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Capitolo 8.
Sedurre.

"Mia aveva il pensiero di lui come un chiodo fisso. Le sue mancate attenzioni la mandavano fuori di sé e desiderava ardentemente provare nuovamente quelle emozioni che solo lui era in grado di darle."

Non ho la più pallida idea di cosa io abbia bevuto e, ancora meno, di quanto io abbia bevuto. A un certo punto ho perso il conto, e mi va bene così.
So solo che al momento mi sento disinibita e non ho più nessun brutto pensiero nella mente. L'unica cosa a cui penso è Jorginho ed è per questo che ho preso un taxi e ho comunicato all'autista la via di casa del centrocampista, invece che di quella mia. Ho voglia di vederlo. Ho voglia di baciarlo. Ho tremendamente voglia di lui. Continuo a pensare a quando due giorni fa, agli allenamenti, mi ha ignorata, e non posso tollerarlo. Mi piace terribilmente il modo in cui mi guarda e non riesco a farne a meno.

Il tassista ferma la sua corsa e io, maldestramente, cerco i soldi nella mia borsa e glieli porgo, per poi scendere velocemente. Non posso più aspettare, devo vedere assolutamente l'italo-brasiliano, ora.

Suono insistentemente al campanello della sua abitazione, senza nemmeno guardarmi intorno e senza nemmeno badare alla bellissima zona in cui abita. Tutto passa in secondo piano in questo momento, mi interessa solo lui. Dopo qualche secondo, la porta si apre e Jorginho appare davanti ai miei occhi, finalmente.
Ha addosso una semplice maglia bianca e un pantalone della tuta, ma è comunque irresistibile come la prima notte che siamo stati insieme ed indossava l'abito elegante per il dress code imposto della società.

Devo ammettere che, però, mi è piaciuto molto anche il momento in cui l'abito gliel'ho tolto, ma questa è un'altra storia.

"Mia" è chiaramente sorpreso dalla mia visita "come cavolo sai dove vivo? Che cosa ci fai qua?"

Faccio un passo verso di lui, sbandando leggermente, e prontamente mi afferra mettendomi le mani sui fianchi, prima che cada a terra come una cretina. Osservo le sue mani che mi tengono stretta e poi alzo il viso fino a incrociare i suoi occhi verdi. Non so se mi stia osservando con rimprovero, sono troppo ubriaca per fare distinzioni di questo tipo.

"Avevo voglia di te" vado dritta al sodo, mentre avvicino pericolosamente le labbra alle sue "Non mi piace che mi ignori. Ci sto male, Jorgi" quasi cantileno, mentre lui continua ad osservarmi intensamente. E dai, Jorginho, smetti di guardarmi e fai qualcosa.

"Sei ubriaca marcia, non posso starti ad ascoltare. Ora ti chiamo un taxi e ti mando a casa. Hai bisogno di riposo" molla la presa su me e si allontana, andando a recuperare il suo cellulare sul divano, ma io scuoto immediatamente la testa e faccio cadere la borsa a terra e poi, subito dopo, il giubbotto. Non puoi ignorarmi e respingermi per sempre.

"Non fa differenza se sono ubriaca o no, non è mica la prima volta che che facciamo sesso insieme, o ti sei dimenticato?" chiedo, ridendo come se fosse una cosa estremamente esilarante "Sono sicura di no, come puoi dimenticarlo?" mi riavvicino nuovamente a lui, mentre sgancio la cerniera del mio vestito e continuo a fissarlo negli occhi.

Vedo chiaramente le sue pupille dilatarsi e il suo sguardo accendersi nel momento in cui il mio vestito cade a terra e il mio corpo è coperto solo dall'intimo, ma poi riaggancia i miei occhi e sospira, come a cercare di restare concentrato e non cedere. Oh Jorgi, ho appena iniziato a giocare. "Mia, smettila. Non ho intenzione di venire a letto con te per poi sentirti lamentarti domattina perché ti sei pentita, stavolta hai pure la scusa di essere ubriaca e io non ho voglia di rivivere questo loop"

Mi inumidisco le labbra ed ignoro le sue parole mentre poso la mano sul suo petto, accarezzandolo delicatamente con i polpastrelli "io ricordo ogni singolo dettaglio dei nostri incontri, ogni piccolo dettaglio" sussurro al suo orecchio, continuando ad accarezzargli il petto, ora con entrambe le mani, ma improvvisamente lui mi ferma, afferrandomi le braccia e tenendomi ferma a mezz'aria.

"Dio, Mia, cosa vuoi davvero da me?"

"Voglio essere tua, completamente" mi libero dalla sua presa con un colpo secco e poi mi sporgo leggermente verso di lui, facendo scontrare appena le nostre labbra. Un bacio rubato e appena accennato, ma che so che non l'ha comunque lasciato indifferente, ci giurerei.

