La Quercia dei Dieci Quaderni - VIII

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L'indomani il precettore interrogò Myra in presenza di suo padre, non per farle domande sulle maree, ma su Yesed

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L'indomani il precettore interrogò Myra in presenza di suo padre, non per farle domande sulle maree, ma su Yesed. Il Mercante era contrariato che una serva avesse osato prendere il posto di un uomo erudito il quale, invidioso, desiderava eliminare alla radice la possibile competizione suggerendo di gettarla fuori bordo.

«Le ho chiesto io di aiutarmi. Lei mi ha insegnato come le ha insegnato suo padre» disse la bambina per salvare l'amica. Yesed, a sentire quella frase, ricordò un bambino orgoglioso che voleva esserle pari, pregò che a lui fosse toccata una sorte migliore della morte.

Le onde dell'Oceano Invisibile, ai suoi piedi, spumeggiavano desiderose di inghiottirla, alle sue spalle, una ventina di uomini incitavano affinché l'esecuzione avvenisse al più presto, la piccola Myra piangeva e supplicava suo padre. 

Il Mercante non sapeva se dare retta all'uomo che aveva assunto per educare sua figlia, un precettore che gli era stato raccomandato dall'Università della Città dei Sogni, oppure ascoltare una vocina nella sua testa che gli consigliava di scoprire se la ragazza silenziosa che aspettava rassegnata fosse colta come sosteneva sua figlia.

«Chi è tuo padre?» domandò seguendo l'istinto. Il Mercante, vedovo da anni, era incantato dagli occhi viola di Yesed, dai suoi capelli che ricordavano le guglie del Regno Alto, dalla pelle di bucaneve.

«Mio padre non vive più. Lo chiamavano il Nomade Sapiente.»

Il nome leggendario vibrò nell'aria, le onde dell'oceano si quietarono, i marinai si zittirono, il precettore l'accusò di mentire: la ragazza stava calunniando un uomo che aveva votato la propria vita alla conoscenza privandosi della compagnia di ...

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Il nome leggendario vibrò nell'aria, le onde dell'oceano si quietarono, i marinai si zittirono, il precettore l'accusò di mentire: la ragazza stava calunniando un uomo che aveva votato la propria vita alla conoscenza privandosi della compagnia di una donna.

«Mi trovò ai piedi della Quercia del Bosco Antico e gli fui affidata da suo padre in sogno.»

Raccontò di come le avesse insegnato a leggere e dei quaderni che aveva ricevuto al momento della sua morte.

«Come prova, mostraci gli scritti» disse il precettore che aveva spiato l'incontro a prua ed era a conoscenza che fossero stati bruciati. Il Mercante, che commerciava anche in libri, pensò subito che avrebbe potuto pubblicarli e farli tradurre in tutte le lingue conosciute.

«Sono stati bruciati.»

L'Oceano Invisibile gonfiò le onde, i marinai acclamarono il sangue, il precettore assaporò il momento in cui la sfrontata sarebbe stata inghiottita dai flutti e l'ordine del mondo sarebbe ritornato a essere quello che lui conosceva. Myra si aggrappò alle vesti del padre e gli rivelò che Yesed aveva mandato a mente gli scritti prima che fosse tardi.

Il Mercante le domandò cosa le avesse insegnato suo padre.

«Fisica, astronomia, matematica, chimica e i pensieri degli uomini antichi.»

Il precettore la strattonò per un braccio, timoroso che potesse dimostrare che stava dicendo il vero. «Volete credere che questa femmina possa conoscere ciò che è riservato agli eletti?»

Il labirinto dei nomi perduti - Fiabe dimenticateWhere stories live. Discover now