Atto finale - Scena terza

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Era quasi giunto l'orario di apertura delle attività commerciali quando mio fratello mi portò in un negozio con la saracinesca alzata, ma le luci interne ancora spente.

-È qui che si trova il tuo informatore affidabile? In un negozio per animali?- chiesi scettico.

-Non sono io che gli ho prescritto di scegliere questo lavoro.- rispose Rindou facendo spallucce, per poi avvicinarsi all'entrata -La porta è già aperta per fortuna.-

Varcammo la soglia e rimanemmo sull'ingresso per un paio di minuti, finché un ragazzo con capelli lunghi neri raccolti non si avvicinò con aria minacciosa a noi. O meglio, a mio fratello.

-Perché sei venuto di nuovo qui? Non è bastato il caos che hai provocato l'ultima volta?-

-Datti una calmata.- disse con nonchalance il mio accompagnatore -Siamo qui per parlare con il tuo capo.-

-Adesso ha da fare, quindi uscite e vedete di non tornare qui...-

-Che succede, Kazutora?-

Proprio in quel momento una seconda persona apparve dal retro del negozio, interrompendo il suo collega e guardando torvo nella nostra direzione. Riconobbi il volto, anche se non sapevo associargli un nome, finché Rindou non prese la parola.

-Matsuno, scusa il disturbo, ma abbiamo bisogno di te.-

-Mi dispiace, ma ho rispettato i patti e fatto quanto accordato. Non voglio più avere nulla a che fare con la Bonten se non dovesse essere necessario per Reiko.-

Mentre parlava stavo battendo col piede sul pavimento, innervosito da tutta quella situazione, ma a queste ultime parole del nostro interlocutore persi la pazienza.

-È proprio perché c'è di mezzo l'incolumità di Reiko che siamo qui.- esclamai.

-Cosa intendi dire, Haitani?-

-Possiamo andare sul retro, per favore?- chiesi al proprietario del negozio, che si dimostrò più disponibile di quanto non fosse stato al nostro arrivo e acconsentì.

Dopo aver preso posto tra alcuni scatoloni di cibo per cani e gatti da svuotare, raccontai tutto quello che era successo negli ultimi quattro giorni: la scomparsa della ragazza, la mancanza di tracce o segnali da parte sua, l'incontro coi suoi genitori e, da ultimo, le fotografie trovate nel cassetto della sua scrivania.

-È tutto qui?-

-Sì. Volevamo chiederti, visto che sei stato molto vicino a Reiko nell'ultimo periodo, se sapessi qualcosa.-

Matsuno rifletté un attimo, per poi proferire parola. Ci raccontò brevemente di come lei e la sua "partner" si fossero mossi per trovare qualche informazione sulla Bonten, degli spostamenti nei vari locali e anche di queste fotografie.

Concluse poi il discorso dicendo: -Mi aveva accennato al fatto che anche la sua amica Mei l'avesse messa in guardia sul fatto che, se qualcuno dei vostri nemici avesse scoperto del rapporto con Ran, sarebbe stata in serio pericolo. C'è qualcuno che potrebbe avercela con voi così tanto da rapire Reiko e portarla via?-

-A occhio e croce, direi quasi tutta Tokyo e tre quarti della popolazione giapponese.- risposi in maniera sarcastica.

-Conti in sospeso?-

-No, in queste situazioni tendiamo a "eliminare il problema alla radice".- disse mio fratello.

-Non siete collaborativi così!- sbuffò la persona davanti a noi -Sicuramente è qualcuno che sapeva della vostra relazione passata e che quindi faceva già parte del mondo della delinquenza da adolescente. Tuttavia, questo non va a limitare il campo d'indagine e le opzioni da prendere in considerazione sono ancora tante.-

Snuff (Ran Haitani FF)Där berättelser lever. Upptäck nu