18| SAFE HAVEN

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but you were the only safe haven that I've known
I should never have let you go

▶️Lost without you, Freya Ridings
19/09/2020

Ognuno di noi possiede un rifugio sicuro.

Un posto, non necessariamente concreto, a cui ci aggrappiamo con tutte le nostre forze quando il nostro mondo crolla, e si riduce ad un mucchio di macerie. Abbiamo bisogno di qualcosa, o qualcuno, che ci tiri fuori da quei detriti, che ci aiuti a ricomporre il nostro mondo, e che ci apra gli occhi per poter finalmente vedere la realtà da un'altra prospettiva. Più chiara, indubbiamente, ma soprattutto diversa dalla nostra.

Molto spesso non serve neanche avvicinarsi a questo rifugio: basta pensarci, e già risulta tutto più chiaro. Le nubi che regnano nella tua mente si diradano come alla comparsa del sole, in questo caso del tuo sole.

Tutti noi abbiamo un'ancora di salvezza, un rifugio che può essere un luogo, si, ma anche un semplice oggetto, o addirittura una persona.

Quest'ultimo caso, in particolare, è quello che più riguarda Scarlett, la quale, mentre ascolta le parole del suo rifugio, cerca di controllare il più possibile il respiro e il battito cardiaco. Sente di essere sull'orlo di un attacco di panico, e Charles che bussa alla sua porta non aiuta, ma deve controllarsi. Per lei, ma soprattutto per Lewis.

<<...del tuo perdono, Scar. Mi importa solo che tu stia bene, e che tu sia felice. Nient'altro conta.>>dice quest'ultimo, e Scarlett mormora un semplice Mmh, anche se ha ascoltato ben poco del suo monologo. Ciò che le serviva era sentire la sua voce, e soltanto avere quel suono come sottofondo è già stato sufficiente a trasmetterle serenità.

Purtroppo, però, questa tranquillità non dura a lungo.

La porta della camera di Scarlett si spalanca, e sulla soglia compare un affaticato Charles Leclerc, che, non appena vede la ragazza seduta sul pavimento, si precipita verso di lei e le dice in tono affannoso:<<Scar, ti prego possiamo parlare?>>

Scarlett non dice una parola, e quando non sente più Lewis parlare percepisce il battito cardiaco accelerare nuovamente. Cerca di prendere dei respiri profondi per calmarsi, ma tutti gli sforzi risultano vani quando dall'altro capo del telefono sente un gelido <<Chi c'è con te?>>

<<Il receptionist, si è dimenticato di darmi l'itinerario della città.>>trova la forza di mentire Scarlett, sfruttando una delle sue più grandi abilità: mascherare le sue emozioni.

<<Guarda che l'ho sentito, quella era chiaramente la voce di Leclerc.>>ribatte Lewis.<<Non so se sentirmi più deluso dal fatto che tu sia con lui o che tu mi abbia mentito sapendo benissimo che io ti conosco, e che so che tu non andresti mai in giro a zonzo a visitare una città.>>

<<Lew, ne possiamo parlare...>>

<<Se rimandi questa conversazione un'altra volta giuro che vengo lì e rovino quel bel faccino al tuo amico. Parliamo ora, con lui presente: voglio che senta cos'hai da dirmi. Ah, e sentiti libero di intervenire quanto ti pare, Leclerc.>>puntualizza Lewis, intenzionato a scoprire la verità. E se avere a che fare con un suo rivale è il modo più semplice per ottenerla, ebbene allora sia.<<Principino, ci sei ancora vero?>>

Scarlett rivolge per la prima volta da quando è entrato nella camera il suo sguardo a Charles, facendogli segno di no con la testa per intimargli di non parlare. Ma lui, per un motivo o per l'altro, fa esattamente l'opposto.<<Si, ci sono.>>

UNFORGETTABLE || Lewis HamiltonWo Geschichten leben. Entdecke jetzt