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Quando Felix aprì gli occhi erano incrostati dalle troppe lacrime che aveva versato fino a riuscire a dormire qualche ora, i suoi polsi briciavano contro il ferro che li teneva attaccati alla catene legate al muro, ogni suo minimo movimento gli procurava un dolore lancinante e un ulteriore uscita di sangue.
Si guardò gli avambracci, dove vi era il sangue secco.
Si leccò le labbra, aveva sete.
I suoi pensieri furono interrotti dalla porta che si apriva di scatto, erano i due ragazzi dell'altra volta.
Lo guardarono, evidentemente indecisi se salutarlo o meno.
"Ciao" ci pensò Felix a rompere il ghiaccio, era il suo lavoro capire le persone in fin dei conti.
"Ti sei svegliato" disse uno, quello che aveva detto fosse carino.
"Non parlargli troppo, o ci punirà" disse l'altro serio.
"Ma Do Yoon non c'è ora" intervenì Felix.
"Non so cosa tu voglia..." continuò il ragazzo
"Voglio solo andare in bagno e un po' d'acqua" lo interruppe il biondo.
"Farti uscire da qui è fuori questione" disse il ragazzo più fermo tra i due.
"Pulite voi se faccio quello che devo fare qui?" Disse schifato.
I due si guardarono con fare confuso.
"Okay" disse uno "ma una mossa falsa e ti trovi una pallottola in testa" fece vedere a Felix la postola attaccata alla cintura.

Quando gli liberarono i polsi si sentì decisamente più leggero, erano davvero messi male e probabilmente si stavano infettando, ma non erano la sua priorità al momento.
Sapeva che scappare da lì in quel momento fosse fuori questione, non era stupido, voleva solo farsi un idea di dov'era e capire come avrebbe potuto scappare in seguito.
"Alzati su" lo spintonò uno dei due ragazzi.
Aveva le gambe mezze addormentate e intorpidite,infatti dovette tenersi al corrimano arrugginito e spigoloso delle scale.
Il corridoio era grigio e senza un barlume di luce a illuminare i gradini pieni di muffa.
Solo una volta salito, le finestre illuminavano di nuovo l'ambiente.
Sembrava un posto normale, una sorta di edificio quasi del tutto vuoto, erano delle stanze vuote ed enormi, con solo delle enormi finestre, Felix capì fosse una sorta di fabbrica non più in uso.
I due ragazzi lo tenevano in mezzo tra loro, senza lasciargli la possibilità di muoversi liberamente.
Lasciarono che Felix andasse in bagno e lo strattonarono di nuovo fino alla cantina.

Il ragazzo più gentile dei due, prima di legarlo di nuovo, gli mise dei fazzoletti in tessuto intorno ai polsi.
"È il massimo che posso fare" disse guardandolo quasi dispiaciuto.
Felix gli sorrise, capiva benissimo la sua posizione e il fatto che provasse ad alleviare il suo dolore lo fece sentire un po' meglio.
"Grazie... come ti chiami?" Chiese il biondo.
Il ragazzo si girò per vedere se l'altro stesse badando a loro, una volta assicuratosi che non fosse così rispose "Wooyoung"

Si sentirono dei passi, dei passi pesanti.
"Sta arrivando" disse prima di allontanarsi di scatto.
Felix strinse i denti e dopo qualche istante la porta si aprì.
"Andatevene" disse Do Yoon e i due semplicemente sparirono senza alzare lo sguardo.
Felix sospirò, odiava sentire la presenza di quell'essere.
"Strano che Hyunjin non sia ancora qui, forse l'ho sopravvalutato"
Il poliziotto si morse le guance.
Sapeva che si stava divertendo con lui, doveva provare a fare il poliziotto in quel momento e non il ragazzo di Hyunjin, anche perché probabilmente non avrebbe retto altrimenti.

