Orecchiedoro - VII

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L'Aquila Bianca afferrò coi robusti artigli Orecchiedoro e il Principe e volò oltre i Monti Invalicabili per posarli ai piedi della Regina delle Fate dei Venti. 

Questa prese subito le orecchie dalle mani del Principe e le riattaccò al loro posto.

«Ti prego. Modella per lui un cuore» singhiozzò Orecchiedoro.

La Fata scosse la testa: 
«La materia non è sufficiente. Sarà possibile tra mille anni» 
e lasciò la ragazza al suo dolore. 

Lo Scricciolo Arcobaleno, nascosto tra le piume dell'Aquila, uscì allo scoperto cinguettando: 
«Non servono due orecchie per sentire chi ami.» 

Orecchiedoro si asciugò le lacrime e con la spada del Principe si tagliò un orecchio, lo impastò col fango e modellò un cuore che, nel petto dell'uomo, si trasformò tutto in oro. 

Quando il principe guardò la ragazza, iniziarono a sentirsi due rintocchi metallici a ogni battito a formare il più dolce nome di donna.

«Chi chiama il tuo cuore?» gli domandò Orecchiedoro.

«Il mio cuore canta chi ha dentro di sé» 
e l'uomo baciò il foro lasciato dall'orecchio sacrificato. 

Lo Scricciolo allora si strappò sette piume, una per ogni colore dell'arcobaleno, con cui costruì un nuovo orecchio affinché Orecchiedoro potesse sentire tutti i suoni.

L'Aquila Bianca, in compagnia del piccolo uccellino, portò Orecchiedoro e il Principe a Nefilim dove si sposarono. 

La Principessa, grazie al dono di discernere tra verità e menzogna, venne ammessa alla tavola degli Uomini Straordinari e fu presentata col nome che il cuore dell'uomo cantava ad ogni battito 

...e il nomignolo di Orecchiedoro fu perso per sempre.

e il nomignolo di Orecchiedoro fu perso per sempre

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Il labirinto dei nomi perduti - Fiabe dimenticateWhere stories live. Discover now