22°

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Capitolo 22.
Una pessima idea.

"Jorginho avrebbe voluto che le parole di Mia non gli facessero nessun effetto, ma purtroppo non era così. Quella ragazzina lo faceva impazzire, in ogni senso, facendogli perdere ogni credenza che aveva sempre avuto."

Jorginho

Sussulto sentendo Mount toccarmi la spalla e smetto di rimuginare sui miei pensieri, tornando con i piedi per terra. Alzo immediatamente la testa, incrociando il suo sguardo curioso e preoccupato allo stesso tempo.

È da ieri notte che non riesco a smettere di pensare alla telefonata che ho ricevuto da parte di Mia. Inutile dire che, dopo averle parlato, il mio sonno è sparito. Ho passato la notte in bianco a rimuginare ad ogni singola parola. Mi sento confuso e combattuto. Voglio tenerla lontana, ma ciò che mi ha detto, inutile specificare, non mi lascia indifferente.

"Jorgi, che succede?" il mio amico si accomoda accanto a me nella panca e io, prima di parlare, mi accerto non ci sia nessun altro oltre noi. Per fortuna sono già tutti usciti, così potrò raccontare ogni cosa senza problemi

"Ieri notte mi ha telefonato Mia." butto fuori questa parole come se non riuscissi più a trattenerle "Era ubriaca e mi ha detto che prova qualcosa per me. Ora, io non so se fosse solamente l'alcool a parlare, ma c'era qualcosa di diverso dal solito nella sua voce"

È come se l'avessi sentita più sincera, meno impaurita da ciò che potrebbe essere tra noi, come se l'avessi sentita più consapevole. "Non farti incantare ancora. Ma cosa ha di speciale? Avanti, Jorgi. Puoi avere tutte le donne che vuoi, hai anche la tipa della festa di Werner che ti viene dietro, o sbaglio?" non sbaglia, peccato che abbiamo anche già fatto sesso ma ho costantemente continuato a fare il paragone tra lei e Mia, non è stato intenso come è tra me e Mia, assolutamente.

"Con lei è diverso." rivivo costantemente i nostri momenti di passione. È come se di lei non ne avessi mai abbastanza. Non sono mai sazio. Lei mi causa una forte dipendenza. "Dalla prima volta a casa sua. Non lo so spiegare, ma facciamo scintille"

"È una questione di sesso e basta? Perché ti ricordo che lei ha fatto scintille anche con Kepa, mica solo con te" me lo riporta alla mente come se io, in qualche modo, potessi averlo rimosso. E come potrei? Kepa non mi guarda nemmeno in faccia da quando ha scoperto ogni cosa. Come biasimarlo?

"Lo so bene, ma sono sicuro che non sia stato lo stesso tra loro. Io non so come dirtelo, come se i nostri corpi si incastrassero alla perfezione"

Lui alza gli occhi al cielo sentendo le mie parole, mentre scuote la testa e mastica la chewing gum in modo fastidioso. È palese non sia d'accordo con me, ma non avevo dubbi, lui detesta Mia. "Stai impazzendo, ora devi tornare in te. Mia non ha niente di speciale, quello che ti attira in lei ce l'hanno tutte le donne. Trovatene un'altra e fattela come facevi con lei, amen"

"Romantico" commento le sue parole con sufficienza, lanciandogli un'occhiata infastidita

"Ah perché tu vuoi il romanticismo ora? Volevi solo sesso da lei!" mi ricorda, come se fosse ovvio e io fossi stupido e non capissi "Cosa stai pensando di fare, Jorge? Te lo leggo in faccia che stai decidendo qualcosa"

Mi alzo in piedi e inizio a camminare avanti e indietro nervosamente, poi improvvisamente mi fermo e mi giro verso di lui, che mi sta osservando attentamente in attesa di una mia risposta. "Volevo solo sesso, ma non me la tolgo dalla mente e sono fottutamente geloso di lei. Il pensiero di lei e Kepa mi manda fuori di testa. E odio tutto questo, mi fa sentire come un ragazzino in piena fase ormonale"

Mount inizia ad osservarmi scioccato, mentre realizza il significato delle mie parole che, fino ad ora, nemmeno io avevo capito. "Ti stai innamorando di lei..."

Trasalisco immediatamente, poi abbasso appena il capo, non sapendo cosa dire. È così? Mi sto innamorando di Mia? E com'è possibile? Quando è successo? Cosa mi ha fatto innamorare di lei? Non abbiamo fatto altro che discutere, urlarci contro, odiarci, farci la guerra, come sono arrivato a questo punto?

"Mount, ho bisogno di andare a Torino. Devo parlarle. Devo capire se ieri era seria, se stavolta vuole qualcosa in più da me."

Arriccia le labbra incredulo, con aria leggermente nervosa. Questa situazione non gli va giù. "Prima non voleva una relazione esclusiva di sesso con te, poi si mette con Kepa, e ora vuole una relazione seria anche con te? È assurdo, quella ragazza non sta bene."

Scrollo le spalle sentendo le sue parole, questi pensieri li ho già fatti per conto mio, ma non riesco comunque a rimanere qua a Londra, ad aspettare che le cose facciano il loro corso. Ho bisogno di dare una spintarella al destino.
Sento la voglia di lei crescere in me, una voglia fisica e mentale che non riesco a spiegare. Voglio averla, per una notte intera. Voglio averla, per quanto ci sarà concesso.

"Probabilmente hai ragione, ma devo capirlo da solo"

"Ancora? Non l'hai già capito abbastanza che è una stronzetta viziata? Tornare con lei dopo il modo in cui ti ha manipolato per Kepa? É da pazzi masochisti" è sempre più scioccato mentre parla "Tra l'altro andare fino a Torino, solo per lei, è da surreale. Se partirai, farai un'enorme puttanata, Jorge."

È quasi sicuramente come dice lui, ma comunque non lascerò perdere. Ho bisogno di sapere che con lei ho provato fino in fondo, ogni cosa. Non voglio chiedermi, un giorno, se le cose sarebbero potute andare diversamente.
Lei si è comportata da bambina molte volte, ma io non sono un ragazzetto, sono un uomo che vuole prendere una decisione e capire fin dove può spingersi, capire se c'è qualche decisione che io posso prendere al posto suo che non sa cosa fare.

Questa è l'ultima possibilità per me e lei. Se dovesse andare male pure questo, non potremmo davvero più trovare un punto di incontro.

"Sei uno dei miei più cari amici, ogni cosa che dici per aiutarmi è preziosa, da sempre, lo sai. Però, stavolta, non ti ascolterò." per una volta voglio dare ascolto solo alle mie emozioni "Andrò da Mia e parleremo. Sento che stavolta sarà diverso."

"Questo ti farà perdere maggiormente il rapporto con Kepa, ne sei consapevole?" annuisco immediatamente davanti alla sua domanda, così lui sospira come se fosse arreso "Per me sbagli, ma sei adulto, Jorge. Prendi le decisioni che pensi siano più giuste"

Non sembra convinto dalle sue ultime parole, ma comunque gli sorrido in segno di ringraziamento sapendo quando gli dev'essere costato tanto dirle. Ero consapevole che lui sarebbe stato contrario alla mia idea, fin da subito. E come biasimarlo? Mia si è comportata male con tutti, questo certamente non lo nego e nemmeno lo cancello.

Una sensazione strana, però, mi suggerisce che qualcosa in lei si sta smuovendo. Magari sono solo un illuso che crede chissà cosa, non posso saperlo, solo Torino mi darà le risposte a tutte le mie domande. Solo lì capirò, una volta per tutte, quale è la strada giusta da prendere e cosa fare con Mia.

Nota: ehilà 2:39 come va? Spero bene.

Anyway, in questo capitolo vediamo una discussione tra Mason e Jorgi. Quest'ultimo è smosso dalle parole dette da Mia il giorno prima, mentre Mount non è per niente d'accordo con la decisione che il suo amico sta prendendo. Io sono divisa tra i due, credo che abbiano entrambi ragione, ma Mason un po' di più.

E secondo voi, invece, Jorginho sta prendendo la decisione giusta a partire verso Torino solo per lei? Mah

Detto ciò, come sempre buonanotte a chi leggerà ora e buongiorno a chi leggerà domattina. Un abbraccio forte, Ele 🤍

Cosa mi manchi a fare|| JorginhoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora