VI. Natale

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-Finalmente è finita, non ne potevo più!- esclamò Mei uscendo dalla classe sbadigliando.

Dopo due settimane che sembrarono infinite, le vacanze invernali arrivarono, portando un po' di riposo dai ritmi estenuanti della scuola.

Come da tradizione ormai negli ultimi tre anni, io e le mie amiche decidemmo di pranzare insieme in uno dei tanti bar e tavole calde che si trovavano nel quartiere della nostra scuola, per poterci scambiare gli auguri di buone feste ed anche i regali di Natale.

-Non vedo l'ora di tornare a casa e partire per Kyoto, finalmente potrò andarmene via da qui per qualche giorno!- esordì Megumi non appena ci sedemmo al tavolo e iniziammo a sfogliare la lista per scegliere che cosa mangiare.

-Andrai dai tuoi cugini?- le chiese Rika.

-Sì, come ogni Natale. Quest'anno, però, volevo approfittarne per dare un'occhiata all'università a cui ho fatto domanda. Dannazione, spero di essere ammessa perché non ho un piano B!- rispose sospirando, mentre il cameriere era venuto a segnare i nostri ordini.

-Tu hai già scelto, Rika?- chiese Mei continuando la conversazione.

-Già iscritta alla YNU di Yokohama la scorsa settimana!- disse sorridendo -Spero solo che economia si riveli essere la scelta giusta. Tu Mei?-

-Non ho ancora fatto domanda, ma penso che rimarrò qui a Tokyo e studierò per diventare insegnante.-

-Sei poco ambiziosa, secondo me. Con la tua bravura, potresti puntare a qualcosa di più.- affermò Megumi. Come già vi dissi, non sapeva tenere a freno la lingua quando si trattava di biasimare le nostre scelte, benché fosse spinta a parlare in certi termini perché desiderava solo il meglio per noi tutte.

-Beh, il mio sogno è questo e sinceramente non riuscirei a separarmi da casa mia. Intendo, vivo qui da quando sono nata: ho tutto a Tokyo, è il mio posto e non me la sento di lasciarlo.- rispose pacatamente e gentilmente Mei.

Il cibo arrivò proprio in quel momento, quando Rika si rivolse a me: -Reiko, invece tu che piani hai?-

Ecco, la domanda fatidica a cui non avrei mai voluto rispondere.

-Beh, ecco, vorrei studiare arte...- risposi titubante.

-Questo è chiaro, ma vogliamo sapere se alla fine avessi deciso dove iscriverti!- proseguì Megumi prendendo la parola.

-Ehm, sì, ho già mandato qualche domanda, ma non cè ancora nulla di certo.- dissi per troncare la conversazione sul nascere e invitando le altre a mangiare prima che il cibo diventasse freddo.

A marzo l'anno scolastico sarebbe finito e, con questo, anche il mio percorso di studi superiore. Ero consapevole che avrei dovuto approfittare di quei giorni di pausa per meditare su quale strada intraprendere una volta ottenuto il diploma, ma fino ad allora ho sempre rimandato quel momento il più in là possibile.

Avevo inviato le mie candidature per alcune università in Europa, a vari atenei in Germania, Austria e Olanda, e nell'ultima settimana di lezioni avevo ricevuto alcune risposte positive. Tuttavia, se prima ero sicura quasi al 100% di voler andare via da Tokyo, nelle ultime settimane avevo iniziato ad essere sempre meno convinta. Non perché non volessi più studiare arte all'estero, ma perché la mia carriera avrebbe implicato uno sradicamento totale e, come corollario, dovermi allontanare dalla mia famiglia, dalle mie amiche e, soprattutto, da Ran.

Fortunatamente, avrei avuto tempo fino all'inizio della primavera per procedere con l'immatricolazione, così avrei potuto pensare bene al da farsi. Non avevo mai parlato dei miei progetti per il futuro con il ragazzo, forse perché nelle nostre uscite eravamo talmente intenti a dedicarci completamente l'uno all'altro da dimenticare ogni altra incombenza.

Snuff (Ran Haitani FF)Where stories live. Discover now