Capitolo 21

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Ero arrivata in palestra molto prima rispetto le altre, avevo chiesto a stefan se era possibile recuperare i giorni in cui ero stata ferma.

"Anche se la caviglia sembra riprendersi non sforzarla tanto. Direi di fare un pò di potenziamento. Vai alla fune sali solo con le braccia e riscendi" Disse Stefan

Andai alla fune e cominciai a salire solo con l'aiuto delle braccia.

"Ok, a terra 50 addominali. Quando finisci 10 secondi di recupero e poi rifai"

Domenica ci stava una gara e io dovevo essere pronta anche se la caviglia mi faceva un pò male non potevo starmene sul letto a non fare nulla.
Probabilmente non sarei stata convocata ma era meglio mettercela tutta.

"Sofia sei arrivata prima?" Chiese Monica
"Si avevo chiesto a Stefan se era possibile recuperare qualche allenamento e ho appena finito di fare potenziamento"
"Bene brava. Come sta la caviglia?"
"Meglio, con la fasciatura penso di poter saltare"
"In vista della gara di domenica sto cercando di capire chi convocare o meno, prova a fare gli esercizi e vediamo come va"
"D'accordo"
"Le tue compagne hanno corso fuori, quindi aspetta che si cambino e poi ci dividiamo agli attrezzi. Intanto preparati le parallele."

Presi la mia bustina con i paracalli e andai alle parallele. Una volta sistemate cominciai a fare il mio esercizio.

"Sof"
"Cloe ciao"
"Ti sei ripresa? "
"Si mi sento meglio" Sorrisi
"Tu stai bene?"
"Sono distrutta dalla corsa hahah"
"Odio correre"
"Tutto risolto con Noah?"
"Sisi è tutto ok"
"Bene mi sentivo in colpa"
"Non preoccuparti"

Avevo provato nuovi elementi cambiando così il mio esercizio rendendolo più difficile.

Mi spostai alla trave dove provai una nuova sequenza, ribaltata senza collegata da un salto del montone.

Quando arrivai sentì un piccolo dolore alla caviglia facendo una smorfia di dolore

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Quando arrivai sentì un piccolo dolore alla caviglia facendo una smorfia di dolore.

"Sofi tutto ok?" Chiese Monica
"Si solo un pò di fastidio niente di che"
"Non sforzarla"

Annuì cercando di riprovare solo la ribaltata senza le mani.

"Venite in riga" Urlò l'allenatrice
"Ho i nomi delle convocate. Allora sono Cloe, Rebecca, Hanna, Vanessa, Hallison e Lydia."

Cazzo non ero stata chiamata.
"Ma voglio fare una cosa, tutte voi avete dei buoni esercizi ma Hanna, il tuo esercizio alle parallele non vale tanto quindi Sofia farà le parallele al posto tuo"
"COSA? NO" Protestò
"Non si discute se volete vincere devo prendere gli esercizi che valgono di più e visto che Sofia ha aggiunto elementi nuovi scelgo lei."

Ti sta bene stronza, pensai.

Una volta uscita dalla palestra trovai Noah ad aspettarmi

"Hei"
"Ciao bambolina" Mi baciò
"Che fai qui"
"Volevo portarti a mangiare fuori se ti va"
"Certo che mi va"

"Tu! Non ti meriti tutte queste attenzioni" Hanna stava venendo verso di me
"Qualche problema?" Domando
"Si, tu! Prima ti freghi il mio ragazzo e adesso prendi pure il mio posto?"
"Faccio solo le parallele non ti rubo mica gli altri attrezzi. Calmati con queste tue mani di protagonismo"
"Sei solo una pu.. "
"Non ti permettere" Noah intervenne
"Siete ridicoli tutte e due"
"Sei tu ridicola che non sai accettare che qualcuno posso essere più brava di te"
"Io sono la migliore!" Disse per poi andarsene.

