19| HIGHS AND LOWS

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feelin' all these highs and lows
I guess that's how it go

▶️Highs and lows, Brandon Beal
19/09/2020

Per Scarlett, chiedere scusa non è mai stato semplice.

Il suo orgoglio le ha sempre imposto di fermarsi, di stare in silenzio, di non dire quella famigerata parola, considerata quasi una specie di taboo. In parecchie occasioni le è capitato di voler davvero chiedere scusa, ma non ci è riuscita. Le parole non le uscivano, c'era sempre qualcosa a fermarle. E questa è stata la causa della maggior parte dei litigi affrontati negli anni.

Se solo avesse saputo chiedere scusa quando era il momento, non avrebbe perso persone importanti quali Daniel, suo fratello o i suoi genitori, e alcune volte perfino Lewis. Ma lei ha sempre preferito alimentare il suo ego con il silenzio, e i risultati non sono stati dei migliori.

Per questo quando sente la parola scusa uscire dalle sue labbra, ci mette un po' a realizzare che la voce era la sua.

L'ha detto.

L'ha detto davvero.

Ma la cosa più grave di tutte, è che non se ne pente.

Ogni parte egocentrica ed egoista di lei si premura di urlarle quanto abbia sbagliato, quanto dovrebbe rammaricarsi di aver pronunciato La parola, ma lei ignora queste voci. Piuttosto sorride a Charles, che forse è la persona che si merita di più le sue scuse.

<<La colpa è anche mia. Non avrei dovuto prenotare un'unica stanza, capisco che ai tuoi occhi potesse sembrare esagerato.>>risponde Charles, il tono calmo e paziente.

<<Posso chiederti perché l'hai fatto?>>

<<Ad essere sincero non lo so nemmeno io. Forse pensavo che quel bacio avesse cambiato le cose tra di noi, ma riflettendoci ho capito di aver costruito troppi castelli in aria, e mi sento uno stupido per averlo fatto.>>confessa Charles, abbassando il capo con vergogna, anche se, per la ragazza, non ha proprio nulla di cui vergognarsi.

Lo comprende totalmente, e, a dirla tutta, una piccola parte di lei ha addirittura lo stesso pensiero del ragazzo in merito a ciò che è accaduto sull'aereo per Monza. Ma non vuole ammetterlo nemmeno a lei stessa, figuriamoci ad alta voce.<<No, non sei uno stupido. Semplicemente hai interpretato i fatti in modo diverso rispetto a come avresti dovuto, ma non è uno sbaglio.>>

<<Ad ogni modo, anche io ti devo delle scuse. Non mi sono comportato bene nei tuoi confronti, sebbene ci provassi costantemente. Non ti conoscevo molto bene, e certamente non posso dire di conoscerti alla perfezione ora, quindi non potevo sapere che tutti questi miei bei comportamenti sarebbero stati fraintesi da te.>>dice Charles, incontrando nuovamente lo sguardo della bionda.

Scarlett si limita a scuotere la testa, sorridendogli. E quando lui ricambia il suo sorriso, la discussione si dichiara ufficialmente chiusa, anche se non esplicitamente a parole.

Charles, per quanto caro gli costi, sposta lo sguardo dagli occhi di Scarlett all'orologio appeso al muro, e subito dopo balza in piedi. La ragazza lo fissa allarmato mentre lui corre per la stanza per racimolare lo zaino, il cellulare e altri oggetti sparsi nell'area circostante, finché non si ferma e le dice:<<Alle quattro devo portarti in un posto, quindi ti chiedo ancora una volta di fare il più in fretta possibile a cambiarti. Abbiamo solo dieci minuti.>>

Scarlett annuisce, e, sempre senza dire una parola, schizza fuori dalla stanza del ragazzo e si precipita nella propria, iniziando a buttare all'aria tutto il contenuto della valigia ancora intatta dal viaggio per decidere cosa indossare. Dopo poco più di cinque minuti, il suo corpo è già fasciato da un paio di short di jeans abbinati ad una t-shirt bianca e alle sue solite Nike bianche logorate.

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