Sorride amaramente e si allontana da me, passandosi le mani sul viso in maniera frustrata "non ci casco, non un'altra volta. Ti ho chiesto di prendere posizione e tu ti presenti ubriaca a casa mia per poi avere una nuova scusa per dirmi di starti alla larga? Io non sono un bambino, ho superato da tanto questa fase che tu invece stai affrontando"

Sbuffo con fare annoiato e mi levo i tacchi, lanciandoli in una parte remota del soggiorno, mentre per l'ennesima volta mi riavvicino a lui. Per quanto deve durare questo rincorrerci Jorginho?

"Piantala con questo volermi punire, mi sono comportata male, ho capito, ora basta però." porto le braccia attorno al suo collo e lui, d'istinto, posa le mani sui miei fianchi. Lo so che non può resistermi ancora per molto, sono qua, mezza nuda con un corpo da far invidia a una dea, e a mio favore gioca la consapevolezza di sapere che a letto insieme facciamo scintille. "Ho sbagliato, lo so... che ne dici di discuterne in un altro modo?" gli lancio un'occhiata allusiva e faccio aderire maggiormente i nostri corpi

Lo vedo deglutire e io sorrido immediatamente compiaciuta, cosa che certamente non passa inosservata ai suoi occhi. "Sei una stronza, hai deciso di farmi diventare matto per caso?" me lo chiede con un tono di voce basso e quasi nervoso, gli dei sono completamente devoti a lui, è palese, altrimenti non mi spiego la tanta meraviglia che riesce a emanare "Voglio che prendi una reale decisione e ti prometto che non te ne pentirai certamente, Mia"

Ci penso su qualche attimo e poi annuisco convinta, non essendo completamente lucida. Gli prometterei qualunque cosa in questo momento. "Va bene, Jorgi, ci sto. Stavolta sarà diverso."

Lui sorride malizioso e con uno scatto mi fa sollevare e abilmente mi fa agganciare le gambe intorno al suo bacino. Dopo di che mi fa appoggiare al muro con le spalle e finalmente annienta la distanza, baciandomi con foga e passione. Non aspettavo altro, il contatto con lui mi è mancato come l'aria. Dio, ma come fa?

"Voglio che tu sia completamente mia. Voglio che nessun altro immagini di fare tutto questo con te." sospira queste parole al mio orecchio, per poi lasciarmi un bacio e scendere lentamente sul collo, dove le sue labbra accarezzano appena la mia pelle "Devo essere l'unico a farti stare in questo modo. Nessun altro deve permettersi nemmeno di fantasticare su di te"

Le sue parole, i suoi baci e l'alcool sono fattori che, tutti insieme, mi mandando completamente in panne. Il mio cuore accelera notevolmente i battiti, mentre tutto il mio corpo viene pervaso dai brividi. "Oh, Jorge, non capisci che nessuno è al tuo livello?" sorride compiaciuto sentendo la mia risposta e riprende a baciarmi, impedendomi di aggiungere altro.

Smetto immediatamente di farmi domande e cerco di assaporare il momento, rendendomi conto di quanto i nostri corpi sembrino creati per condividere dei momenti di forte passione ed emozione.

In confronto a lui, ogni ragazzo con cui sono stata è nulla. Il paragone nemmeno regge. Anche le scosse elettriche che mi manda quando stiamo solo vicini, non le ho mai sentite con nessuno. Questa attrazione fisica è di tutt'altro livello e sono consapevole di questo e, in fondo, è una cosa che adoro e mi fa paura allo stesso tempo. Ma ora non mi importa, l'alcool che circola nelle mie viene mi fa sentire libera e senza problemi nella testa su ciò che potrebbe essere domani mattina.

Ora esiste solo Jorginho e io sono solamente una semplice ragazza che impazzisce per lui in tutti i sensi, senza preoccupazioni e senza problemi di nessun genere, per la prima volta da quando ci conosciamo.

Nota: 2:45 ehilà girlz, ecco a voi il secondo capitolo della giornata

Anyway, vediamo come Mia, ubriaca, si è presentata a casa di Jorginho con l'intento di sedurlo. Lui, inizialmente, non sembra avere intenzione di cedere, ma poi, sentendo Mia che accetta di intraprendere con lui qualcosa di cui non si pentirà più, crolla. Cosa ne pensate? Mia avrà davvero intenzione di rispettare ciò che ha detto? Chissà

Detto ciò, aspetto i vostri commenti, sono curiosa di sapere cosa vi sembra la storia fino ad ora. Buonanotte a chi leggerà ora e buongiorno a chi leggerà domattina. Un bacio, Ele 🤍

Cosa mi manchi a fare|| JorginhoWhere stories live. Discover now