Chapter 8

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Felix's pov
Era il 20 marzo. Il giorno del suo compleanno era finalmente arrivato. Un po' ero in ansia, era tanto tempo che non ci vedevamo, ma ero seriamente tanto emozionato.

Quella notte non riuscii a dormire molto, ma in senso buono, continuavo a pensare al fatto che il giorno dopo avrei visto Hyunjin, quindi, la mattina alle 5 e mezza, ero già in piedi.

Mi feci una doccia, mi vestii e mi truccai, mettendo poi uno dei profumi che avevo, quello preferito dal mio ragazzo.

Quando mi fui preparato e tutto, erano solo le sette, e noi saremmo partiti alle nove e mezza, quindi mi misi sul divano iniziando a guardare un anime.

Nonostante mi piacesse ciò che stavo vedendo, il tempo sembrava non passare mai, infatti, quando i ragazzi scrissero sul gruppo che stavano scendendo, mi sembrò che fosse passata un'eternità.

Hyunjin ovviamente non sapeva niente di questa cosa è ciò rendeva il tutto ancora più bello.

———

In quel momento ci trovavamo davanti casa sua ed eravamo tutti terribilmente in ansia, Minho si girò verso di me: «Suona tu Lix» mi disse con un sorriso ed io, con le mani tremolanti, lo feci.

Non disse "Chi è?", nel citofono c'era la telecamera che si attivava ogni volta che qualcuno lo utilizzava, quindi ci aprí direttamente.

Appena ci vide ci strinse fortissimo, commuovendosi anche, insieme a noi.

Dopo un po' gli altri andarono di là per cercare Kkami e, appena li seguii, mi fermarono sussurrandomi di rimanere di là per stare da solo con Hyunjin.

Tornai da lui sorridendo e subito mi mise le mani sui fianchi, attirandomi a sé e baciandomi, cazzo se mi era mancato farlo. Appoggiai le mani sul suo viso, accarezzandoglielo dolcemente, mentre mi godevo le sue labbra sulle mie.

Lo sentii mordermi il labbro inferiore, tirandolo appena, per poi approfondire il bacio, facendo entrare le nostre lingue in contatto e mandandomi lo stomaco completamente a puttane.

Poco dopo mi prese in braccio, facendo scendere le mani dai miei fianchi al mio sedere, stringendo forte la presa e sedendosi sul divano con me a cavalcioni sopra; tutto questo senza interrompere il bacio.

Ci staccammo dopo un po', non perché volevamo ma perché eravamo costretti a farlo per poter riprendere fiato. Appoggiai la testa sul suo petto, disegnando con le dita dei cerchi immaginari sui suoi addominali, coperti dalla maglietta che stava indossando. Lui mi lasciò dei piccoli bacetti tra i capelli e poi mi sussurrò all'orecchio: «Questo era il miglior regalo di compleanno che potessi mai farmi».

Sorrisi e lo guardai negli occhi: «Bhe, in realtà ne ho altri due, uno te lo darò a pranzo, insieme agli altri e l'altro...stasera». Si morse il labbro, capendo subito a cosa mi stessi riferendo.

«Resterai a dormire?» mi chiese.

«Se non è un problema sì»

«Certo che non è un problema, anzi» sorrise felicissimo e ripresi a baciarlo.

Il giorno dopo avremmo lavorato solo il pomeriggio quindi mi ero già messo d'accordo con Chan, che sarebbe passato a prendermi prima di andare a lavoro.

———

La sera arrivò presto ed io ero felicissimo di passare la notte con Hyune.

Ci mettemmo sul letto, io mi accoccolai a lui che subito iniziò a riempirmi di carezze e baci. «Allora...mi dicevi del terzo regalo?» mi sussurrò all'orecchio, mordendosi il labbro.

Sorrisi sentendo improvvisamente una vampata di calore, la tensione sessuale tra di noi era alle stelle.

In poco tempo ci ritrovammo a fare l'amore, dopo un mese, se non di più, che non lo facevamo, non riesco nemmeno a spiegare quanto mi erano mancate quelle sensazioni, mi faceva sentire in paradiso.



Il giorno dopo

Probabilmente, se il telefono di Hyunjin non avesse suonato alle otto e mezza di mattina, avremmo dormito fino a tardi, dato che la notte precedente ci addormentammo quando il sole stava sorgendo, sfiniti dopo tutte quelle ore passate a scambiarci l'amore che avevamo l'uno nei confronti dell'altro.

Il ragazzo accanto a me si alzò assonnato, prese un paio di boxer puliti infilandoseli ed afferrando poi il telefono, andando di là per rispondere.

Provai ad aspettarlo sveglio ma la mia testa faceva incredibilmente male e sentivo il bisogno di dormire quindi mi coprii meglio con le coperte e chiusi di nuovo gli occhi.

Hyunjin's pov
«Sappiamo fottutamente tutto. Ma che cazzo vi è saltato in mente? Vi rendete conto che la gente li ha visti sotto casa tua?» furono le cose che dovetti sorbirmi quella mattina, nonostante tutto quello che volevo fosse dormire, evidentemente qualcuno doveva aver scoperto tutto e doveva averlo scritto nei social.

Non sono qui per raccontare tutta la discussione al telefono, in gran parte nemmeno me la ricordo, una delle uniche cose che ricordo bene però è che mi disse che sarei stato in pausa fino a fine giugno, e quello mi spezzò il cuore: non era nemmeno aprile.

Felix's diary | Hyunlix Where stories live. Discover now