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sentì la sveglia suonare, rumore straziante a parer mio. Senza far uscire la testa da sotto le coperte, feci uscire solo il braccio e cercai di beccare la sveglia, dopo averla cercata per qualche secondo riuscì a spegnerla e sbuffai.
Presi il telefono e lo staccai dal caricabatterie e controllai le notifiche.
due notifiche.
Uscì subito dalle coperte, non badando al freddo improvviso, non sentendo più il dolce calore delle coperte avvolgermi, cliccai sulle notifiche, era Haru

Haru
- buongiorno gattino

Haru
- sono sotto casa tua sbrigati

me li aveva mandati appena due minuti fa.
Saltai dal letto e aprì l'armadio mettendomi una felpa leggera e dei semplici jeans, presi il borsone con il ricambio e la divisa da pallavolo, presi anche lo zaino fortunatamente preparato la sera prima e misi all'interno la mia psp.
Andai in bagno a lavarmi i denti e mi feci una piccola acconciatura tirando pochi capelli all'indietro, facendo un codino e lasciando quelli sotto sciolti.
Scesi in cucina dove si trovava mia madre e la salutai con un bacio sulla guancia, presi un tramezzino e uscì di casa, trovando il ragazzo veramente li, con le cuffie alle orecchie che mi stava aspettando.
Mi avvicinai timidamente a lui e lo salutai
<buongiorno Haru>
mormorai, sperando mi sentisse nonostante le cuffie alle orecchie, lui alzò lo sguardo che poco prima era concentrato sul cellulare e mi guardo sorridendo
<buongiorno gattino, hai fatto presto, fretta di vedermi?> ridacchiò, posando le cuffie e mise un braccio intorno alle mie spalle come la sera prima.
Non amavo il contatto fisico infatti mi dava un po' fastidio ma era una cosa mia, quindi lo lasciai fare.
<in realtà non mi andava di farti aspettare e basta> mormorai, sapendo di mentire, in realtà era davvero come diceva lui, la scuola era iniziata da appena un mese e già stavo sotto a questo ragazzo in una maniera impressionante.
<farò finta di crederci, oggi saltiamo scuola e andiamo da qualche parte? Giuro che ti riporto indietro prima degli allenamenti>
Saltare la scuola? Mh.. l'avevo già fatto qualche volta quindi, perché no? Alzai lo sguardo per guardarlo e annuì leggermente ottenendo come risposta un grande sorriso, che mi fece arrossire.. arrossire? Sto arrossendo? Sul serio? Dio, Kenma, sei un caso perso.
Sentì la mano del ragazzo accarezzare i miei capelli
<Mi piace come li hai legati oggi, si vede più il tuo viso così>
Mi stava facendo un complimento? Voleva uccidermi per caso? Non c'ero abituato.
<Grazie Haru, li farò così più spesso allora.. dove andiamo?>
non rispose e continuò a camminare fino ad arrivare davanti a un bar
<Ti offro la colazione, sono sicuro tu non abbia avuto il tempo di mangiare, dai siediti io arrivo>
Non mi lasciò controbattere e andò al bancone a prendere due cappuccini e un cornetto, io intanto andai a sedermi e presi il telefono. Una notifica.

*Akaashi keiji ha chiesto di seguirti*
*Akaashi keiji vuole inviarti un messaggio*

Akaashi? Uhm.. alla fine è un mio compagno quindi.. perchè no(?)
Accettai la richiesta e controllai il messaggio

Akaashi
- ehi Kenma, non ti ho visto a scuola, vieni comunque agli allenamenti?

