Chapter 21

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*Nota autrice*
TW: da questo capitolo in poi saranno menzionati anche psicofarmaci, se siete sensibili a riguardo vi consiglio di saltarlo.
———

Felix's pov
Il giorno in cui sarei andato a vivere temporaneamente in quella clinica era arrivato ed io non ero fottutamente pronto.

Hyunjin mi aveva aiutato a fare le valigie e in quel momento eravamo nella sua macchina, mentre lui guidava verso quel posto.

Una volta arrivati mi stupii un po', immaginavo che avesse l'aspetto di uno di quei classici manicomi abbandonati sui film horror, invece quello era praticamente nuovo, con delle vetrate specchiate da fuori per non far vedere l'interno, e il resto tutto pitturato di bianco.

«Hey non sembra così male» disse Hyunjin.

«Già, lo penso anche io.»

«Questo ti tranquillizza almeno un po'?»

«Diciamo.»

Mi diede un bacino sulla fronte e scendemmo dalla macchina, prendendo dal portabagagli le mie cose e avvicinandoci all'edificio; l'ansia iniziò a crescere sempre di più dentro di me, ma cercai di non farlo notare al mio ragazzo.

Entrammo vedendo subito il mio psicologo che ci salutò con un sorriso: «Benvenuto Felix.»

Ricambiai il sorriso, forzandolo palesemente, poi seguii il ragazzo che mi stava guidando verso la mia stanza.

«Eccoci, questa è la tua camera, dove dormirai, ti laverai e se vorrai ci mangerai anche, sennò la mensa è di sotto. Durante il resto della giornata potrai scegliere tu cosa fare, se rimanere qua o andare in sala o in giardino con gli altri. Non ci sono molte regole, ma la notte non puoi andare in altre stanze, dalle undici e mezza di sera dovrai restare qua. Tutto chiaro?» mi spiegò, con gentilezza.

«Sì, grazie.»

«Bene, ti lascio sistemare.» disse poi infine, prima di uscire dalla camera e chiudere la porta.

Hyunjin mi guardò «Dai ci sta alla fine no?»

«Speriamo.»

———

Una volta aver finito di sistemare tutto era quasi ora di cena e altre persone che lavoravano lì dentro erano venute ad informarci che "l'orario di visita" fosse finito.

Fantastico, quindi ci sono anche degli orari di visita, pensai.

«Allora amore io vado mh?» disse il mio ragazzo guardandomi, io annuii cercando di non piangere e lo abbracciai, affondando la testa nell'incavo del suo collo.

«Ti amo tanto piccolino.»

«Anche io Jinnie, anche io.»

Ci demmo un ultimo bacio e poi uscì, lasciandomi solo in quella stanza che, in un momento come quello, sembrava incredibilmente fredda.

Non uscii per la cena, aspettando che me la portassero in camera anche se probabilmente non avrei nemmeno mangiato.

Poco dopo infatti qualcuno bussò e quando aprii vidi un ragazzo, con probabilmente solo qualche anno in più di me, che aveva un vassoio col cibo in mano.

«Questa è la cena, lì in quella scatolina ci sono le pasticche che dovrai prendere una volta aver finito di mangiare.»

Perfetto, già iniziamo con le pasticche.

«Grazie.» mormorai.

«Uhm, dovresti consegnarmi il telefono.»

«Cosa? Perché?!»

«Non potete utilizzare il telefono di notte, lo ritiriamo la sera e lo riconsegniamo il giorno a colazione, o a pranzo.»

E avrei voluto urlargli contro, ma era solo il mio primo giorno lì quindi, sbuffando mentalmente, lo presi e glielo diedi.

«Grazie, passerò tra circa un'ora a riprendere il vassoio.»

«Puoi tenerlo, non ho fame.»

«I pasti e le medicine sono obbligatori.»

«Non mi interessa.»

«Questa è una delle regole, se le infrangi ci saranno conseguenze.»

Sbuffai di nuovo, quella volta non mentalmente, e presi il vassoio appoggiandolo sulla scrivania, iniziando a mangiare dopo che sentii il ragazzo, il quale nome doveva essere Namsik, come scritto sulla targhetta, chiudere la porta.

Il cibo non era neanche così male ma quelle pasticche non mi ispiravano per niente; tuttavia le presi comunque.

Avevo promesso a Hyunjin che gli avrei scritto e non poterlo fare mi spezzava il cuore, non avevo potuto nemmeno avvisarlo e conoscendolo si sarebbe preoccupato sicuramente.

Aspettai che Namsik ripassasse a prendere il vassoio e poi mi feci una doccia (notando che il doccino era posto in alto e che il 'filo' non c'era) mettendomi in seguito il pigiama e stendendomi sul letto.

Lanciai uno sguardo all'orologio sul muro: erano ancora solo le dieci e un quarto, di sera ovviamente, il tempo sembrava non passare mai.

Stavo per spegnere la luce quando un biglietto passò da sotto la porta della mia stanza.

Lo guardai confuso e mi alzai dal letto prendendolo in mano e leggendolo:

"Come in ogni posto anche qua ci sono dei preferiti, che possono fare quello che vogliono, ovviamente sottostando a certe circostanze. Vuoi diventarlo? Ti consiglio di non rimanere chiuso in camera tutto il giorno. Ricorda che come ci sono i preferiti ci sono anche quelli presi di mira. Buonanotte, Felix.»

Oh. Come faceva a sapere il mio nome? E cosa succedeva ai preferiti? Di quali circostanze stava parlando? E invece ai presi di mira cosa facevano? Ma soprattutto...chi mi aveva scritto quel biglietto?

Avevo troppe domande in testa, ma di sicuro avrei seguito il suo consiglio.

Spazio autrice
LA STORIA È ARRIVATA A MILLE LETTURE. GRAZIE DAVVERO TANTISSIMO, sono felicissima che sta raggiungendo risultati perché mi impegno davvero tanto a scriverla e niente GRAZIE ANCORA. Oggi come sorta di "speciale" 1k ci saranno due aggiornamenti hehe.

Volevo anche specificare che da ora in poi nella storia entreranno altri personaggi e/o saranno menzionati altri nomi (come in questo capitolo Namsik), sono personaggi immaginari e non esistenti nella vita reale, al contrario degli Stray Kids e di altri Idol menzionati nella storia<3

Felix's diary | Hyunlix Where stories live. Discover now