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mi fa male tutto.

Aprii gli occhi molto lentamente, il sole entrava dalla finestra e batteva cocente sul mio viso, troppo fastidioso, dovetti svegliarmi per forza.
Questa non è camera mia.
Questo non è il mio letto.
Girai il viso, accanto a me c'era Haru che dormiva beato.
Mi alzai lentamente, dovevo andare in bagno.
Cazzo che dolore.
Chiusi la porta a chiave e mi guardai allo specchio.
Sono nudo, mi coprono solo un paio di boxer.
Ho un livido attorno al polso.
Ho dei succhiotti al collo.
All'improvviso, un ricordo di tutto quello che era successo ieri sera tornò a galla.

inizio a tremare.

non vado a scuola da circa una settimana, in realtà, non so dove io abbia trovato la forza di scappare da quella casa al mio risveglio.
Non vedo Haru da quel giorno, non rispondo ad Akaashi da quel giorno.
Voglio semplicemente che mi lascino in pace, non voglio parlare con nessuno.
Haru mi cerca, non voglio rispondergli.
perché lo ha fatto?
Mia madre ha capito che qualcosa non va, ma l'aura che mi circonda credo sia troppo triste per lasciarle la possibilità di spendere una sola parola.

Non esco dalla mia camera da una settimana.
Non riesco a spogliarmi per fare la doccia.
Le sue parole mi riecheggiando nella testa:

"se mi ami lasciami fare"

Io.. lo amo, nonostante tutto, no?
Starò sicuramente esagerando io.
Credo. No. Ma lo amo.

*due notifiche*

Ho così tanti pensieri in testa che sentendo la suoneria mi sono spaventato.
Che idiota.
Ma chi è che mi cerca ancora?

*Kuroo Tetsurou ha chiesto di seguirti*
*Kuroo Tetsurou vuole inviarti un messaggio*

kuroo..? Il ragazzo del nekoma.
quindi ha trovato il mio account? Ci mancava solo lui.
Lo ignorerò.

<Kenma!> mi chiamò mia madre dalla cucina, e fortunatamente la sua voce mi risvegliò da quei brutti pensieri e fui costretto a non pensare più a niente se non a lei.
Ormai non ho più dolori, il livido è passato quasi del tutto, ma al pensiero mi tremano ancora le gambe, ha avuto più un impatto psicologico che fisico.
<Dimmi mamma> sospirai, arrivando in cucina.
<C'è Haru al telefono, dice che non riesce a contattarti>
Rabbrividii.
Sentii il sangue gelarsi, il corpo fermo, quasi mi sentii soffocare per quanto stavo trattenendo il respiro.
<Kenma? Vieni, vuole parlarti> dio, mamma lo faccio solo per farti pensare che vada tutto bene.. presi il telefono, con la mano ferma, così da non fare sentire il tremolio a mia madre.
<pronto..?> mormorai appena.
<Perché non rispondi? È una settimana che ti cerco>
Perchè non rispondo.. è una settimana che mi cerca.

<scusami uhm..>
<Sono fuori casa tua> Persi un battito.
<Ok.>
Chiusi la chiamata e presi un gran respiro, diedi un bacio sulla fronte di mia madre e andai verso la porta di casa.
Mi trema la mano.
Uscii fuori e lo vidi li.
Abbassai subito lo sguardo ma sentivo il suo addosso come se mi bruciasse la pelle, e poi pian piano lo vidi avvicinarsi, mi prese la mano e iniziò a camminare.
Non ho il minimo coraggio di chiedergli dove siamo diretti.
<Mi ami?> Chiese nuovamente, totalmente a caso.
Lo amavo? Si. Ma dopo quello che aveva fatto..
Sentii la sua stretta stringersi.
<Mi ami?>
Ripeté e io semplice sussurrai un leggero "si".
Kenma.. perchè sei così debole.
sei noioso.
Sei un cretino.
Sei debole.
Debole.
DEBOLE.

<non vedo i colori> continuai. E lui si fermò.
<Ancora con questa storia?> Mi stava fulminando con lo sguardo.. era incazzato.
Senza rendermene conto, eravamo arrivati davanti casa sua, entrammo.
<È per quella sera?>
Mi lasciò la mano, girandosi versi di me con fare serio e io annuì.
aiah.
la guancia brucia.
mi ha.. tirato uno schiaffo.
<Non mi sembra tu abbia opposto resistenza o sbaglio?>
Perché mi fai questo.. perché a me..
Non riesco a guardarlo negli occhi, non riesco.
<O non ti è piaciuto e basta? Se vuoi risolviamo con piacere>
Ho gli occhi lucidi.
Kenma, a quanto pare, servi solo a questo.

e successe ancora.
e ancora.

È passato un mese, sono tornato a scuola, sennò avrei rischiato la bocciatura.
Akaashi mi chiedeva giornalmente cosa mi stesse succedendo.
Ormai giravo ovunque con la felpa, ero pieno di lividi.
Haru aveva trovato anche questo modo per sfogare la sua rabbia su di me e io da debole che sono, non riuscivo a oppormi.
A pallavolo, mi stancavo sempre più facilmente e difatti akaashi si ritrova a sostituirmi più spesso del solito.
Bokuto e Kuroo ci fecero da allenatori un'altra volta, ma questa volta il secondo non mi disturbò minimamente, che strano.
Ormai la mia vita era composta da quattro step: scuola, pallavolo, casa mia, casa haru.
e l'ultima, era quella che mi metteva più paura.

Arrivato a casa mia, entrai e salii immediatamente in camera chiudendo la porta a chiave, non volevo che mia madre capisse qualcosa, l'avrei fatta soffrire troppo.
Mi nascosi sotto il futon e presi il telefono.

*Kuro tetsurou vuole inviarti un messaggio*

mh.. non me ne libererò mai se non rispondo.


Kuroo
- ehi ti ho trovato :D

Kuroo
- ehi non rispondi?

Kuroo
- sei senza cuore nanetto
-ti ho visto in palestra eh, mi ignori? :(

vorrei ignorarti, ma continui a rompere-

Kuroo
- rude. finalmente dopo due settimane rispondi.

ho avuto da fare-

Kuroo
- bugia

Come scusa?-

Kuroo
- ho detto: bugia

Che ne sai tu.-

Kuroo
- sono pur sempre il tuo vicino!
- e poi so che non sei andato a scuola
per una settimana :))

maniaco.-

Kuroo
-ho solo degli informatori.

ah wow, che vita triste hai -
per perdere tempo con me.

Kuroo
- non vuoi sapere chi è l'informatore?

Immagino Akaashi, d'altronde..-
sta con bokuto, che è tuo amico.

Kuroo
- ah! Sei intelligente.

tra i due, uno intelligente doveva esserci-

Kuroo
- esci? andiamo al bar.

sono fidanzato-

Kuroo
- esiste l'amicizia.

non mi va comunque-

Kuroo
- ti prego?

no-

Kuroo
-per favoreಥ‿ಥ

no-

Kuroo
-ti compro un videogioco (?)

a che ora?-

Kuroo
- passo da te tra cinque minuti.
- a tra poco, Kitty

Kitty.
un brivido lungo la schiena.
non chiamarmi mai più così ti prego.
non anche tu.

a tra poco, e non chiamarmi cosi-

odio i soprannomi-

Kuroo
-imparerai ad amarlo

È uno scherzo? No, sul serio? Dio santo.
mi sa che mi tocca sbrigarmi..

𝑩𝒍𝒂𝒄𝒌&𝑾𝒉𝒊𝒕𝒆 - KurokenWhere stories live. Discover now