𝑩𝒍𝒂𝒄𝒌&𝑾𝒉𝒊𝒕𝒆 - Kuroken

14

Kenma pov

La mattina dopo mi svegliai stranamente presto e sbadigliai, una volta aperti gli occhi notai kuroo ancora dormiente e notai la posizione in cui eravamo messi, lui ancora di spalle come la sera prima e io ancora con il viso contro la sua schiena.
Non si era mosso, le sue mani erano lontane dalle mie ed eravamo messi in modo tale che i nostri corpi non si toccasserro del tutto, non so quante volte potrei ringraziarlo per quello che fa per me.
Mi alzai e mi stiracchiai scendendo in cucina, sicuramente mia madre starà ancora dormendo, decisi quindi di preparare la colazione per tutti, lasciai quella per mia madre sul tavolo e l'altra la portai in camera mia e la poggiai sulla scrivania.
Andai verso il ragazzo e mi sedetti davanti a lui, avrei voluto svegliarlo per farlo mangiare ma è troppo tenero mentre dorme.
La luce del sole entra dalla finestra e bacia il viso del maggiore, solo ora mi rendo conto del fatto che abbia una pelle perfetta, i suoi capelli si sono appiattiti e qualche ciuffo è finito sul suo viso.
È così bello..

eh?

mi diedi uno schiaffetto togliendomi dalla mente certi pensieri e mi avvicinai un po' a lui
<kuro-> mormorai e lui mugolò in risposta
<kuro dai svegliati> alzai un po' la voce e lui si alzò di scatto quasi facendomi spaventare
<stai bene?> Chiese subito
<s-si, buongiorno.. tutto ok?> lo sentì sospirare di sollievo e mi guardo un un tenero sorriso
<sisi, pensavo fosse successo qualcosa.. cos'è questo profumino?> chiese
<ho preparato la colazione> andai a prendere il vassoio con la tazza di caffè e i pancake e gliela misi davanti
<oYA OYA, sembra tutto buonissimo, grazie gattino> vidi il suo sorriso allargarsi un po' più di prima e iniziò a mangiare
<tu non vuoi nulla? O hai già mangiato? Non mentirmi> borbottò con le guance piene a causa del pancake, sembrava uno scoiattolo
<non ho tanta fame, ho bevuto solo un po' di caffè>
<mhh va bene, che ore sono?> Mi chiese, mangiando ancora
<le 7, abbiamo ancora un'oretta, oggi sarà una giornata stancante e anche domani.. e dopodomani aaaaa> sbuffai cadendo di faccia sul cuscino e sentì il più grande ridacchiare.
<Speriamo siano persone interessanti, tra due mesetti c'è il ritiro a Tokyo, so che verranno anche loro e la fukurodani>
<quindi anche akaashi? È da un sacco che non lo vedo> effettivamente, era circa un mesetto che non lo vedevo, quest'estate lui e bokuto hanno deciso di farsi una vacanza e sono stati via un mese e dopo il rientro a scuola non abbiamo avuto tempo.
<si anche akaashi>
Annuii e sentì il telefono squillare, guardai kuroo come per dirgli "è il tuo?" E lui scosse la testa, così mi alzai e andai a prendere il mio, non ho memorizzato questo numero
<non ho idea di chi possa essere> mormorai
<rispondi allora>
Annuii nuovamente e accettai la chiamata
<Pronto?>

Subito dopo sgranai gli occhi, senti il cuore perdere un battito e le gambe irrigidirsi, strinsi un pugno deglutendo.
<come hai fatto a chiamarmi..?>

"beh.. in prigione danno un massimo di tre chiamate a settimana"

<non sprecarle per me allora..>

"non sono arrabbiato con te, gattino."

<non chiamarmi così.>

"quando uscirò di qua torneremo a divertirci come una volta"

Sento gli occhi lucidi.

<non ti devi fare vedere da me, chiaro?>

"dai gattino so che ti manco, immagino però quanto tu te la stia passando con quel tuo amichetto, ora sei la sua di puttana vero? Però per ora lui ti ha solo in prestito.. ricordati che sei mio"

<tu..t-tu.. BRUTTO PEZZO DI MERDA, MI HAI ROVINATO LA VITA.>
urlai, come mai fatto prima e spensi la chiamata per poi accasciarmi a terra, scoppiando a piangere.
kuro venne subìto verso di me
<Ehi.. kenma.. era lui?>
sussurrò con fare gentile per farmi calmare e io annuii ancora rannicchiandomi in me stesso
<dio Kenma.. quel coglione io lo uccido>
Sentii la sua mano tra i miei capelli e immediatamente mi venne spontaneo..

<n-NON T-TOCCARMI> alzai un po' la voce togliendo via la sua mano
<s-scusami, l'ho fatto senza pensarci> mormorò
<n-no scusami tu.. ti ho urlato contro e n-non centri nulla.. a-assolutamente nulla.. kuro.. v-vorrei solo..>
<non dire una parola di più, so già dove vuoi andare a parare, non dirlo perché io sono felicissimo che tu sia qui e ti prometto che lui ne nessun'altro.. nessuno ti farà del male ok, kenma? Mi hai capito?> Alzai lo sguardo per guardarlo e annuii leggermente tirando su col naso, cercando di calmarmi.
<dai.. vai a sciaquarti la faccia e prepariamoci ad andare> mi sorrise ancora e mi alzai per prendere i vestiti e andai in bagno.
Non uscirò mai da questo incubo.

Dopo esserci fatti una piccola passeggiata così da farmi rilassare, arrivammo davanti la scuola
<io devo andare un attimo a prendere una cosa e torno ok? Mi aspetti qui?>
<sisi, vai> dissi e mi sedetti su un muretto mentre lui si allontava.
Poco dopo sentì una voce provenire dall'inizio della stradina

<AH BAKEYAMA HAI VISTO? SONO ARRIVATO PRIMA IO.. OH- BAKEYAMA?>

guardai dietro di me con un sopracciglio alzato e notai questo ragazzo un po' bassino che si guardava intorno.
Dopo qualche minuto mi notò anche lui e lo vidi camminare verso di me
<Ehi! È una divisa da pallavolo quella?> Disse eccitato, gli brillavano gli occhi
<uhm.. si>
<AAAA ANCHE IO GIOCO A PALLAVOLO, IN CHE RUOLO GIOCHI?> perché è così.. rumoroso, però è simpatico.
<alzatore> mormorai
<Io invece faccio l'esca!> Perché.. se ne vanta?
<uhm capisco>
<Comunque piacere! Hinata shoyo della Karasuno!> Mi tese la mano e io mi limitai a fare un piccolo sorriso
<kozume kenma de->
<Kenma! Andiamo> sentii la voce di kuroo e mi girai verso di lui alzandomi.
<beh shoyo, ci vediamo presto> dissi e andai verso il maggiore

<BOKE HINATA BOKE! HAI PRESO LA STRADA SBAGLIATA!> sentì arrivare un'altra voce e mi girai di poco per osservarli
<MA SONO ARRIVATO COMUNQUE PRIMA IO!>
<STA ZITTO>

Sospirai leggermente guardando kuroo
<sono così rumorosi quei due> disse
<Mh già, sono della Karasuno a quanto pare.. mi incuriosiscono, soprattutto quello più basso.. ha detto che fa l'esca>
<L'esca?> Mi guardò stranito
<già.. beh vedremo>

••••••••••••
Spazio autrice

Wow sto pubblicando prima di mezzanotte, miracolo