uhm, si tranquillo a dopo-

Akaashi
- perfetto, oggi vengono degli ex studenti di questa scuola ad aiutarci

ah sì? chi sono?-

Akaashi
- vanno uno al nekoma e l'altro alla Fukurōdani, mi sembra si chiamino Kuroo e bokuto

capito, allora a dopo-

Spensi il telefono e notai il ragazzo seduto, che mi guardava incuriosito
<Avevi una faccia strana, brutte notizie?>
<Oh, nono solo, un mio compagno di squadra mi ha detto che oggi agli allenamenti ci saranno due ragazzi che a quanto pare frequentavano la nostra scuola e che ci aiuteranno, ma non ho idea di chi siano>
spiegai e vidi arrivare le cose che aveva ordinato poco prima il ragazzo e iniziai a mangiare
<grazie per la colazione> dissi, una volta finito di mangiare <ora devo sdebitarmi in qualche modo> lo guardai e lui scosse la testa
<Non c'è assolutamente bisogno. È stato un mio piacere farlo, gattino. Se hai finito andiamo?>
Annuì e uscimmo dal bar.

Passammo una mattinata davvero piacevole, mi raccontò molto di lui, come il fatto che fosse stato bocciato l'anno scorso perché non aveva la testa per studiare e di conseguenza capì che fosse più grande di me. Io non avevo molto da dire, la mia vita non è mai stata interessante, letteralmente, non c'era niente da dire.
Così gli parlai semplicemente di me, di come sono fatto e cosa mi piace fare, delle mie insicurezze, di mia madre, della mia passione per i videogiochi. Non credo di aver mai parlato così tanto con nessuno in realtà.
Trovammo un piccolo parco e decidemmo di sederci sul prato, così da non camminare più e restammo stesi li per un po', qualche volta lo beccavo a guardarmi o sentivo la sua mano cercare la mia.
Non sembra nemmeno di star vivendo la mia vita, era surreale ricevere queste piccole attenzioni da qualcuno.

Si fece ora di andare agli allenamenti così iniziammo a incamminarci, durante il tragitto mi prese la mano e intrecciò le nostre dita, mi stavano per esplodere le guance.
Una volta arrivati davanti la palestra della scuola, mi lasciò un bacio sulla fronte e mi sussurrò un <è stato bello oggi, ci vediamo domani, gattino> e si incamminò per tornare a casa.
Io intanto andai verso gli spogliatoi, ormai sembravano essere tutti dentro.
Quando aprì la porta vidi un ragazzo che si stava cambiando e sgranai gli occhi chiudendo la porta, scusandomi.
Che figura di merda, bravo Kenma
Sentì poi la porta aprirsi, e ragazzo mi guardò ridacchiando
<Stai tranquillo, ho fatto, puoi entrare.. comunque piacere, sono kuroo. Kuroo tetsurou, il capitano del nekoma.>
Lo guardai, era alto, troppo alto e aveva dei capelli tirati all'insù.. secondo quale legge della fisica restavano in quella posizione?
<Uhm, io sono Kenma, piacere.>
Entrai poi nello spogliatoio e mi cambiai.
Una volta finito uscì ed entrai in palestra, andando da Akaashi che da lontano mi fece segno di avvicinarmi
<Ehi Kenma, hai già conosciuto i due ragazzi?>
io annuì e guardai i due, facevano gli idioti, credo siano abbastanza amici
<Ho incontrato poco fa Kuroo, mentre andavo a cambiarmi, l'altro è bokuto quindi>
Rivolsi il mio sguardo nuovamente ad Akaashi che, a quanto pare, era impegnato a guardare qualcosa o per meglio dire.. qualcuno
<Akaashi?>
mormorai scuotendolo leggermente e lui scosse la testa
<Uhm, si ci sono stavo solo pensand->
<pensando quanto bello fosse bokuto? se ti interessa vai a parlargli e provaci>
completai la sua frase, sorprendendolo e facendolo arrossire visibilmente dopo il mio consiglio, scosse velocemente le mani davanti a me
<N-no che dici.. io.. aish vado a riscaldarmi>
ridacchiai silenziosamente e andai verso i due quando li sentì chiamare tutta la squadra

quei due si metteranno insieme, ho un sesto senso

𝑩𝒍𝒂𝒄𝒌&𝑾𝒉𝒊𝒕𝒆 - KurokenWhere stories live. Discover now