𝑩𝒍𝒂𝒄𝒌&𝑾𝒉𝒊𝒕𝒆 - Kuroken

25

Mi svegliai a causa della luce che irrompeva dalla finestra.
Il solle illuminava il mio corpo e quello di Kenma.
Dormiva così tranquillamente che mi sembrava davvero un peccato doverlo svegliare, la mia mano è ancora attaccata al suo viso e lui è leggermente rannicchiato, sembra un bimbo, non posso fare altro che sorridere in questa situazione.. vorrei rimanere così all'infinito.
Sono davvero cotto.. e sono un coglione.
Sono sempre stato un tipo sfacciato, ci provavo sempre con tutti con molta tranquillità.. poi lui è piombato nella mia vita come un masso davanti la mia strada.
Un masso che non potevo superare o raggirare con facilità, un masso che avrei dovuto scolpire e assottigliare giorno dopo giorno per scoprire che alla fine, dentro quel masso così freddo all'esterno, si celava dentro un piccolo diamante.
Esatto, il mio incontro e il mio stare con Kenma lo descriverei proprio in questo modo.
Kenma era da scoprire, proteggere e capire.
Io sono stato l'unico in grado ad aver fatto tutte e tre le cose.
Ma non pensavo che alla fine mi sarei innamorato di lui.

Ora non so se lui ricambia i miei sentimenti, non so se è la mia anima gemella, non so se lui pensa le stesse cose che penso io di lui.
Ma ho bisogno di un segno.. un minimo segno che mi faccia capire che devo fare questo passo avanti e provare a dirgli ciò che provo una volta per tutte.

Magari lo farò una volta tornati a casa.. in una situazione più intima, non in un dormitorio o in palestra.. magari in un posto che a lui piace tanto.. ma deve sapere cosa provo.
Fino ad allora, cercherò di capire i suoi sentimenti.

<gattino..> mormorai solleticandogli la punta del naso e lui lo arricciò.
Ridacchiai leggermente e gli accarezzai il viso
<Kenma.. dobbiamo andare.. abbiamo le ultime partite da fare e poi si torna a casa ok? Dai svegliati> mormorai ancora
<Mh.. aspetta.. solo un altro po'> borbottò
<Quando torniamo a casa puoi dormire tutto il tempo che vuoi..>
<si ma non ci sarai tu che fai così.. ancora un po' Kuro> continuò.
<Kenma.. anche quando torniamo a casa.. sai che posso venire da te quando vuoi e tu puoi venire da me..> sussurrai, continuando a coccolarlo.
È così bello poterlo accarezzare, non riesco a staccare la mano da quella pelle stupenda che si ritrova
<sei così bell->
<AOOOOOOO SVEGLIATEVI> urlò yaku, irrompendo nella stanza.
Brutto stronzo, si è vendicato delle prese in giro di ieri sera.
Così mi alzai per stiracchiarmi e lo guardai con un ghigno.
<Che è successo? Sei agitato perché Lev non ti ha scopa- AIA.. aia.>
Mi diede un calcio nelle parti basse e mi accasciai a terra
<mhhhh yaku dopo ti ammazzo> dissi con la voce leggermente strozzata mentre lui se ne andava dalla camera con fare fiero.
Guardai poi Kenma che si stava trattenendo dal non ridere
<giuro che se ridi, ti prendo e ti lancio> lo minacciai ma lui scoppiò comunque a ridere, come quella volta al mare.
Era la seconda volta che rideva così tanto.
<T-te lo sei meritato kuro> balbettò per le troppe risate e a poco a poco tutti si avvicinarono al stanza per vedere cosa stesse succedendo.
Inutile dire che tutti scoppiarono a ridere.
Bastardi.

Dopo essermi ripreso, io e Kenma ci cambiammo, sta volta lui in bagno e andammo a fare colazione per poi correre in palestra.
<Benissimo, oggi è l'ultimo giorno quindi dateci dentro, ci scontreremo come veri avversari agli interscolastici. Forza!>

Ci fu un "fight" generale, urlato da tutti e inziammo a giocare.
Questa volta, non l'avrei mai detto ma la Karasuno era riuscita a vincere qualche partita, non contro di noi ma c'era riuscita.
Avevano lavorato tanto e si vedeva.
Andranno lontano e la nostra squadra non è da meno.

Finimmo nel pomeriggio, dato che era l'ultimo giorno chi non abitava nel distretto di Tokyo doveva farsi un viaggetto per tornare a casa.
I primi a partire furono i ragazzi della Karasuno.
<Teniamoci in contatto tramite il gruppo mi raccomando> disse Tanaka
<Ovviamente, se avete bisogno noi ci siamo> dissi poi io
<AHHHH MI MANCHERETE> disse poi Bokuto, quasi sull'orlo del pianto
<Tranquillo Bokuto-san, non stanno andando via per sempre> mormorò akaashi e l'altro annuì.
Quei due sono fatti l'uno per l'altro.
<Kenma! Mi raccomando> disse poi shoyo con un grande sorriso prima di incamminarsi verso l'autobus e vidi Kenma annuire.. mi raccomando per cosa?

Aspettammo che se ne andassero tutte le squadre e iniziammo a pulire.
Una volta finito tornammo nelle camere per prendere le nostre cose e ci salutammo tutti, mentre io e Kenma come sempre tornavamo a casa insieme.
<come ti senti?> Gli chiesi
<Tranquillo> rispose semplicemente
<menomale..>
Arrivati a casa mia ci salutammo e lui si incamminò verso la sua.
Rimasi a controllare finché non lo vidi entrare in casa e poi entrai nella mia.
Wow, sto via una settimana e al ritorno i miei neanche ci sono. Perfetto.

Kenma pov

<Mamma, sono a casa!> Dissi ad alta voce per farmi sentire e la vidi uscire dalla cucina tutta sorridente e mi venne ad abbracciare
<ciao amore.. mi sei mancato> sorrisi leggermente e la strinsi a me.
La mia donna.
<anche tu mamma..>
<allora che aspetti? Raccontami cosa avete fatto e com'è andata, voglio sapere tutto!>
Così ci misimo sul divano e le raccontai tutto dall'inizio alla fine nei minimi dettagli.
Mia madre è la mia migliore amica, non ho vergogna nel dirle qualcosa quindi gli dissi anche tutto quello che stava succedendo con Kuroo.

<Kenma.. secondo me dovresti dirglielo, senza aspettare> disse una volta finito il discorso
<Si mamma.. ma come ti ho già detto, lui dice di non ricordare nulla.. e se me l'ha detto da ubriaco potrebbe tranquillamente dirmelo anche da sobrio> mormorai
<Si ma lui non sa che te l'ha detto.. quindi perché non dargli un input? Per poi lasciarlo parlare? Sono sicura che quelle cose le pensa davvero>
Aveva ragione.. dovevo solo trovare il momento giusto
<Grazie mamma.. lo farò>

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Buonanotte<3