Capitolo 33

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"Hai trovato il caricatore?" Domanda Jack
"Sisi grazie" Mi sedetti e cominciai a mangiare la pizza con gli altri.

"Sofi ti squilla il cellule" Mi disse Lizzie

"Pronto?" Risposi
"Sofi.." Disse una voce spezzata dal pianto
"Noah, che succede" Gli altri mi sentirono pronunciare il nome del loro amico e vennero verso di me.
"Ti prego vieni non so più cosa fare"
"Noah calmati dove sei?"
I singhiozzi aumentarono
"Noah! Dove sei" Ero preoccupata non sapevo dove si trovasse
"In spiaggia.."
"Non muoverti arrivo" Chiusi la chiamata

"Mi serve una macchina per favore" Dissi velocemente
"Che succede?" Chiese Jack
"Lo scopro se mi date delle dannatissime chiavi" Guardai Cameron ma lui spostò lo sguardo
"La mia macchina è dal meccanico" Disse Matt
"Tieni" Cameron mi lanciò le  chiavi
"Grazie"
"Veniamo con te" Disse Jack
"Forse è meglio di no"
"Ma è il nostro migliore amico"
"J lasciala andare sono sicuro che lo riporterà sano e salvo a casa" Si intromise Matt.

Guidai il più velocemente possibile, non sapevo cosa gli fosse successo e perché avesse chiamato proprio me.
Spero solo stia bene  e non faccia cazzate.

Arrivai in spiaggia, lo vidi seduto sul muretto con la testa bassa e ricurvo si se stesso.

"Noah" Sussurrai avvicinandomi
"Non riesco a fermarmi" Stava piangendo
Mi misi davanti a lui per poterlo osservare meglio notai la sua spalla e braccio ingessati.
"Cosa è successo?"
"Stamattina durante una partita.. Mi hanno buttato a terra e mi sono rotto la spalla..ho perso tutto" Disse singhiozzando
"Intanto fai dei bei respiri profondi.
Non hai perso nulla, la spalla può rimettersi in forma"
"Io mi guadagno da vivere così, è la mia vita... Chissà tra quanto potrò giocare... Io non riesco più.."
"Non riesci a fare cosa.. "
"A sopportare il dolore.. Vedo il mio sogno scivolarmi tra le mani"
"Posso capire quello che provi. Ti senti impotente davanti tutto questo, vorresti solo spegnere le tue emozioni e rinchiuderti in una stanza per non uscirne più.. E va bene se ti fa stare bene fallo, ma sappi che non andrà sempre tutto male i tuoi amici sono qui a sostenerti puoi contare su qualcuno"
"Non voglio vedere nessuno"
"Perché mi hai chiamato?"
"Perché.. Non lo so....Tu mi hai sempre capito"
"E ti capirò sempre.." Gli accarezzai i capelli.
Mi abbracciò affondando la sua testa nel mio petto. Lo lasciai sfogare fino a quando non si calmò

"Ti va di venire con me? " Gli porsi la mano, lui un po titubante accettò, lo portai in macchina e partì.

"Dove mi porti?"
"Nel tuo posto preferito"
"Quale posto?"
"Qualche mese lontano da casa e già ti dimentichi di questo?"
Dissi parcheggiando la macchina al campus
"Gli spalti ci aspettano" Gli dissi
Lui accennò un sorriso per poi andare nel suo vecchio campo da football.

"Ci vieni spesso?" Domandò sedendosi nel suo solito posto
"Prima si, ora non tanto"
"pensavo ti piacesse come posto"
"Era strano venire qui e non trovarti..poi con il passare del tempo ho capito che non dovevo rimanere attaccata a qualcosa che non poteva più tornare come prima"
"Sofia mi dispiace per tutto quanto"
"Non voglio nessuna scusa, è ok adesso"
"Come fa ad essere ok, dovresti odiarmi"
"Oh credimi è successo, ti ho odiato così tanto.. Poi con il passare del tempo è svanito"
"E ora cosa senti?"
"ci siamo amati e questo non posso non sentirlo.. Ma adesso ti voglio bene nonostante tutto."

Restammo in silenzio a guardare le stelle per un pò, fino a quando non mi arrivo un messaggio
La mia macchina è qui, ma tu dove sei?

Mi scrisse Cameron

Sono al campo con Noah, arriviamo da Jack.

"Ti va di salutare gli altri? " Dissi
"Si"

Ci alzammo per recarci nella sua vecchia stanza.

"Come va con Cam"
"È complicato"
"Spero di non aver complicato di più le cose dopo Stasera"
"Tranquillo" Sorrisi
"Grazie.. Grazie di essere venuta da me nonostante io mi sia comportato malissimo con te, grazie per essere la persona che mi da il coraggio di affrontare i momenti negativi. Sei davvero speciale" Mi lasciò un bacio sulla guancia.
Abbassai la testa imbarazzata abbozzando un sorriso. Bussai alla porta che si aprì subito

"Amico che hai fatto" Chiese J
"Mi sono rotto la spalla" I due si abbracciarono.

Noah salutò i suoi amici raccontandogli l'accaduto. Io mi recai sul balcone della Camera di Jack per prendere un pò d'aria volevo stare da sola.

So di essere troppo buona con le persone che non lo meritano, ma sono fatta così e non riesco a cambiare questo mio lato.

"Posso?" Cam si avvicinò a me

Lo guardai per poi ritornare a fissare l'orizzonte

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Lo guardai per poi ritornare a fissare l'orizzonte.

"Tutto ok?" Chiese
"Si perché?"
"Ti ho visto qui da sola pensavo fosse successo qualcosa"
"No sto bene. non è successo nulla con Noah, se intendi quello"
"Mi ero preoccupato quando ho visto la macchina e tu non ci stavi"
"Sto bene, non mi ha rapito o fatto chissà cosa ahah"
"Senti.. Forse prima ho esagerato con parole, non vorrei che pensassi che mi piaci solo per il sesso.. Non che noi abbiamo mai fatto.."
"Ok fermati! Ho capito non preoccuparti. È imbarazzante" Risi abbassando la testa.
"Volevo dirtelo mi sei sembrata fredda mentre cenavamo, pensavo di aver rovinato tutto"
"No non hai rovinato nulla. Da un lato mi ha fatto piacere.. Insomma sapere quello che pensi su di me non mi dispiace"
"Io non so cosa pensi su di me peró. È difficile capirlo"
" Da quando ci siamo baciati non abbiamo più parlato mi piacerebbe capire prima cosa siamo. Non voglio illudermi, dopo quello che è successo devo sapere se mi posso fidare" Abbassai lo sguardo. Essere traditi dalla persona che amavi non è bello, non riesco più a fidarmi completamente di una persona
"Io non sono lui"
"Io non voglio le parole Cam, voglio vedere qualcosa non posso aggrapparmi a delle parole"
"Esci con me allora! Una di queste sere, io e te"

"Cameron rispondi a tua madre per favore? Ha chiamato Jack preoccupata" Disse Matt Interrompendoci
Il ragazzo Sbuffò, controllò il cellulare trovando le chiamate
"Rispondo e arrivo" Mi disse

Stava parlando animatamente ma non riuscivo a capire cosa stesse succedendo. Ritornò
"Scusami" Disse
"Non preoccuparti, è tutto ok?"
"Si certo, era solo mia mamma che rompeva"
"Si sarà preoccupata"
"Lei è sempre così, non le rispondo per qualche ora e pensa sia già morto"
"Non vai mai a trovare i tuoi?"
"Dovrei andarci questo fine settimana" Annuì
"Tu non torni mai a casa?"
Scossi la testa in senso di negazione, volevo evitare l'argomento
"Perché?"
"Sono sempre via per lavoro, quando sono partita per il college loro si sono trasferiti in Canada per lavoro"
"Ah.. Scusa non volevo essere invadente"
Sorrisi facendogli capire che era tutto ok.
"Vorrei rientrare dentro" Dissi
"Oh si certo andiamo"

Andai dagli altri, erano tutti seduti in cerchio a scherzare con Noah. Sorrisi a quella scena mi ricordava tanto i primi giorni di college quando li ho conosciuti.
Cameron si sedette insieme a loro io rimasi a fissarli e sorridere. Sono la mia famiglia sono fortunata ad averli trovati
"Rimani li a fissarci o ti siedi?" Domandò Noah
"Oh no,certo arrivo" Mi sedetti vicino a Liz che mi disse se andava tutto bene io risposi annuendo.

Il riscattoWhere stories live. Discover now