Atto finale - Scena prima

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Erano passati quasi due mesi dal mio ricongiungimento con Ran e, nonostante tutte le difficoltà del caso, stavamo pian piano trovando il nostro equilibrio.

All'inizio non fu facile: lui conduceva praticamente una vita notturna, non potendosi permettere di farsi vedere in pubblico durante il giorno, ed io mi ritrovavo spesso a sgattaiolare fuori casa a tarda ora per raggiungerlo. Nella maggior parte dei casi, mi aspettava dall'altra parte della strada, di fronte al mio vialetto, e mi portava con sé nel suo appartamento.

Benché me ne lamentassi, a posteriori devo ammettere che era molto divertente ed eccitante sotto certi punti di vista: alle volte avevo l'impressione di tornare indietro a dieci anni prima, quando salivo sulla sua moto e, cingendo le mie braccia intorno al suo busto, sfrecciavamo ad alta velocità per le vie di Tokyo. Sebbene fosse passato così tanto tempo da quei giorni della nostra giovinezza, nulla in fondo era cambiato davvero e ogni sera il ragazzo mi aspettava con lo stesso entusiasmo con cui mi attendeva sulla soglia dell'aula di arte, pronto a passare ore ed ore con me.

Capitava spesso, quando stavamo insieme, che Ran fosse reduce da qualche incarico e che passassi buona parte della nottata a curargli le ferite o ad aiutarlo a pulirsi dal sangue, non risparmiandogli rimproveri per le azioni che commetteva ogni giorno e per lo stato pietoso in cui tornava a casa. Ebbene, non aveva ancora abbandonato la Bonten: mi spiegò che in quel momento erano impegnati con un affare molto importante, riguardante una delle loro tante attività illecite, e non poteva permettersi di battere in ritirata proprio in una situazione così delicata senza rimetterci la pelle. Mi promise, tuttavia, che una volta sistemata quella faccenda si sarebbe allontanato da questa vita criminosa e che sarebbe stato tempo solo ed esclusivamente per noi, senza affanni o altri problemi ad assillarci.

Dal canto mio, per venirgli incontro, dopo tre settimane di fughe clandestine nel cuore della notte decisi pian piano di trasferirmi in casa sua. Ovviamente fu una decisione meditata e molto riflettuta, accettata fin da subito con entusiasmo dal maggiore degli Haitani e con meno felicità dai miei genitori. Dovetti trovare una buona scusa per giustificare loro un improvviso trasloco, inventare una storia su come avessi trovato casa e mentire loro dicendo che non sarebbero potuti venire a trovarmi fino a che non fossero arrivati tutti i pezzi d'arredo necessari a riempire la mia presunta dimora. Avevo messo in conto il fatto che, prima o poi, avrei dovuto dir loro della mia relazione con Ran, ma preferivo aspettare quel momento: per come mi aveva raccontato l'uomo quella prima sera a casa sua, si erano scontrati in mia assenza non appena era stato rilasciato dal centro di detenzione minorile e non mi sembrava opportuno metterli immediatamente l'uno di fronte all'altro. Decisi quindi di attendere la situazione più adatta per poter raccontare ai miei del nostro ritorno insieme.

Ammetto che, contro ogni previsione, le cose andavano tutto sommato bene anche con Rindou in quelle poche occasioni in cui dovevamo interagire l'uno con l'altro. Certo, non eravamo diventati migliori amici, ma sembrava acconsentire alla mia presenza vicino a suo fratello e si sforzava, questa volta per davvero, di costruire un rapporto cordiale con la sottoscritta. Oltre a rivolgermi il saluto, cosa che fino a qualche anno fa poteva sembrare quasi impensabile da parte sua, cercava di mostrare interesse per me, chiedendomi cosa avessi studiato, quale tipo di impiego cercassi in campo artistico e informandomi riguardo alle proposte di lavoro offerte da determinati enti. Mi stupii non poco di questo suo atteggiamento: benché fossi consapevole che più che un reale interesse nei miei confronti fosse il bene che voleva a suo fratello a spingerlo a comportarsi così, apprezzavo il fatto che, per lo meno, riuscisse finalmente ad accettarmi davvero e questo mi rasserenava.

Tutto stava andando per il verso giusto in quel periodo: stavo pian piano costruendo la mia nuova vita con Ran e, ben presto, avremmo potuto viverci a pieno.

Snuff (Ran Haitani FF)Where stories live. Discover now