La Scala d'Oro - III

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Sulla pergamena era descritta la sensazione della prima volta che lo incontrò, intento a chiedere la mano di sua sorella, e si soffermò a studiare il ritratto che aveva fatto. 

La forma dell'uomo collezionava le meraviglie delle razze: 
il volto affilato dei popoli nel nord, 
il fisico snello del continente più antico, 
i capelli folti e lucenti di chi viveva lungo il fiume della vita. 

Conosceva le usanze, le lingue parlate dai popoli perché aveva girato il mondo per raccogliere la sapienza dei Maestri e si era fermato per conoscere colei che animali e venti decantavano come la donna più saggia mai esistita.

A ogni gradino, i passi rallentavano perché i ricordi si trasformavano in gesta che non rammentava di aver fatto. 
Il significato dell'esistenza scivolava lungo il corrimano su cui, in modo incomprensibile, le gemme recitavano mute le preghiere che avrebbero cambiato ogni cosa. 

Mentre i bassorilievi le narravano l'odio tra gli uomini, gli scritti le restituivano le emozioni legate all'uomo, alla reciproca attrazione e alla scoperta di riuscire a guardare nella stessa direzione. 

La sensazione di calore del primo bacio, però, rimase fredda nel petto, come nel leggere la storia d'amore tra personaggi intrappolati in un libro.

La sensazione di calore del primo bacio, però, rimase fredda nel petto, come nel leggere la storia d'amore tra personaggi intrappolati in un libro

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Il labirinto dei nomi perduti - Fiabe dimenticateDove le storie prendono vita. Scoprilo ora