Chapter 32

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Qualche mese dopo

Felix's pov
Tutto si era sistemato, dopo i vari processi e tutto il resto, quella clinica maledetta era stata chiusa definitivamente, alcuni di loro erano finiti in carcere, altri ai domiciliari, e Kyung, nonostante fosse anche lui una vittima, essendo stato allo stesso tempo un 'complice' di Sanghun, dovette comunque pagare una multa.

Ero anche molto soddisfatto per la situazione con Hyunjin, se fossi stato in lui mi sarei vergognato tantissimo.

Tutti gli altri membri del gruppo mi avevano chiesto scusa, lui ancora no ma probabilmente a breve lo avrebbe fatto, se avesse avuto almeno un briciolo di dignità.

La sera in cui tutto era finalmente finito, dopo la decisione ufficiale del giudice, tornai a casa sfinito, era stato un periodo davvero molto stancante, ma ero felice.

Vedere la polizia che portava via quei mostri mentre piangevano fu molto soddisfacente.

Mi feci una vasca lunga e calda, per rilassarmi del tutto - rischiando anche per un attimo di addormentarmi - poi uscii mettendomi il pigiama e buttandomi sul divano, iniziando a guardare un film.

———

Spensi la tv quando erano le tre di notte circa, dirigendomi verso la camera, fermandomi però quando sentii il campanello suonare.

Mi vennero i brividi, non capendo chi potesse essere a quell'ora e pensando subito al peggio.

«C-Chi è?» dissi incerto, con voce tremolante.

*Nota autrice, da ora in poi, alcune espressioni verbali saranno scritte in modo scorretto appositamente, continuando con la lettura si capirà il perché*

«Apri ebbbasta.»

Hyunjin? Perché era lí?

Aprii la porta e, dato che era poggiato su quest'ultima, di conseguenza cadde in avanti e dovetti bloccarlo con le mie braccia per non farlo cadere a terra.

Era ubriaco, e non poco.

Sospirai e, anche se non volevo, lo presi per mano portandolo in una camera in più che avevo a casa, facendolo mettere sul letto: di certo non potevo lasciarlo da solo in giro in quelle condizioni.

«Hyunjin, quanto hai bevuto?» gli chiesi, sedendomi accanto a lui nel letto.

«Abbastanza da immaginare chessei proooprio accanto a me.» rispose, indicando se stesso all'ultima parola della frase.

«Sono qui accanto a te.»

«Oh, davvero? Woow. - disse, sorridendo come un ebete - però non mi stai bbaciando.» aggiunse, spegnendo il suo sorriso.

«Perché dovrei? Per te sono solo una puttana no?»

«E-Ero arrabbbbiato perché ti amavo.»

«Sei ubriaco e non sai quello che dici, ora dormi e basta.»

«Ssso b-benissssimo qu-quello che dico.»

«Va bene, come vuoi tu. Ora vado a dormire, se hai bisogno chiama e NON vomitare sul letto, se devi farlo mi avvisi e andiamo in bagno.»

«Volevo dormire bene, a-almeno stanottte.» biascicò.

«Infatti, dormi.»

«Nnnon dormo bene da q-quando non dormiammo in-insieme.»

«Scordatelo, è già tanto che non ti ho lasciato di fuori.» e, appena pronunciai quelle parole, iniziò a piangere.

"Ma porca puttana" mormorai.

«T-Ti prego, ho b-bissogno di te.»

Sospirai sonoramente, togliendogli le scarpe ed il giubbetto di pelle che indossava, stendendomi poi accanto a lui e coprendo i nostri corpi con il piumone.

«Domani te ne pentirai.»

«Sssmettila di parlare, u-usa quella bocca per fare al-altro.»

Non gli risposi, sapendo che stava delirando per l'alcol che circolava nel suo corpo.

Mi girai verso il lato opposto dandogli le spalle e chiudendo gli occhi, sentendo subito dopo le sue braccia attorno al mio corpo.

«Grazzie.» mormorò, prima di iniziare a russare leggermente.

Felix's diary | Hyunlix Where stories live. Discover now