20. Birthday present

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Sono seduto su questo fottuto divano da non so quanto tempo; forse sono ore, o forse giorni, non ricordo. Tutto quello che sò è che il mio compleanno e il Natale si stanno avvicinando, e io sono solo, depresso, seduto sul divano con un pigiama ridicolo.
Non sono mai stato così male per un mio amico, neanche quando Niall se ne andò di casa per due giorni, offeso per la mia mancanza di rispetto nei suoi confronti, che equivaleva all'aver mangiato le sue patatine alla paprika.
Oh, ma perfavore.

Il suono del campanello mi distrae dai miei pensieri depressi su Harry e mi alzo lentamente dal divano, e altrettanto lentamente raggiungo la porta, aprendola e ritrovandomi davanti il postino.
Che ci fa il postino qui alla vigilia di Natale?

«Salve?» saluto incerto, ma la mia sembra più una domanda.

«Buonasera, Signor Tomlinson?» chiede lui frugando nella sua borsa.

Ora tirerà fuori una busta enorme e mi chiederà di andare a "C'è Posta Per Te" per risolvere i dilemmi fra me e Harry? In caso ve lo stiate chiedendo, si, guardo i programmi italiani, problemi? No? Bene.

Sfortunatamente, o fortunatamente, non saprei dire quale fra le due, il postino non ha una busta di "C'è Posta Per Te", ma un pacco, che mi consegna.

«Si, sono io» rispondo riprendendomi dal mio stato di sonnambulismo.

«Bene, questo pacco è per lei. Firmi qui, perfavore» dice prendendo una cartelletta dalla borsa e porgendomela.

Non perdo tempo a leggere il documento e firmo.

Idiota, devi sempre leggere prima di firmare qualcosa.

Mi rimprovera il mio subconscio, e naturalmente lo metto a tacere, prendendo il pacco e sedendomi nuovamente sul divano.
Afferro il cellulare, spento, che non controllo da giorni e lo accendo.
Bene, oggi è ventiquattro Dicembre, vigilia di Natale, nonchè il mio compleanno; e io non ho ricevuto neanche una chiamata, un messaggio o un qualcosa da parte dei miei amici o della mia famiglia.
Fantastico, davvero fantastico.

Lascio, ancora una volta, che la mia depressione passi in secondo piano, e faccio per aprire il pacco, ma una busta attaccata sulla carta marrone mi distrae. La afferro e la apro, trovando diversi bigliettini all'interno.

-Buon compleanno Tommo! Anche se non siamo lì con te ricorda che ti vogliamo tanto bene, e che al nostro ritorno festeggieremo alla grande;)
P.S. Il pacco è anche da parte di Harry.
~Liam Niall Zayn -

Sorrido e prendo il secondo biglietto.

-Sappiamo che probabilmente starai sorridendo come un coglione, ma sappi che questo regalo è stato comprato prima che tu buttassi fuori di casa Haz, e che è solo merito suo se l'hai ricevuto ugualmente. Ha insistito tanto, sapendo che saresti scoppiato a piangere come un bambino se non avessi ricevuto neanche un regalo per il compleanno o per Natale. Fosse stato per noi ti avremmo frantumato la scatola in testa:)
Con amore ~Liam Zayn Niall-

Alzo gli occhi al cielo per i loro commenti. Simpatici come al solito.

Qui i coglioni non sono loro, Tomlinson.

Oh, taci una buona volta.

Apro il pacco e rimango immobile per un pò di tempo osservando l'oggetto davanti a me.

«Sul serio? Oh cazzo» urlo saltando per tutta la casa, ma appena ricordo di essere solo vengo nuovamente colpito dall'infelicità.

Ritorno sul mio amato divano e osservo il mio nuovo telefono.
Un bellissimo iPhone 6.
È da tanto che parlo di questo cellulare, e, evidentemente, per farmi tacere i ragazzi me l'hanno comprato. Chissà quanto gli sarà costato.

Afferro il mio "vecchio telefono" e chiamo:

Niall: nessuna risposta.

Zayn: idem

Liam: uguale.

Forse dovresti chiamare Harry...

Ma lui mi ha detto di ignorarlo.

Ma lui non lo vuole veramente.

Certo, come no.

Chiamalo, idiota.

Naah...okay, lo chiamo.

Cerco il suo numero sulla rubrica, e, con mani tremanti, faccio partire la chiamata.
Squilla! Oddio stà squillando.

Calmo, Lou, sembri una ragazzina alla sua prima cotta.

Non dire cazzate, mini me.

«Che vuoi?» una voce dall'altra parte del telefono mi distrae dalla mia interessantissima converzaione col mio subconscio.

«Ecco io, uhm, volevo ringraziarti. O meglio, ringraziarvi. Mi è arrivato il regalo e beh, è bellissimo. Ho provato a chiamare gli altri ma non hanno risposto.» spiego mordicchiandomi nervosamente le unghie. Da quando parlare con Harry mi rende nervoso?

«Okay, sono felice che ti sia piaciuto. Ora devo andare.» taglia corto lui, e sento gli occhi inumidirsi. Perchè ho un'improvvisa voglia di piangere?

«Harry, no. Aspetta. Non chiudere, ti prego» lo imploro saltellando sul divano come un bambino, nonostante lui non possa vedermi.

«Louis, perfavore, non renderlo ancora più difficile» sospira, e quando capisco che sta per attaccare dico la prima cosa che mi viene in mente.

«Usciamo insieme, stasera» urlo prima che possa attaccare.

«Cosa?» chiede lui e sento che il suo tono sorpreso.

«Vieni da me e...ceniamo insieme, si?» chiedo maledicendomi mentalmente. Che cazzo mi è preso?

«Come amici?» risponde dopo pochi secondi di silenzio.

Bene, ora devi solo dire "no" e andrà tutto bene. Puoi farcela, Tommo.

«No» rispondo come suggerito dal mio subconscio, che si complimenta con me.

«Allora, uhm, okay. Alle otto va bene?» dice, e posso dire che sta sorridendo com un ebete in questo momento, come il sottoscritto.

«Benissimo. A dopo, Harreh»

«A dopo, Lou»

Waaaaaaaaaaa!
Si, sto sclerando per il mio stesso capitolo.
Normale, no?;)
Ma lo sapete, io non sono normale:)
Come andrà l' "appuntamento"?
Louis capirà qualcosa o sarà un fiasco?

Eheheheh surpriiise;)

P.S.Grazie per tutti i voti e i commenti che lasciateee!
Siamo quasi arrivate a 4k!

DECEDO.

Mi dileguooo:) Yeeeeeep!

Bye Byeee

Liar 》L.S.Where stories live. Discover now