di non voltarmi e continuare la strada davanti a me.
«Che cazzo vuoi Draco!» tuono divincolandomi dalla sua presa.
«Che cosa voglio? Seria? Fino a ieri mi hai toccato, sussurrato di andare più veloce, mentre facevamo sesso ed ora non mi consideri nemmeno?» chiede con tono turbato, non sa neanche lui come reggere la situazione.
«Fottiti bugiardo di merda! Fottiti Draco Lucius Malfoy!» urlo guardandolo negli occhi, con rabbia, angoscia, orrore, terrore, timore, mentre il mio cuore accelera dall'ira.
Un coniato di vomito assale tutta la gola, corro in bagno per rimettere tutta la cena...
Ribrezzo, ecco ciò che provo ora, così tanto ribrezzo che vomiterei anche l'anima, la mia anima ormai in frantumi, per essersi innamorata profondamente di un bugiardo senza pietà.

Lo sbattere improvviso della porta, fa sii che io sobbalzi, nello stesso istante in cui osservo le occhiaie che mi ritrovo.
Una figura entra nel bagno, irriconoscibile, finché non avanza di qualche passo verso di me.
Noto Malfoy, tra i piccoli fasci di luce che filtrano dalla finestra.
La fronte corrugata, le labbra serrate, i pugni chiusi.
«Che cazzo ti prende!» urla avvinghiando la mano sul mio collo, scaraventandomi contro il muro, con violenza.
«Dimmelo! O giuro che...» sbotta puntando il suo sguardo malefico contro la sottoscritta.
«O giuri cosa! Giuri che mi uccidi? Fai pure! Tanto sapete fare solo questo!» sbraito con tutta la rabbia che in questo momento scorre nelle mie vene.
«Tu!» tuona puntandomi contro la bacchetta, mentre con l'altra mano, tiene ben salda la presa, contro la pelle del mio collo.

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Salve a tutti ragazzi, ecco a voi un altro capitolo. Spero vi piaccia.
Grazie a tutti ly😘

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