21. Appointment

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Do un'occhiata all'orologio appeso sulla parete del salotto e noto che sono le diciasette e trenta. Perfetto, ho tutto il tempo per andare a comprare qualcosa di decente da cucinare per cena e prepararmi.
Non capisco perchè ho chiesto ad Harry un'appuntamento; forse per paura di perderlo come amico. Quindi sto solo fingendo di provare qualcosa per lui in modo da farlo restare al mio fianco?

Certo che sei proprio un coglione, Tomlinson.

Cristo, per la milionesima volta, T A C I.

Mi faccio una doccia veloce e dopo essermi reso "presentabile" esco di casa per fare la spesa.
Dopo circa venti minuti arrivo al supermercato. Perchè deve essere così lontano dal College? Ogni volta impiego secoli per arrivare in questo dannato posto.
Scendo dall'auto e mi dirigo verso l'entrata dell'edificio, pensando alle cose da comprare.
Cosa posso preparare per questa cena "speciale"?
Pasta? No.
Sushi? Non so cucinare così bene.
Pizza? No, troppo scontato.
Diciamocelo, faccio cagare ai fornelli; se riuscirò a cucinare qualcosa di commestibile sarà un miracolo.
Opto per del pollo con patate.
Dovrebbe essere facile da preparare, giusto?
Dopo aver trovato tutte le cose che mi servono per preparare la cena, più un dolce confezionato, mi dirigo verso la cassa e aspetto il mio turno picchiettando un piede a terra.
Cristo, sono così nervoso.
E se la cena va a fuoco?
E se Harry non riesce a venire o cambia idea?

Andrà tutto bene, rilassati Lou.

Okay, andrà tutto bene.
Esco dal supermercato e controllo l'orario sul mio smartphone: le diciotto e quindici. Sono in orario, fortunatamente.
Entro dentro l'auto e riparto verso casa. Dopo pochi metri l'auto si ferma facendo uno strano rumore; giro la chiave per accenderla, ma sento per la seconda volta quel rumore, nessun segno dell'accensione del motore.

No cazzo, non ora.

Faccio girare la chiave diverse volte, ma niente da fare. Alzo lo sguardo e noto una lucina lampeggiante he segna la mancanza di benzina.
Come ho fatto a dimenticarmi di una cosa così importante? Ora mi uccido. Giuro che mi uccido.

Sbuffo e esco dall'auto constatando di trovarmi a diversi metri dal supermercato, quindi, non posso chuedere un passaggio a nessuno.

Cazzo.

Dò un calcio sul lato del guidatore alla mia auto, e, dopo averla chiusa e aver imprecato contro tutto il mondo mi dirigo a passo spedito verso casa mia, tirando fuori dalla tasca dei miei jeans il cellulare.

/Livello della batteria al 5%, collegare il dispositivo ad una presa di corrente/

Doppio cazzo.

Sbuffo affrettando il passo verso casa mia. Ma, andiamo, quanto posso essere sfigato? Facendo due conti dovrei tornare a casa fra circa due o tre ore-se non quattro- dato che mi mancano almeno venti chilometri da percorrere.
E non posso avvisare Harry.

Sei nella merda, Tomlinson.

HARRY POV'S

«Non ci credo» esclama Luke saltellando per la stanza.

Come se fosse lui quello che ha un appuntamento con Louis William Tomlinson fra due fottutissime ore.

«Neanche io, stento a crederci. Louis mi ha chiesto un appuntamento! Cazzo, Luke, credo che scoppierò a ridere, poi piangerò e saltellerò dalla gioia; tutto questo davanti a lui.» urlo a mia volta saltellando con lui.

Il suono del suo cellulare interrompe i nostri festeggiamenti, se così si possono chiamare, e dopo un «Hey, Cal!» Luke sparisce nella sua stanza.

Io corro a cercare qualcosa nella stanza di Micheal, che per ora è diventata la mia.

Ripeto: per ora.

Dopo aver scelto i vestiti da mettere vado in bagno e mi faccio una doccia.
Cazzo, sono agitatissimo.
Certo, se tornassi a tre giorni fa mandarei Louis a fanculo, ma dato che mi ha chiesto un appuntamento ho ancora una speranza, giusto?
Infondo la speranza è l'ultima a morire.
Dopo essermi asciugato il corpo indosso degli skinny jeans neri, una camicia bianca, di cui lascio aperti i primi tre bottoni-come al solito-, e i miei stivaletti marroni.
Mi guardo allo specchio e cerco di dare una forma alla massa di capelli ricci che mi ritrovo.
Li sposto a destra, per quanto posso, ma sono orribili; a sinistra, lo stesso risultato.
Provo a tirare indietro quelli che mi ricandono sulla fronte, lasciando che alcuni ricci ricadano ai lati del mio viso, senza sembrare un fungo come al solito, e, finalmente riesco a sembrare una persona normale, e non un alieno con la testa enorme. Applico un pò di gel e i miei capelli sono presentabili.
Spruzzo litri di profumo e passo per la milionesima volta davanti allo specchio, indeciso sul mio look.

Styles sei proprio effeminato, lasciatelo dire.

«Harry sembri una dodicenne con gli ormoni a mille! Vai benissimo così. E ora sbrigati, sono le otto meno un quarto» dice Luke facendomi sobbalzare per la sua entrata improvvisa.

«Le otto meno un quarto? Cazzo sono in ritardo! Grazie di tutto Hemmings, a dopo, anche se spero di no.» lo saluto velocemente correndo fuori di casa col cuore a mille.

HEIHEIHEIIIIIIIII!!!
Il primo "HARRY POV'S"
Piango:')
Vi aspettano tanti bei casini, sappiatelo ahahah

Spero he il capitolo vi sia piaciuto!
A me fa cagare, ma l'importante è che piaccia a voi;)

P.S.Se vi va potete seguirmi su Instagram "freehuq.qirls" o/e su Twitter "Styles_593". Se mi dite i vostri nomi vi seguirò a mia volta:)

Bye Byeee

Liar 》L.S.Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon