Distrailo (Epilogo): La mattina dopo 🌸

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Il Sole si levò, silenzioso e lontano, sul deserto e sul dormitorio di Scarabia. A uno a uno, gli abitanti si svegliarono e iniziarono a occupare la sala d'ingresso e i corridoi, ciondolando in giro con calma, non essendoci lezioni per quel giorno. Anche Jamil si prese il suo tempo, sapendo che non doveva andare a svegliare Kalim, essendo con la sua ragazza.

Quando aprì gli occhi si sentì per un attimo smarrito, poi una sensazione di soddisfazione lo pervase, man mano che i ricordi della sera precedente affioravano. (MC2) ancora dormiva fra le sue braccia, semi rannicchiata, stretta nella felpa che le aveva dato. Non sapeva come avrebbe dovuto reagire una volta che si sarebbe svegliata, perciò, facendo molta attenzione, sfilò il braccio da sotto di lei e scivolò via dal letto, per prepararsi e nel frattempo pensare. Mentre si pettinava i capelli e li intrecciata aiutato dalla magia, non riusciva a fare a meno di lanciare delle veloci occhiate alla figura addormentata, sentendo un lieve rossore strisciare sulle guance. Dopo avrebbe dovuto fare una chiacchierata con lei.

Nell'altra stanza, invece, il primo dei due a svegliarsi fu (MC1). Da quando aveva poggiato gli occhi sul viso addormentato e beato di Kalim, stava sorridendo e passando una mano fra i capelli, spostando le corte ciocche albine che subito dopo ricadevano sulle palpebre chiuse. Il rovente calore del corpo che la stringeva la faceva sentire rilassata e al sicuro, quasi sull'orlo del riaddormentarsi, ma preferiva continuare a spazzolargli i capelli con le dita, in attesa che si destasse.

Ma mentre nelle due camere si respirava aria di pace e intimità, nella sala comune un vociferare diffuso creava un putiferio senza fine. Una notizia si diffondeva di bocca in bocca, creando scalpore o risolini infantili. E non si interruppero nemmeno quando il vice leader del dormitorio fece la sua apparizione.

«Secondo te lui lo sa?», chiese un ragazzo ad un altro, guardando di sottecchi Jamil, che se ne accorse e chiese spiegazioni. Man mano che la storia e le teorie venivano espresse, il vice assumeva un'espressione sempre più scioccata, che gli altri ragazzi interpretavano come ignoranza della notizia. Pochi minuti dopo arrivò in sala anche (MC2), essendosi mantenuta indietro per non destare sospetti che avesse dormito col vice leader, e venne subito informata anche lei del nuovo gossip che circolava. In un primo momento divenne rossa come un pomodoro, poi decise di andarsi a sedere su uno dei cuscini, rimanendo tacita a qualsiasi commento, ma ascoltando tutto con curiosità e cercando di trattenere una risatina che sentiva a fior di labbra. Dall'altra parte, Jamil, invece, preferì abbandonare la stanza, con la scusa di dover preparare la colazione.

«Buon giorno», salutò tutti (MC1), che era entrata nella sala come se fosse normale ritrovarsi di primo mattino in un dormitorio diverso dal proprio e soprattutto venendo dalla direzione in cui si trovavano le camere, ma lei non ci aveva pensato, abituata a una routine pacifica, in cui di solito non deve nascondersi. Le chiacchiere si bloccarono all'istante, facendo calare un profondo silenzio e tutte le paia di occhi presenti, eccetto una, si voltarono a guardarla. Qualcuno azzardò una risposta al saluto, altri le rivolsero sorrisetti eloquenti. Tutte quelle reazioni lasciarono (MC1) interdetta. «È successo qualcosa?».

Una ragazza più coraggiosa degli altri le si avvicinò, dandole una leggera gomitata, «abbiamo passato una bella serata, ieri, eh?».

(MC1) si rese conto che dovevano aver notato che veniva dagli alloggi e non dall'esterno, quindi trovò una scusa che era più una mezza verità. «Ah, sì, stanotte ho dormito qui, ma non mi pare che ci sia nulla di bello in questo»;

«No, infatti, non deve essere assolutamente bello passare la notte con il leader Kalim, nella sua camera, per la fidanzata».

Le parole appena dette la lasciarono spiazzata. Se ne erano già accorti che veniva proprio dalla sua camera? Su questo, allora, non valeva nemmeno più la pena mentire, avrebbe solo omesso del rapporto.

«L'avete capito? Okay, lo ammetto, ho dormito con lui. Come avete fatto?», era curiosa di sapere in che modo l'avessero percepito. Forse l'avevano vista entrare e mai uscire, forse avevano sentito la canzoncina che stava cantando mentre andava e avevano riconosciuto la voce.

«Non è che siete stati proprio silenziosi», intervenne un altro ragazzo, evitandola con lo sguardo.

«Che cosa?!», (MC1) divenne rossa come un peperone. Come l'avevano scoperto? I muri erano insonorizzati, non si sarebbe dovuto sentire nulla dall'esterno, non c'era nessuno per i corridoi, non potevano essere passati davanti alla porta e anche all'esterno non ci sarebbe dovuto essere nessuno. Che fosse uscito qualcuno e avesse udito i lamenti? Che imbarazzo!

«Già, eravate piuttosto rumorosi, si sentiva un po' ovunque per il dormitorio», parlò un altro ragazzo.

(MC1) si schiaffeggiò con forza le mani sulla faccia, cercando di nasconderla. Avrebbe tanto voluto prendere una pala e andare a sotterrarsi viva.

«Sai che però non mi aspettavo che Kalim-senpai fosse un tipo da kink?», si intromise nel vociare confuso una ragazza del primo anno.

«Cosa?», sollevò la testa dalle mani, stranita dal commento.

«Beh, sì, sembra una persona tanto semplice e solare, non pensavo gli piacesse essere chiamato Master»;

«Master?», mormorò confusa. Nella mente le affiorò il discorso che ebbe con (MC2) per convincerla a distrarre Jamil mentre lei era con Kalim. Ricordava di averle detto qualcosa come "comincia con il chiamarlo Padrone o Master". Cercò l'amica con lo sguardo, fra la folla, facendo un po' di fatica, ritrovandola seduta sui suoi talloni, poggiata su un cuscino. Stava evitando di guardarla, teneva il capo chino, cercando di trattenere una risatina e nascondendo il sorriso con la mano. La osservò con attenzione, accorgendosi che non era realmente seduta, si manteneva qualche centimetro sopra i talloni. (MC1) spalancò gli occhi alla realizzazione: le faceva male sedersi. Era lei quella che tutti avevano sentito, ma l'avevano scambiata per (MC1) solo perché era l'unica fidanzata ufficialmente con un ragazzo del dormitorio e perché l'avevano vista lì la sera precedente. Tutto il lavoro di intere settimane non era servito a niente, perché alla fine non solo Jamil, ma l'intero dormitorio sapeva, o meglio pensava di sapere, della sua serata passionale con Kalim.

Maledetta (MC2).

Love Me (Twisted Wonderland x Reader)Where stories live. Discover now