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Capitolo 1.
Essere notata.

"Mia non ambiva ad essere notata, ma dopo quell'episodio non ne poteva più fare a meno. Le piaceva, fin troppo, come lui la guardava."


Maledico mentalmente e per l'ennesima volta questo diavolo di vestito che ho addosso, stufa e nervosa per averlo scelto. Dannato dress code che è stato imposto dalla dirigenza della società.

Non sarebbe nemmeno male indossarlo in un'altra occasione, visto che è molto elegante e delicato: nero, lungo e di seta, e mi sta pure piuttosto bene, ma non è il massimo della comodità quando devi passare la serata a scattare fotografie e muoverti da una parte all'altra senza sosta. Amo vestirmi bene e mettere in risalto il mio fisico, ma quando lavoro preferisco di gran lunga indossare dei jeans e una maglia, per essere più comoda.

"Mia, puoi scattarci una foto? Voglio un ricordo con lui prima che diventi troppo famoso a causa della vincita del pallone d'oro e si monti la testa" mi volto di scatto sentendo questa richiesta e i miei occhi si posano su Mount che, già messo in posa accanto a Jorginho che ride a causa delle parole dall'amico, mi sta osservando in attesa di una mia risposta.

Ormai lavoro come fotografa del Chelsea da qualche mese e devo ammettere che ora sto iniziando ad ambientarmi e mi trovo veramente bene.

Sin da quando ero piccola sognavo di fare questo mestiere, di poter immortalare i bei momenti e renderli eterni, perciò, quando ho letto l'annuncio postato dal Chelsea, dove cercavano una figura per ricoprire questo ruolo, ho mandato subito la candidatura. L'ho fatto senza nessuna aspettativa, sapendo che era un posto molto ambito e difficile da ottenere, invece sono stata contattata dopo pochi giorni, insieme ad altre cinque persone, e alla fine ho ottenuto il posto.

Ho sempre sognato di vivere in Inghilterra e ho sempre amato il calcio, tanto che con mio padre ho frequentato la curva della Juventus sin da quando ne ho memoria, perciò ho deciso immediatamente di trasferirmi qua e accettare il lavoro, senza pensarci troppo su. Unendo così la mia passione per il calcio a quella per la fotografia.

Sorrido sentendo le parole del numero 19 e mi posiziono davanti a loro, che sono proprio sotto una bella luce, e scatto un paio di fotografie. "Ho fatto, potete rilassare i volti" li prendo leggermente in giro, vedendo le loro espressioni costrette a un sorriso apposito per la foto.

Entrambi ridacchiano e poi Mount si sposta immediatamente appena viene richiamato da Lukaku, il quale ha bisogno di manforte in una discussione che sta affrontando con Pulisic. Li osservo per qualche secondo, poi decido di scattare una foto, dalla posizione in cui sono, trovando divertente l'idea di riprenderli in modo spontaneo e naturale.

"Non è scomodo lavorare con i tacchi?" allontano l'obbiettivo dal mio viso e mi giro leggermente verso destra. I miei occhi si scontrano con quelli verdi e inconfondibili di Jorginho, il quale mi sta osservando con un sorriso divertito sulle labbra.

Annuisco immediatamente e poi scrollo le spalle. "Lo è, ma la dirigenza ha imposto delle regole e purtroppo dobbiamo rispettarle anche noi fotografi." anche se sembro l'unica infastidita dall'abbigliamento che ha addosso. Felepa, la mia collega, corre sui tacchi come se avesse ai piedi delle scarpe da tennis, Noah, l'altro mio collega, indossa dei mocassini per tanto per lui il problema nemmeno sussiste. "A voi non è andata male, però" noto, lanciandogli un'occhiata e rendendomi così conto di quanto gli stia bene l'abito elegante

"Dovresti togliere i tacchi e lavorare scalza, non darebbe fastidio a nessuno." continua a sorridere senza spostare gli occhi dai miei, non facendo nessun commento sul complimento velato che gli ho fatto "Nessuno si lamenterebbe. Anche la dirigenza capirebbe"

"Fossero solo le scarpe il problema, anche il vestito mi sta facendo impazzire. Non posso mica lavorare nuda" mi lamento scherzosamente

Per un momento lui smette di sorridere "peccato, credo sarebbe una visione niente male" ironizza, facendomi l'occhiolino e scoppiando poi in una fragorosa risata. Io inizio a ridere subito dopo, non riuscendo a trattenermi. Credo che nessuna persona sarebbe capace di restare seria davanti alla sua risata, è troppo contagiosa

"Mi dispiace, Jorginho. Magari un'altra volta" gli reggo il gioco, appena smettiamo di ridere

Non ho quasi mai l'occasione di chiacchierare con i calciatori, capita solo in occasioni rare, come appunto questa festa che è stata organizzata per festeggiare la vittoria della Supercoppa. Non ho un rapporto con nessuno di loro, solitamente quando sono in loro compagnia: o si stanno allenando o stanno giocando la partita, perciò il tempo di parlare non c'è. Magari, qualche volta, in allenamento capita che mi chiedano di scattare loro delle foto nel post partitella interna, ma nulla di più.