"Perché?" Chiese bel modo più calmo possibile.
"Mh?" Do Yoon si sedette dall'altra parte della camera.
"Perché hai ucciso tutte quelle persone? Esibizionismo? Per quanto ne so non avevi mai fatto nulla di avventato, che potesse farti scoprire..."
Lui fece un ghigno divertito.
"Vuoi sapere perché ho ucciso la tua mammina?" Era divertito.
Felix chiuse gli occhi per reprimere le lacrime.
"Perché?" Ripetè di nuovo.
Rise un po' "so che ci arrivi anche tu"
"Dillo" la voce del biondo era dura e impassibile.
Do Yoon guardò il soffitto ricoperto di ragnatele, sembrava quasi spazientito.
"Io ho provato ad avvertirvi, ma voi niente non volevate capire"
Felix sbattè le palpebre molte volte, iniziando a capire.
"Tu..." iniziò a tremare.
"Non avrei ucciso quella stronza di tua madre se ti fossi allontanato prima da lui!"
Non riuscì a contenere le lacrime sul suo viso, sua madre era morta solo perché lui era innamorato di Hyunjin?
Alzò lo sguardo su quel mostro, davvero aveva ucciso tutte quelle persone solo perché lui e Hyunjin si amavano.
Davvero quel matto psicopatico aveva fatto tutto questo solo perché il moro si stava riprendendo dal trauma che lui gli aveva procurato.
"Tu non... vuoi permettere c-che lui possa es-essere felice..." capì.
"Io ho scelto lui!" Spalancò gli occhi sporgendosi verso Felix che arretrò istintivamente.
"Sei malato" quasi sussurrò.

Do Yoon stette zitto per un po'.
"Lui è il mio unico fallimento" disse fissando a un punto indefinito "fino ad adesso" sorrise soddisfatto "la tua presenza era fastidiosa in realtà, ma poi ho capito: Lo avevo perso completamente di vista, ma a quanto pare è uscito dal paese per un po' e quando è rientrato uno dei miei uomini l'ha visto" fece un piccolo sorriso, che fece venire voglia a Felix di strangolarlo. "Eravate sempre appiccicati Dio santo, era così difficile agire, quindi ho mandato dei segnali... pensavo di doverne mandare ancora per un po' e poi TACK" urlò l'ultima parola, facendo sussultare il poliziotto "occasione perfetta" si alzò avvicinandosi a lui "mi sono informato su di te, non mi sorprende tu abbia fatto impazzire Hyunjin" Si abbassò per guardarlo meglio "sei anche sexy quando non sei imbronciato" sembrava molto divertito dalla visione di Felix che provava a non piangere e a urlare contemporaneamente.
Fece per avvicinarsi di più, ma fu interrotto dal telefono che aveva in tasca.
"Ci vediamo principessa" gli fece l'occhiolino e se ne andò.
"Figlio di puttana"  sussurrò rannicchiandosi su se stesso.
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"Lo so, lo so, non dovrete sicuramente dirlo a me, sono la persona che vuole che lui sia al sicuro più di tutti" disse nervoso il moro mentre Jeongin e Changbin gli spiegavano cosa fare per l'operazione di salvataggio.
"Lo sappiamo questo" intervenne Lisa "ma sei anche quello che può fare più danni, anche noi vogliamo fare tutto per bene e salvarlo"
"Tu non fai niente sta volta" disse duro Changbin.
"Devo ricordarti che è il mio lavoro?" Si girò rabbiosa lei.
"E io devo ricordarti che non lo è da neanche un'anno?"
"Ho studiato per questo e sono pronta"
"Lisa questa è un'operazione diversa..."
"Siamo in una squadra speciale Changbin! Non ho alcuna intenzione di stare qui a sentire i tuoi commenti maschilisti che mi denigrano" urlò sbattendo dei fascicoli sul tavolo per poi prendere una sedia e spostarla nervosamente, sedendosi.
Hyunjin sospirò rumorosamente.
"Sentite, sono contento che tu fotografo da quattro soldi ti sia tolto dal cazzo, anche se troppo tardi e hai trovato l'amore della tua vita, ma questo è il momento di salvare il mio, quindi state zitti e organizziamoci"
Tutti restarono zitti per qualche istante, poi annuirono.

"Devo andare da solo, e non dovete raggiungermi per almeno due ore, Do Yoon non è stupido, ma pensa di conoscermi bene, crede che non chiederei mai aiuto alla polizia"
"Quindi pensi di poter temporeggiare per almeno due ore?" Chiese Jeongin.
Hyunjin lo fulminò con lo sguardo.
"Alla fine è me che vuole, ovvio che riuscirò a perdere tempo, anche se non so cosa potrebbe succedere nel frattempo..." si ritrovò a deglutire.
Il rosso gli mise una mano sulla spalla.
"Ce la faremo Hyunjin"
Il moro annuì anche se poco convinto.
"Cosa stiamo aspettando? Io vado" si alzò dalla sedia.
"Aspetta" lo fermò Changbin.
"Mh?"
"Vuoi davvero andare così..."
"Non ho altra scelta"
Changbin sospirò.
"Stai attento e trova Lix"
Hyunjin non rispose, non erano mai stati amici e aveva altro a cui pensare in quel momento.

Si precipitò verso la propria auto e la accese.
"Resisti un altro po', sto arrivando principessa"

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||Defenceless 2|| HyunlixWhere stories live. Discover now