Chapter 14

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*Nota autrice*
In questo capitolo sono presenti dei tw: depressione, accenno ad un digiuno intermittente e pensieri ad atti estremi, se siete sensibili riguardo questi argomenti, vi consiglio di saltare la parte che li contiene, segnalata da tre asterischi.
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Felix's pov
Decisi di ricominciare a scrivere in quel diario, non so perché ma sentivo il bisogno di sfogarmi, e scrivere lì mi aiutava.

C'era però un piccolo problema: non mi ricordavo dove avevo messo la chiave, ero sicuro del fatto che non avrei più riaperto quel cassetto quindi non mi curai del luogo in cui la misi.

Iniziai a guardare un po' dappertutto e alla fine la trovai.

Ero davvero pronto a ritirare fuori tutto? Lì dentro non c'era solo il diario, bensì qualsiasi cosa che mi legava a lui, sarebbe stata una doccia di ricordi e sapevo certamente che avrebbe fatto male.

Presi molto coraggio e aprii il cassetto, trovandomi subito davanti il diario, che presi e poggiai sul letto; dopo di esso c'erano dei gioielli che mi aveva regalato lui, se chiudevo gli occhi riuscivo ancora a vedere le scene di quando me li stava dando.

Decidi di non lasciarmi trasportare dal passato e di andare avanti, sentendo una fitta al petto quando vidi una lettera che mi aveva scritto, il giorno dopo che facemmo l'amore per la prima volta, quindi, il giorno dopo di quando perdi la verginità con lui.

La presi ed iniziai a leggerla:

"From Hyunjin
To my baby
Buongiorno amore mio, ti sto scrivendo questa lettera mentre tu stai dormendo nel mio letto, sembri un piccolo gattino. Nonostante abbia passato tutta la notte a stringerti tra le mie braccia già mi manca farlo, però ora sento proprio il bisogno di scriverti questa lettera. Volevo ringraziarti per ieri sera, per esserti fidato di me e per avermi donato la tua verginità, spero che tu non te ne sia pentito. Ci tenevo a dirti che nonostante non sia stata anche per me la mia effettiva prima volta, con te ho provato delle sensazioni che non avevo mai, e dico mai, provato con nessun altro. Ti amo veramente tantissimo e sono fortunato ad averti."

Mentre lessi iniziai a piangere, quei tempi erano andati e nessuno me li avrebbe più portati indietro.

Continuai a guardare tutte quelle cose che avevo messo lì dentro poi, quando non sentii più nessuna lacrima uscire dai miei occhi, presi in mano il diario, una penna e lo aprii.

"È passato molto tempo da quando ho scritto qui per l'ultima volta vero? Giuro che un giorno farò in modo che tu legga questo diario, cosicché forse capirai finalmente quanto cazzo ti amavo e quanto cazzo continuo ad amarti, a confronto tuo, che tanto ora mi "odi" no? Mi odi solo perché sto uscendo con un ragazzo dopo che tu mi hai lasciato. E comunque per tua informazione ho deciso di chiudere con Wooyoung, non voglio illuderlo né farlo stare male. Spero che ora tu sia felice, d'altronde speravi che rimanessi solo no? Ora lo sono ufficialmente. E il fatto è che sto ancora più male di quando mi hai lasciato, perché avevo sperato che tutto sarebbe tornato come prima. Ero sicuro che quando saresti tornato, mi avresti abbracciato, dicendomi che ti ero mancato e che ti eri pentito di averlo lasciato ma evidentemente, mi sbagliavo. E senza che dici che il motivo per cui non lo hai fatto è Wooyoung, sei stato il primo ad essere stupito quando ti ho fatto capire che non uscivamo come 'amici' anche se questo non era assolutamente vero.
La verità è che non riesco a smettere di sentirmi in colpa per non essere stato abbastanza per te, se io fossi stato diverso, probabilmente ora staremmo ancora insieme."

Era così, dicevo tanto di lui ma alla fine quello che si sentiva in colpa ero io.

***

Non volevo far preoccupare i miei migliori amici quindi non lo facevo notare ma la mia vita si era ridotta allo svegliarsi, andare in bagno, mangiare quando mi ricordavo e andare a dormire.

Non uscivo e stavo completamente da solo se non per quando passavo del tempo con gli altri ragazzi.

Il comeback un po' mi spaventava, lo ammetto, avremmo dovuto passare tanto tempo sotto i riflettori e non ci ero più abituato.

Sentivo di star vivendo la mia vita inutilmente ma non mi azzardavo a dirlo ad alta voce, non avevo bisogno di aiuto, io ero forte e sapevo cavarmela da solo, col tempo tutto sarebbe passato e sarei stato di nuovo bene.

Continuavo a ripetermi quasi ogni giorno cose di questo genere.

La paura di perdere il controllo era forte, tanto forte, avevo paura di quello che sarebbe potuto succedere se davvero lo avessi perso.

Ma infondo mi importava così tanto?

Per quanto ancora avrei dovuto continuare a star male in quel modo?

Come avrei dovuto fare per smettere di sentirmi in quel modo?

Conoscevo bene la risposta a quest'ultima domanda e forse, presto, l'avrebbero conosciuta tutti.


Spazio autrice
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