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Capitolo 26.
Maledetta festa.

"Mia, improvvisamente, pensò che partecipare a quella festa fosse stato un enorme sbaglio. Voleva solo andare via e tenere lontano chiunque facesse parte di quel mondo."

Appena entriamo a casa di Mason, con più di un'oretta di ritardo, io e Jorginho ci scambiamo uno sguardo notando che la festa non è proprio intima come invece Mount aveva detto. È presente un bel po' di gente, molta della quale non è conosciuta nemmeno da Jorge, immaginiamoci da me.

L'italo-brasiliano mi prende per mano, facendo intrecciare le nostre dita in modo automatico e senza farci particolarmente caso, mentre a me si attorciglia lo stomaco, poi mi trascina verso i suoi amici che stanno chiacchierando accanto al mini bancone da bar nel soggiorno. Certo che la casa di Mount è piuttosto lussuosa.

Thiago Silva dà immediatamente una pacca nella spalla di Jorginho, poi saluta me con un cenno del capo, mentre Kai e Mason ci rivolgono solo dei sorrisetti strani e quasi maliziosi. Mi acciglio immediatamente e cerco lo sguardo di Jorge, ma lui non sembra farci caso, così decido di ignorare il duo delle meraviglie e di prestare attenzione alle parole di Thiago.

"Pensavo non saresti venuto" Jorge scrolla le spalle sentendo le parole dell'amico... In realtà stavamo davvero per non presentarci. Dopo che ci siamo fatti la doccia, ci siamo diretti a casa sua perché lui non aveva con sé un cambio, in teoria lì avremmo dovuto prepararci, invece, siamo finiti, non so come, sul suo letto ed è per questo che siamo arrivati tardi a questa festa.

"Avevamo voglia di uscire un po', poi Mason mi ha inviato un messaggio dove piagnucolava per essere candidato al Pallone d'Oro, quindi non potevo mancare" il centrocampista sfotte leggermente Mason, visto che poche ore fa sono stati entrambi nominati come possibili vincitori del "Pallone d'Oro", ma lo fa con finzione, perché in realtà so bene quanto sia fiero che il suo amico sia su quella lista.

L'inglese gli fa una smorfia annoiata, mentre lo imita nei movimenti, ma improvvisamente, però, sul suo viso appare nuovamente quel sorrisetto sbilenco. Capisco immediatamente che sta per dire qualcosa di poco intelligente. "Io piagnucolerò pure per il Pallone d'Oro, ma sicuramente non perché Mia è andata a Torino e mi ha lasciato solo" imita la voce di un bambino che piange e Kai ride immediatamente per le sue parole.

Io mi sento leggermente a disagio sentendo ciò che ha detto, mentre Jorgi stringe più forte la mia mano tra la sua, mentre gli risponde "mi chiedo come faccia Elise a sopportarti"

Mason fa spallucce e poi lo vedo mandare un bacio volante a qualcuno dietro di me, girandomi di spalle vedo che è rivolto a una ragazza molto graziosa, che riconosco subito essere Elise, che sta chiacchierando con un'altra ragazza anch'essa molto bella, ossia la fidanzata di Kai. Vedo Elise ricambiare il bacio volante e sorrido leggermente davanti alla loro dolcezza, poi mi giro nuovamente in avanti. Mi sembra strano vedere Mason Mount dimostrare dei sentimenti così apertamente a qualcuno, visto che fa sempre il deficiente in ogni occasione.

"Come vedi lei mi sopporta senza problemi, perciò il problema è solo tuo, Jorgi"

"Sarà che non mi lasci mai in pace, mi stai sempre col fiato sul collo" si lamenta l'italo-brasiliano, facendo scoppiare a ridere Mason, come se avesse appena sentito una barzelletta super divertente

"L'unico fiato sul collo che ti piace è quello di Mia" gli fa l'occhiolino e poi sorride osservando anche me. Che idiota, ma perché non si fa gli affari suoi?

Jorginho gli dà una leggera spinta con la mano libera, alzando gli occhi al cielo per l'ennesima battuta di cattivo gusto che esce dalla bocca dell'inglese "Mason, basta! Piuttosto, c'è anche Kepa?"

Cosa mi manchi a fare|| JorginhoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora