18. Coffee

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Faccio per avvicinarmi, ma Harry indietreggia abbassando lo sguardo.

Blocco i miei passi, e devo ammettere di aver sentito qualcosa spezzarsi, dentro di me.

Il mio amico, anche se non credo di doverlo più chiamare così, mi volta le spalle e cammina velocemente lontano da me.

No; non ancora.

Non come in quel maledetto incubo.

Abbandono il mio carrello e corro dietro ad Harry, mettendogli una mano sulla spalla e facendolo sussultare.

Si volta e spalanca gli occhi sorpreso, evidentemente non credeva che gli sarei corso dietro; a dire la verità non me l'aspettavo neanche io.

«Louis?» chiede aggrottando le soppracciglia, e posso dire dalla sua espressione che è arrabbiato, e anche deluso.

Mi prendi in giro? Gli hai spezzato il cuore.

Mi ricorda la mia vocina, e devo ammettere che ha ragione.

«Già» rispondo incastrando le mie mani e muovendole fra loro nervosamente.

«Cosa vuoi?» chiede con tono sprezzante.

«Io vorrei parlare, non abbiamo avuto molto tempo per, ecco, risolevere la situazione» spiego indicando prima me e poi lui, che incrocia le braccia al petto.

«Sei serio? Oddio, Louis mi fai proprio ridere. Hai avuto molto tempo per "risolevere la situazione", sai? Cazzo, non capisci che così mi distruggi? Mi hai detto che non dovevamo più vederci? Bene. Allora sparisci, e non farti più vedere.» sputa acidamente afferrando il suo carrello e alontanandosi velocemente da me.

Bravo, davvero molto bravo Lou.
Ti meriteresti il Premio Nobel per stupidità, egoismo, facilità nel spezzare i cuori, e poi, che altro? Ah, si...

TACI.

«Fanculo» urlo facendo voltare tutte le persone che stanno facendo la spesa, compresa una bambina che mi guarda come se fossi un mostro.

Bene; molto bene.

«Nonna, peté tel siniole ha detto "fanpulo"?» chiede alla nonna, tirandole la gonna.

«Lucy, non dire le parolacce, andiamo via» risponde la vecchietta sbuffando e mandandomi un'occhiata truce.

Scuoto la testa e mi dirigo nella corsia dei cereali, dove ho lasciato il carello, che non c'é più.

La giornata non potrebbe andare peggio.

Torno all'entrata del supermercato e prendo un altro carrello, rifacendo la spesa da capo.

Tento per la seconda volta di prendere i cereali, senza successo.

Saltello per un pò, e riesco ad afferrarli, facendo cadere altre due scatole, sopra di me.

Come non detto, la giornata può sempre andare peggio.

Risistemo le scatole mentre impreco sottovoce. Tutta questa sfiga da dove viene? Arrivo alla cassa e, ciliegina sulla torta, chi c'é davanti a me? Harry.

«No...Cristo, Liam...certo!...non lo farò mai...come no, mi ama sicuramente...era ironico, idiota...Lì, non sai di cosa stai parlando...Uff, non capisco perchè Luke vi ha raccontato tutto...Cosa ha fatto Zayn? Porca troia, dovete starne fuori...okay, ma sono affari miei...sisi, come vuoi, miei e di Louis...okay, ciao...si, ciao» dice col telefono premuto sull'orecchio. Sbaglio o stava parlando di me?

Si volta e appena mi nota diventa rosso, no, bordò, no, un colore più acceso? Rimane fermo e mi fissa, senza parlare. Sta diventando un abitudine.

«Fai una foto, dura di più» ridacchio facendolo arrossire ancora di più.

«Non so a cosa ti riferisci, e non parlarmi» ribatte tornando acido e avanzando lungo la fila della cassa.

«Harry, sai che non possiamo stare lontani per più di un giorno» affermo alzando gli occhi al cielo. Devo mettermi in ginocchio e implorare perdono?

Lui non risponde, ignorandomi.

«Harry» piagniucolo sbuffando e noto che alza gli occhi al cielo.

«Un caffé. Eh? Andiamo a bere un caffé e parliamo di questa, uhm, situazione, okay? Ti chiedo solo questo Harry. Perfavore» imploro, e,fermi tutti, lo sto seriamete implorando? Si, idiota.

«Louis, lasciami in pace» dice Harry continuando ad avanzare.

«Harry, o vieni tu, o ti ci porto io con la forza. E fidati, ti conviene scegliere la prima opzione» lo minaccio, pur sapendo che rispetto a lui, anzi, rispetto a tutta la popolazione, sono un nano.

«Tu che trasporti me? Seriamente, Louis?» chiede alzando un sopracciglio.

«Harry, vieni o no?» chiedo nuovamente ignorando la sua affermazione.

«Va bene, vengo» afferma abbassando lo sguardo sulle sue scarpe.

«Perfetto.» rispondo sorridendo.

Che dire...Zayn ci hai lasciate, avevi promesso che ci saresti stato, insieme a Louis, Harry, Niall e Liam, fino a quando noi vi avremmo sostenuto. Non é quello che abbiamo fatto? Non vi abbiamo sempre sostenuto? Anche quando avete commesso defli sbagli noi siamo sempre state dalla vostra parte. E ora ti chiedo, come hai potuto farci una cosa del genere? Come hai potuto lasciare i One Direction dopo quasi 5 anni di straordinarie avventure? Come hai potuto lasciare noi, che ti amiamo dal giorno in cui sei salito su quel dannato palco? Dove hai trovato il coraggio di fare questo?
Ormai non ha più importanza. Ci hai lasciate...e sappi che sono su qeusto fottuto letto, con le cuffie nelle orecchie, aa ascoltare quelle canzoni che ormai so a memoria, solo per risentire la tua splendida voce, solo per sentirti ancora vicino ai ragazzi.
Ti amiamo, Vas happenin' man❤.

Scusate lo sfogo....spero che il capitolo vi sia piaciuto:)

Stay strong Zayn, and stay strong Directioners❤

Bye Byeee

Liar 》L.S.Where stories live. Discover now