Atto finale - Scena sesta

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-No, a me non va bene così!-

-Invece agiremo in questo modo, Sanzu. Non obiettare!-

-Potete smetterla di comportarvi come dei poppanti?-

A queste ultime parole io, mio fratello e il numero due della Bonten volgemmo lo sguardo verso Kokonoi. Dopo l'affidamento dell'incarico lunedì mattina, noi quattro addetti alla missione decidemmo di riunirci il giorno seguente per ordire un piano, ma non giungemmo a capo di nulla e martedì notte stavamo ancora discutendo sul ruolo che ciascuno di noi avrebbe dovuto ricoprire.

Di fatto, laddove l'uomo coi capelli bianchi si era dimostrato sufficientemente collaborativo, Sanzu aveva deciso di metterci i bastoni fra le ruote fin dal principio e ogni volta che veniva proposta questa o quella strategia si rifiutava di attenervisi.

-Cosa diamine ti costa fare così?!- chiesi esasperato e spazientito.

-Non voglio aiutarti e non mi interessa recuperare la tua puttana, anche se me lo ha ordinato Mickey.- rispose sorridendo con aria strafottente.

-Come hai detto, prego?- domandai con tono tagliente.

Già collaborare con quel bastardo sarebbe stato faticoso, ma non avrei mai potuto chiudere un occhio dopo che aveva osato insultare così Reiko.

-Hai capito molto bene, non me ne frega un cazzo della tua puttanella e non ho intenzione di scomodarmi più di tanto per questa missione.-

Non ci vidi più dalla rabbia e, come era successo almeno quattro o cinque volte nelle ultime ore, lo afferrai per il colletto della camicia e iniziai a prenderlo a pugni in faccia.

-Ripetilo ancora, se ne hai il coraggio!-

-Se non la piantate immediatamente, perderemo solo tempo prezioso! Sanzu, Mickey si arrabbierà tantissimo con te se non porti a termine la missione; Ran, non farci perdere tempo con queste sceneggiate o probabilmente la tua donna la ritroveremo in una bara.-

In quel momento io e il ragazzo con i capelli rosa alzammo lo sguardo, trovando Koko che, spazientito e con i nervi a fiori di pelle, si era avvicinato a noi cercando di zittirci e farci tornare ai nostri posti.

-Nessuno ti ha mai obbligato ad aiutarmi. Ti sei offerto tu!- dissi scocciato, per poi lasciar andare la mia "vittima", che stranamente tornò a sedersi in silenzio.

-Sì, ma non ho intenzione di fare da baby sitter a due bambini capricciosi, quindi da questo momento in poi vi dirò io quale piano seguiremo, voi starete in silenzio e accetterete tutto. È chiaro?!- esclamò Kokonoi assumendo un'aria seria e irata che mai gli avevo visto addosso.

Annuimmo tutti quanti all'unisono e, quando le acque si furono calmate, ognuno di noi prese posto intorno a quel piccolo tavolo rotondo. Senza fiatare, avremmo ascoltato attentamente l'esposizione del piano.

*

-È tutto chiaro?- chiese l'uomo dai capelli bianchi appena finì di parlare.

-Tutto chiaro, Koko.- risposi.

-Mi sembra un'ottima strategia, basta che sia anche efficace.- soggiunse mio fratello guardando il vuoto davanti a sé.

-Non mettere in dubbio le mie idee, Haitani. Se vi atterrete a quanto detto, considerando anche tutte le possibili complicazioni a cui andremo incontro, avremo una possibilità di riuscita del 95%.-

-Aspetta, in che senso questo piano non è efficace al 100%?!- chiesi allarmato saltando sul posto.

-Preferisco sempre tenere un margine d'errore del 5%, visto che non possiamo mai sapere se e come agirà il nostro nemico. Potrebbe essersi organizzato anche lui, no? Il fatto che sia passata una settimana dalla consegna del filmato non ci garantisce che Hanma abbia abbassato la guardia.-

Snuff (Ran Haitani FF)Where stories live. Discover now