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kenma pov

sentii bussare alla porta e guardai Haru.
Mi indicò di andare in cucina velocemente e chiudermi li dentro, ma non volevo.
Volevo che chiunque ci fosse alla porta, capisse cosa stava succedendo.
Ma come sempre, Haru era un passo avanti ai miei pensieri così si avvicinò a me prendendomi per il polso e mi trascinò fino alla cucina e socchiuse la porta facendomi segno di restare lì così da non farmi vedere e andò verso la porta d'ingresso.

Mi rannicchiai in me stesso senza dire una parola e con tutte le mie forze cercai di fermare il tremolio che attraversava tutto il mio corpo, cercai di trattenere le lacrime che minacciosamente provavano ad uscire e cercavo soprattutto di non urlare per la frustrazione.

Sentì poi la porta aprirsi e mi nascosi ancora di più dietro la porta, come per paura che qualcuno potesse vedermi.
Poi sentì la sua voce.
Che ci fai qui..
Kuroo.

<ehi scusa il disturbo, Kenma ha lasciato la sua PSP nel mio borsone poco fa, me ne sono accorto e sono tornato> sentii dire solo quello ma.. la mia PSP? Sono sicuro di averla messa nel mio giubbotto, si è nella tasca destra.
Io non dimenticherei mai la mia PSP.

<Oh uhm, ok dammela, per ora kenma è in bagno, gliela do io dopo>
Certo che mente bene.
<certo grazie mille.. ma prima una cosa>
Sentii un piccolo tonfo. Come un pugno.
Non l'ha fatto davvero? Giusto?
Sbirciai leggermente senza farmi vedere, Haru si toccava la guancia.
La mano di Kuroo chiusa in un pugno.
Sgranai gli occhi e rimasi a guardare, non potevo fare più di così.

<Ora le cose sono due. O ti riempio di botte per quello che stai facendo a Kenma o vieni alla centrale con me e ti faccio finire dietro le sbarre per abusi e violenza. Decidi tu.>
Kuro.. cosa fai. Perché fai questo per me?

Vorrei intervenire, vorrei scappare ma le gambe mi temano troppo per uscire allo scoperto.
Vorrei urlare.

<Ma chi ti credi di essere, accusare senza prove. Ti sei messo contro la persona sbagliata>
Vidi Haru pronto a restituire il pugno dritto in faccia a kuro, ma il secondo fu più veloce e con un gesto gli prese il polso per bloccarlo, spingendolo contro la porta che si chiuse creando un forte tonfo.
Kuro, non esagerare ti prego.

Haru rispose subito, si approfittò del corpo del maggiore vicino a lui e gli tirò una ginocchiata sul fianco.
Mi tappai la bocca immediatamente, per non emettere nessun verso.

Ti prego non fargli del male, Haru. Non toccarlo.

Le lacrime iniziarono a scendere troppo velocemente lungo il mio viso, mi morsi il labbro fino a farlo sanguinare per non singhiozzare, nemmeno per sbaglio.
<Kenma. Ti prego se mi senti esci fuori, andrà tutto bene>

Scusa Kuroo, non riesco a muovermi. Scusa se ti sei fatto male. Non dovevi intrometterti.

<Kenma, fatti forza ed esci ti prego>
Mormorò un po' a fatica, dato il colpo del minore.
<Ah ma stai un po' zitto. A chi importa di quello. Perché ti importa così tanto di una persona così noiosa!>
Un altro pugno. Questo era più forte, ma sta volta era da parte di kuroo.
Gliel'aveva dato in piena faccia, tanto da fare accasciare a terra Haru, col naso sanguinante.
<Sta zitto tu>

<K-kuro.. lascialo stare>
Mormorai poi, io. E mi poggiai alla maniglia della porta per alzarmi uscendo lentamente dalla cucina.
Kuroo mi guardava, aveva un piccolo sorriso sul volto che mi diceva "sei al sicuro adesso"
<kenma.. prendi le tue cose e andiamocene, dai>
Annuii velocemente e andai verso la poltrona per prendere il giubbotto.
Poi sentì Haru ridere.
<Ma che carini, ehi se lo volevi tutto per te così da scopartelo potevi semplicemente dirl->
Vidi kuroo prendere il ragazzo dal colletto, alzandolo da terra per poi sbatterlo alla porta, aveva il pugno stretto in una presa ben salda, stringeva il colletto con davvero tanta rabbia.
<un'altra parola. Una sola. E io ti ammazzo. Kenma, chiama la centrale. Immediatamente>

<I-io.. si subito..> presi il telefono e chiamai, mi tremavano le mani.. anzi no, tutto il corpo.
Appena risposero presi un gran respiro e dissi la via e cosa stava succedendo.

Dopo circa dieci minuti sentii le macchine della polizia arrivare, kuroo aprì la porta e i poliziotti entrarono e presero Haru.
Io ero troppo scioccato e traumatizzato dalla situazione.
Tutto intorno a me andava a rallentatore, sentivo le voci offuscate, vedevo le luci delle macchine della polizia fino a dentro casa, i poliziotti che venivano verso di me per farmi domande e kuro che li allontava dicendogli di non toccarmi.
<S-scusate io vorrei solo andare a casa..>
sussurrai ancora con un po' di tremolio in corpo e vidi la figura di kuroo avvicinarsi a me.
Aprì leggermente le braccia per circondare il mio corpo e sentii di potermi fidare. Sarà perché non capivo nulla o perché ero semplicemente stanco, ma poggiai la fronte sul suo petto e scoppiai a piangere.

<Ehi.. ehi.. kenma.. andiamo, ti porto a casa.. su andiamo>
la sua voce era così dolce e comprensiva, il mio incubo aveva raggiunto finalmente una fine.
Grazie a lui.

Non voglio fare preoccupare mia madre.. almeno per oggi, preferisco non sappia nulla, quindi ho chiesto a kuroo se potevo stare da lui e acconsentì.

Arrivati a casa sua mi fece entrare e mi fece sedere sul divano, andò al piano di sopra e tornò con una coperta e dei vestiti più larghi e comodi.
<Il bagno e infondo a sinistra, ti preparo una cioccolata calda e avverti tua mamma che sei fuori ok? Io sta notte dormirò qui sul divano e tu in camera mia. Hai bisogno di rilassarti>
Annuii leggermente e andai in bagno. È così gentile con me, non credo sarò mai in grado di ringraziarlo abbastanza per tutto quello che sta facendo.
Mi cambiai, cercando di non guardarmi allo specchio e tornai in salone.
La cioccolata era già calda e pronta sul tavolino davanti il divano, mentre kuroo era seduto sulla poltrona.
Mi sedetti sul divano, prendendo la tazza.
<grazie kuro..>
Sussurrai, soffiando nella tazza per raffreddare un po' la cioccolata.
<non c'è di che Kitty.>
Odio questo nome.
<Mh.. ma come l'hai scoperto?
<eri strano oggi, non volevi essere toccato neanche per farti scompigliare i capelli, quando ho menzionato in tuo.. ormai ex ti sei irrigidito e quando siamo arrivati da lui.. mi sono messo ad origliare, perché non mi fidavo. Ho iniziato a registrare la conversione quando ho sentito che ti aveva tirato uno schiaffo e sentendoti urlare.. ho sentito di dover intervenire e basta..>
allora è vero che sa leggere bene le persone..

<grazie davvero, kuro>

°°°°°°°
Spazio autrice

Stavo per piangere scrivendo questo capitolo :')
Scusate per eventuali errori, l'ho fatto di fretta


𝑩𝒍𝒂𝒄𝒌&𝑾𝒉𝒊𝒕𝒆 - KurokenWhere stories live. Discover now