"O magari più tardi." sorrido davanti alla sua risposta, ma poi smetto immediatamente appena mi rendo conto che è serio. Stavolta non sta ironizzando. "Sei una bella ragazza, non mi dispiacerebbe passare la notte con te appena finisci di lavorare"

Lo osservo ancora per qualche secondo, sentendomi leggermente a disagio, poi scuoto la testa, portandomi i miei lunghi capelli neri dietro le spalle. "Hai bevuto troppo, credo." cerco di sviare il discorso, ma lui prontamente mi fa un cenno di diniego con l'indice

"Un po', ma sono abbastanza in me per capire cosa dico." ridacchia davanti alle sue stesse parole, mentre si sgancia i primi bottoni della camicia in un modo maledettamente attraente. Ma che vado a pensare?

Sento il sangue affluire alle mie guance per il corso che hanno preso i miei pensieri, ma poi respiro profondamente e cerco di tornare in me. "Non è il caso, davvero."

Insomma, prima di oggi nemmeno avevamo avuto modo di scambiare più di due battute di circostanza e ora ci prova spudoratamente con me. Jorginho ci sta provando spudoratamente con me dal nulla? Mi sembra assurdo.

Alza le mani in segno di resa e sorride, mettendo in evidenza il suo sorriso perfetto. Credo che molte persone vorrebbero essere al mio posto, in questo momento, ma io non voglio complicare le cose a lavoro e, in più, credo che la differenza d'età tra noi sia significativa. Ho solo 19 anni e lui quasi 30, è un uomo a tutti gli effetti ed è pure padre di tre figli, mentre io sono solo una ragazzina che ancora sta costruendo il suo futuro, non credo davvero sia il caso.

"Non insisto. Ci mancherebbe." si passa la mano tra i capelli biondi, facendomi quasi avere un mancamento. Che sia bello non si può certamente negare. "Ti lascio lavorare, Mia. Ci vediamo in giro più tardi"

Annuisco solamente, non avendo la prontezza di rispondere qualcosa di sensato, qualcosa che abbia un senso compiuto. Poi lo guardo allontanarsi e raggiungere Kai Havertz che sta chiacchierando con quella che credo sia la sua ragazza. Mi obbligo a distogliere lo sguardo dai tre, o meglio, dall'italo-brasiliano, e cerco di tornare con i piedi per terra e accantonare in una parte remota della mia mente la conversazione appena avuta.

Inizio nuovamente a camminare tra i partecipanti alla serata, per avere nuove idee per nuove foto, anche ora è difficile concentrarsi.

Sono qua per lavorare, sono qua perché l'universo mi ha dato la fantastica opportunità di ottenere il lavoro dei miei sogni, sono qua per fare carriera, tutto qua. Non posso permettermi distrazioni con qualcosa che so, per certo, non mi porterebbe nulla di buono.

Ne sono consapevole, ho preso la decisione più matura e giusta per quelli che sono i miei obbiettivi.

Nota: 16:37 ehilà girlz. Orario diurno per farmi perdonare del mancato aggiornamento di ieri, credo che pubblicherò comunque anche stanotte.

1. COSA NE PENSATE DEL NUOVO FORMAT? A DIFFERENZA DELL'ALTRA STORIA, QUA TROVIAMO DELLE FRASI SCRITTE DA ME CHE SONO INERENTI AL CAPITOLO E, IN MODO INDIRETTO, AI PENSIERI DELLA PROTAGONISTA. VI PIACE QUESTA IDEA?

2. Anyway, in questo capitolo sappiamo un po' di cose sulla vita della nostra nuova protagonista e poi vediamo subito il nostro Jorginho provarci spudoratamente con lei. Mia rifiuta le sue avances, ma a me non sembra tanto convinta della sua scelta, e a voi?

Mah, io attendo come sempre i vostri commenti e i vostri pronostici per il prossimo capitolo. Vi amo, a stanotte, Ele 🤍

Cosa mi manchi a fare|| JorginhoWhere stories live. Discover now