"Che è successo?" Disse Noah andando verso la macchina
"Non sono stata convocata per le gare, ma Monica mi ha detto di fare le parallele al posto di Hanna perché il mio esercizio vale di più e a lei non è andata giù"
"Non gli piace perdere"
"Avevo intuito"

Salimmo in macchina

"Mi dispiace che non ti abbiano convocato" Mi mise una mano sulla gamba
"Era normale anche se facevo finta di niente si sono accorti che avevo male alla caviglia"
"Sofia se non dici la verità finirai per farti male veramente"
"Lo so ma so riconoscere quando fermarmi" Mi guardò
"Cosa è vero"
"Non voglio che tu ti faccia male"
"Non preoccuparti papà" Gli diedi un bacio sulla guancia.

"Allora dove andiamo?"
"Pizza con vista sul mare?"
"Mm romantico"

Arrivammo in un ristorante
"Avevo prenotato un tavolo per 2"
"Certo venite con me" Seguimmo il cameriere verso l'esterno dove ci fece accomodare in un tavolo.

"Wow" Dissi guardando il mare
"Ti piace?"
"Molto, grazie" Gli diedi un bacio

"Siete pronti per ordinare?" Ci chiese il cameriere
"Si due margherite e una bottiglia di vino bianco" Disse Noah

"Vorrei andare a fare surf" Disse il ragazzo
"Perché non vai?"
"Non lo so devo ancora convincermi del tutto" Guardò il mare

"Ecco a voi" Il cameriere ci porto le pizze.

"Noaaah mi hai messo troppo vinoo ahahha"
Avevamo quasi finito una bottiglia di vino e visto la mia poca esperienza non reggevo per niente l'alcool.

"Oh sono già brilla ahah"
"Sei pessima haha"
Misi il broncio
"Dio se sei bella quando fai così." Mi prese il viso tra le mani per poi baciarmi.
Si staccò ma lo ribaciai intensificando il bacio.
" Mmh bambolina non baciarmi così"
"Perché?"
"Perché ti strappo tutti i vestiti in meno di tre secondi"
"Interessante" Le mie dita scivolarono sul suo petto fino ad aggrapparsi sulla sua cintura.
Lui trattenne il fiato
"Bene paghiamo prima che ci caccino"
Mi prese la mano ed andammo a pagare.

"Entra in macchina andiamo in un posto"

Entrai e la sua mano si appoggiò vicino alla mia intimità
"Noah"
"Zitta sei una stronza sto per esplodere"
Risi notando il suo rigonfiamento nel pantaloni.
"Non è divertente"
"Lasci che ti aiuti" Gli misi una mano sulla parte interessata per poi stringerlo delicatamente
"O merda"
La macchina si fermò vicino alla spiaggia, eravamo soli noi.

"Perché siamo qui?"
"È la spiaggia della scorsa volta"
"Ah è vero"
Mi baciò senza preavviso, le sue morbide labbra erano sulle mie. Portai il suo sedile il più indietro possibile per poi mettermi sopra di lui.
"Sof" Andiamo
Gli sbottonai i pantaloni massaggiando il suo membro, la sua testa era appoggiata al sedile e le sue mani mi stringevano il sedere.

Mi tolse i pantaloni entrando dentro di me con un dito. Le nostre mani si muovevano insieme.
"Ti vuoi fermare?" Chiese
"No" Ansimai

Prese un preservativo adagiandolo sulla sua lunghezza, poi mi posizionai su di lui. Un gemito lasciò la sua bocca

Le sue mani accompagnavano i miei movimenti, ansimavo sempre più forte

"Grida Sofia qui nessuno ti sentirà, fammi sentire quanto ti piace"

I miei movimenti aumentarono, le mie urla riempivano l'abitacolo insieme ai suoi gemiti.

"Non fermarti bambolina, sto venendo"
"Anche io"

Dopo poco raggiungiamo il massimo piacere. Mi posizionai nel mio sedile sistemandomi i pantaloni, il ragazzo fece lo stesso.

"È stato incredibile" Il suo petto andando su e giù velocemente
"Ti amo Sofia"
"Ti amo anche io".

Il riscattoWhere stories live. Discover now