capitolo 4

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"No Sofia non stai facendo quello che ti dico, devi spingere con le braccia quando finisci il flick"

Dovevo fare due flick sulla trave per poi collegarci un salto teso dietro, ma non mi riusciva avevo così tanta paura di farmi male.

"Ci provo ma ho il terrore di cadere" Dissi

"Sofia sei circondata da tappeti non puoi farti male anche se cadi"

Puoi farcela Sofia, se dovessi cadere non ti fai nulla. Concentrati

Mi posizioni sulla trave feci il primo flick, secondo flick, per poi fare un salto dietro teso. Appena arrivai sentì il piede scivolarmi dalla trave per poi cadere sopra i tappeti.

Che nervoso vorrei uccidere tuttiiiii.
"Sofi vai a bere ricominciamo tra poco" Mi disse Monica

Andai nello spogliatoi mi diedi una rinfrescata alla faccia.

"Sei penosa, come ti hanno fatta entrare in squadra non lo so"
Avrei riconosciuto ovunque quella voce fastidiosa
"Che vuoi Hanna?"
"Io nulla, ti dico solo la verità"
"Cos'è sei frustata perché non scopi più?" La guardai
"Non ti conviene metterti contro di me"
"Perché sennò cosa succede?"
"Potrei pure farti cacciare dalla squadra, ma ci stai pensando da sola visto che non riesci a fare nulla" Rise
"Le tue minacce tienitele per te" La superai ritornando in palestra.

Salì sulla trave più determinata che mai. Mi concentrai, strinsi il sedere sentì bene l'appoggio e poi parti.
Flick, flick, salto dietro .

Arrivai senza sbilanciamenti

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Arrivai senza sbilanciamenti.
"Brava Sofiaaaaa" Applaudí Monica
Io sorrisi per poi guardare Hanna con un sguardo di sfida.

"Rifallo Sofi, ti tolgo qualche tappeto"
"Va bene"
Nessuno mi poteva ormai fermare avevo il fuoco dentro di me, dovevo fare vedere ad Hanna che si sbagliava io meritavo di stare qui.

"Ok cambio attrezzo" Mi disse Cloe
"Volteggio?" Lei annuì

Andai verso l'attrezzo, mi sistemai la pedana per poi andare preparami.
Corsi appoggiai le mani sul tappeto feci la rondata arrivai con i piedi sulla pedana per poi eseguire un flick sulla tavola e atterrare.
Dopo qualche salto di riscaldamento decisi di provare il mio salto.

Cominciai a correre il più velocemente possibile, rondata flick e doppio avvitamento.

Arrivai perfetta nessuna sbavatura

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Arrivai perfetta nessuna sbavatura.
Continuai così per un pò fino a quando Monica non ci disse di andarci a cambiare.
Entrai nello spogliatoi e mi feci una doccia, mi asciugai i capelli per poi uscire.

Non ero stanca, volevo passeggiare un pò.
Erano le 18:00 c'erano molti studenti che finivano gli allenamenti o erano di ritorno dalle lezioni.

Andai verso il campo di football sperando che gli allenamenti fossero finiti. Quando arrivai stavano andando a farsi la doccia, così decisi di sedermi nell'ultima fila degli spalti. Presi un libro e incominciai a studiare.

"Hei che combini?" Era Noah stava salendo le scale per raggiungermi
"Studio"
"Alle 19:00?"
"Sono una donna impegnata"
"Oh si certo immagino" Si sedette vicino a me facendomi chiudere il libro.
"Come è andata?" riferendomi all'allenamento
"È andata"
"Cioè?"
"Diciamo che in questo periodo non sono concentrato"
"Hai bisogno di staccare un pò?"
Lui mi guardò senza dire nulla

"Ti capisco, anche io mi sento così qualche volta""Tu non puoi capire""Allora aiutami a capire, non devi tenerti tutto dentro"Lui non rispose stava con gli occhi puntati verso il campo ormai vuoto

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"Ti capisco, anche io mi sento così qualche volta"
"Tu non puoi capire"
"Allora aiutami a capire, non devi tenerti tutto dentro"
Lui non rispose stava con gli occhi puntati verso il campo ormai vuoto.
"So che non ci conosciamo e non ti fidi di me, non voglio sapere cosa ti è successo, ma sappi che se vorrai parlare io ci sono, ci sarò pure quando non vorrai parlare ascolterò i tuoi silenzi"
"Perché mi dici questo?"
"Perché so cosa significa attraversare un periodo no senza nessuno con cui poter condividere neanche un silenzio"
"E come ne sei uscita?"
"Lizzie, abbiamo passato notti intere a stare sveglie senza dirci nulla, fino a quando non mi sono sentita pronta per affrontare la cosa. "
Lui sospirò gli poggiai la mano sulla spalla per rassicurarlo.
All'improvviso si alzò
"Andiamo a cenare?"
"Certo" Chiusi il mio zaino per poi avviarci verso la mensa.

Lizzie mi inviò un messaggio che mi diceva che ci saremmo viste stasera, mangiava fuori con Jack.

"È il fidanzato?" Domandò Noah guardandomi messaggiare
"È una scusa per sapere se sono fidanzata?" Ci sedemmo per mangiare
"Forse si, forse no"
"È solo Lizzie, ha detto che è con jack"
"Non mi hai risposto"
"Perché ti interessa?"
"Così, per conversare" Alzò le spalle
"No non sono fidanzata" Annuì mangiando un pezzo di pizza.
"Tu con Hanna?"
"Non stiamo insieme, è troppo stressante e antipatica"
"Quindi ci scopi e basta" Dissi, lui per poco non si strozzò
"qualche volta succede si"
Sorrisi per poi finire il mio pasto.

"Non posso crederci" Strillò Hanna
"Adesso stai con la sfigata?" Domandò al ragazzo
"Non sono affari tuoi Hanna ti ho già detto che non voglio continuare"
"È ha causa sua vero?" Mi indicò
"Tu sfigata che non sei altro, ti farò pentire di essere arrivata qui"
"Sto tremando dalla paura" Il mio tono era ironico.
"Fai poco la spiritosa puttanella"
"Hanna adesso calmati" Intervenne Noah
"Certo, difendi la sfigata"
"Va via ti prego"
Hanna guardò il ragazzo per poi girare i tacchi e andarsene.

"Ora capisco perché te la scopi soltanto" Dissi
"Scopavo" Mi corresse
"Hai fatto la scelta giusta"
"Vuoi prendere tu il suo posto?" Mi propose
"Lascio l'onore ad altre ragazze che farebbero di tutto per entrare nelle tue mutande" Sorrisi
"Chi ha detto che io voglia le altre"
"Non sono quel tipo di ragazza mi dispiace" Mi alzai
"Adesso scusami ma vado a riposare"
"Dai ti sei offesa?" Mi afferrò il polso
"Tantissimo" Dissi in modo teatrale
"Ciao Noah dormi bene" Gli diedi un bacio sulla guancia per poi uscire dalla mensa e andare nel mio dormitorio.

Il riscattoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora