Chapter 17

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Felix's pov
Mi aveva salvato la vita, se non ci fosse stato lui sarebbe finita molto male, gli dovevo, letteralmente, tutto.

Probabilmente lui non lo sa ma le cose che mi sussurrò quella sera, quando pensava che stessi dormendo, le sentii, ed il mio cuore si riempì di gioia.

Pensavo che tutto si sarebbe sistemato, ci speravo, ma avevo seriamente paura di finire in una clinica; sapevo che non avrei mai convinto Hyunjin a far rimanere tutto quello che era successo tra di noi quindi le probabilità c'erano, ma decisi di godermi, anche se solo per poco, la tranquillità del momento.

La mattina dopo quello che era successo, venni svegliato da tanti piccoli bacetti da parte del mio ragazzo.

«Buongiorno piccolino, ti ho preparato la colazione.» mi sorrise, appoggiando il vassoio sopra le mie gambe.

«Buongiorno, grazie Hyune» risposi, iniziando a mangiare.

Lui si sedette accanto a me accarezzandomi delicatamente una coscia «Come stai?» mi chiese.

«Molto meglio ma ancora un po' scosso, tu?»

«Se stai meglio tu, di conseguenza sto meglio anche io.» rispose, facendomi sciogliere il cuore.

«Tu non mangi?» dissi dopo un po' di silenzio.

«Non preoccuparti, ho mangiato prima» mi tranquillizzò ed io annuii, poggiando, una volta aver finito il cibo, il vassoio sul comodino.

«Alla fine hai deciso se parlare di quello che è successo con gli altri ragazzi o no?» mi chiese, facendomi stendere sopra di lui.

Mi posizionai meglio a cavalcioni e, dopo avergli dato un piccolo bacio sulle labbra, risposi: «Sono i miei migliori amici, certo che gliene parlerò.»

Lui annuii d'accordo e mi diede un altro bacio, che sta volta approfondii.

«Posso farti una domanda?» disse.

«Certo.»

«Quindi ora cosa siamo? Voglio dire a me piacerebbe tantissimo rimettermi con te ma non so se tu sei d'accordo...» confessò, abbassando lo sguardo.

Gli presi il viso facendo di nuovo incastrare i nostri occhi. «Ovvio che lo voglio anche io Hyune, non ho mai smesso di volerlo e non ho mai smesso di volerti.»

Sorrise e mi diede un piccolo morso, senza farmi male, sul naso.

«Eddai» dissi ridendo, prima di fare la stessa cosa a lui, che successivamente iniziò a farmi il solletico, dando il via ad una lotta.

———

Hyunjin's pov
Dopo un'ora buona passata a ridere, giocare come due bambini rincorrendoci per tutta casa, a prenderci a cuscinate e a farci il solletico, ci buttammo sul letto sfiniti, ma sorridenti.

«Ci facciamo una vasca? Ti va?» risposi, vedendo subito i suoi occhi illuminarsi.

«Sii.»

Sorrisi e lo presi in braccio, portandolo verso il bagno e poggiandolo, una volta entrati, sul bordo del lavandino.

Aprii l'acqua e poi mi tolsi la maglia, catturando l'attenzione di Felix, feci finta di niente e continuai togliendomi anche i pantaloni, arrossendo quando notai che il mio ragazzo mi stava ancora fissando.

Mi misi davanti a lui, portando le mie mani sui suoi fianchi e iniziando a baciarlo mentre accarezzavo quel suo corpo perfetto che amavo da impazzire.

Non ero mai stato innamorato di una persona tanto quanto lo ero di Felix, ed era una cosa stupenda.

Quando l'acqua arrivò quasi ai bordi la spensi e mentre il mio ragazzo si spogliava io mi tolsi i boxer ed entrai in vasca perdendomi a guardarlo.

Subito dopo mi raggiunse e si mise a cavalcioni su di me.


«Perché?» disse all'improvviso, facendomi rimanere confuso.

«Cosa?»

«Perché stai con me? Cos'ho di speciale?»

Sorrisi, rispondendo senza pensarci un secondo di più: «Non è che hai qualcosa di speciale. Il punto è che ogni singola parte di te lo è. Ti amo perché sei l'unica persona in grado di farmi provare certe cose e certe sensazioni. Ti amo perché sei la persona con la quale voglio stare fino alla fine dei miei giorni. Ti amo perché a te ho raccontato tutto ciò che sono, e non mi hai mai giudicato. Ti amo perché mi fai sentire al sicuro. Ti amo perché sei la mia persona; la persona per la quale sarei pronto a dare tutto, se solo ce ne fosse bisogno; la persona che è la mia casa, la persona che per me è semplicemente tutto.»

Lo vidi guardarmi sconvolto, di sicuro non si aspettava una risposta del genere e, prima che si potesse mettere a piangere, dato che non mancava molto, aggiunsi: «E anche perché sei un cazzo di bono, ovviamente.» facendolo scoppiare a ridere.

«Tu di più.»

«No. Tu.»

Mise il broncio per finta e io lo baciai.

———

Eravamo in macchina e stavamo andando verso il ristorante nel quale ci saremmo trovati con gli altri ragazzi.

Potevo percepire la tensione di Felix, da lì a poco avrebbe dovuto dire cosa fosse successo il giorno prima e sapevo che ovviamente non sarebbe stato facile, l'argomento era davvero tanto delicato e soprattutto ancora fresco e vivido dentro le nostre menti, consapevoli che infondo non se ne sarebbe mai andato del tutto.

Spazio autrice
MA SALVE. Perdonatemi per l'assenza, E GRAZIE PER LE 600 LETTURE AAA<33

Felix's diary | Hyunlix Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora