Bella Addormentata (Silver) 🌸

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» 𝘘𝘶𝘦𝘴𝘵𝘢 𝘴𝘵𝘰𝘳𝘪𝘢 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘦𝘤𝘪𝘱𝘢 𝘢𝘭 𝘞𝘳𝘪𝘵𝘰𝘣𝘦𝘳 𝘥𝘪 𝘍𝘢𝘯𝘸𝘳𝘪𝘵𝘦𝘳.𝘪𝘵

» Prompt: Torre (pumpINK)


«Da questa parte!», lo informò Lilia, aprendogli la strada insieme a Sebek, mentre correvano per gli oscuri corridoi.

Silver era subito dopo di loro, con un mantello svolazzante alle spalle, con il bordo sgualcito per colpa dei rovi, e la spada al fianco, la cui gemma magica brillava nella penombra. Il pavimento in pietra era disconnesso, spesso spaccato, facendo spazio ad alcuni grovigli di spine nere in cui stava evitando di inciampare e stava tentando di stare al passo coi due, ma il primo volava, trovandosi così più avanti, e il secondo sembrava sapere con precisione dove mettere i piedi, perciò lui era quello che chiudeva il frettoloso trio. Sentì dall'esterno il suo cavallo nitrire e, passando davanti a una finestra, con una veloce occhiata, notò come dei piccoli omuncoli stavano assediando l'animale. Avrebbe voluto salvarlo, ma al momento qualcun altro aveva più bisogno di lui.

Svoltò diversi corridoi, salì delle scale, attraversò delle sale vuote, ma ovunque andasse sentiva una perfida risata riecheggiare fra le pareti, quasi coprendo i tuoni che derivavano dall'esterno

«Muoviti, Principe!», gli urlò severo Sebek, degnandolo appena di uno sguardo accusatorio, semi nascosto dal foulard verde che gli legava il cappello alla testa. Ce la stava mettendo tutta per seguire il loro passo, ma fra il pesante scudo e la scarsa illuminazione stava faticando e non poco.

Arrivarono a una piazzola devastata, dove i muri di confine erano caduti, la tempesta imperversava sulle macerie e i rovi davano al luogo un aspetto ancor più devastato. Fu là che i due si fermarono.

«Lì», indicò Lilia, reggendosi, con una mano, la visiera rossa del cappello per ripararsi meglio dal vento, «in quella torre c'è la principessa. È vittima di un maleficio che la fa dormire per sempre: baciala e si sveglierà», spiegò, avvertendolo implicitamente che da quel momento sarebbe stato solo.

Silver diede un cenno di assenso e stava per partire alla volta della stanza più alta della struttura, ma dal cielo calò una coltre di nebbia verde e nera, che si dissipò in fretta lasciando spazio a una figura alta con due prominenti corna.

«Malleus!», esclamò preoccupato la fata vestita di rosso, con un sussulto.

«Sei arrivato fin qui, Principe Silver, ma non riuscirai ad andare oltre», proclamò solenne, con un ghigno superbo sulle labbra pallide, prima di sollevare le braccia e lasciare che il suo corpo cominciasse ad allungarsi e a diventare più grande, fino a quando davanti al ragazzo dai capelli argentei comparve un enorme drago nero, i cui occhi di bragia l'avevano impuntato.

Sfilò subito la spada dalla fodera, ponendola davanti a sé insieme allo scudo, ma la spaventosa creatura menò una zampata che lo rovesciò e gli fece perdere ciò che aveva fra le mani.

Ritrovatosi a terra sentiva i suoi aiutanti urlargli qualcosa che all'inizio era incomprensibile.

«La spada!», riuscì a udire e con uno scatto si rotolò di lato, avvicinandosi all'arma dalla quale veniva sprigionato un tenue luccichio, appena in tempo per evitare una zampa che l'avrebbe schiacciato con ferocia. Afferrò l'elsa a due mani e si mise in posa di attacco, tirò qualche fendente a vuoto, riuscendo ad allontanare il drago che era già pronto ad aggredirlo di nuovo, e indietreggiò. Aveva un'idea, ma per portarla in atto si sarebbe dovuto trovare nella giusta posizione.

La creatura alata lo seguì, ruggente e aggressiva. Poteva attaccarlo quando voleva, si stava solo prendendo del tempo perché lo divertiva osservare il fragile umano che giocava a fare l'eroe. Malleus assottigliò gli occhi, notando che alle spalle del principe il muro era crollato e dietro ci fosse solo il vuoto di diversi metri, prima di un fossato prosciugato da cui non sarebbe uscito vivo se ne sarebbe caduto dentro: sarebbe stato un ottimo intrattenimento farlo arretrare fino a che non si sarebbe buttato da solo di sotto. Cominciò a camminare verso di lui con fare minaccioso, occasionalmente sbuffando fuoco verde, costringendo l'altro a recedere ancora, ma era ignaro che stesse assecondando il piano del principe.

Quando fu a pochi metri dal precipizio si fermò, trovando quella l'occasione perfetta per attaccare di nuovo, e mettendosi su due zampe, scoprendo il ventre. Fu allora che Silver afferrò la spada come se fosse un giavellotto e la lanciò contro il drago, colpendolo. Questi urlò di dolore e barcollò in avanti, mentre con gli artigli cercava disperato di afferrare l'oggetto infilzato nelle sue carni, nonostante fosse troppo piccolo. Distratto dalla lancinante fitta, inciampò sulle macerie e cadde lui stesso nel fossato, dove poco prima aveva pianificato la fine dell'avversario.

Silver si affacciò per controllare le condizioni, ma di Malleus non c'era più traccia, rimanevano solo i vecchi abiti strappati e la spada, che ancora emanava un bagliore. Alle sue spalle sentì avvicinarsi le due creature che lo stavano capitanando, guardando a loro volta verso il basso.

«Quell'arma...», borbottò la mezza-fata;

«L'ho rafforzata con un incantesimo prima di venire qui», rispose antecedendo la domanda.

All'istante si ritrovò fra le braccia del più basso che stava esultando. «Io lo sapevo che eri un ragazzo in gamba», lo lasciò andare, «vai, la principessa ti aspetta nella torre».

Diede un tenue sorriso al vecchio, poi li lasciò, incamminandosi oltre il varco di pietra. Dopo l'intensa battaglia sentiva gli occhi e le gambe pesanti e la salita su per le scale a chiocciola gli parve più lunga del dovuto.

Quando si ritrovò davanti alla camera della ragazza, spinse i battenti e la vide: era distesa nel letto a baldacchino, gli occhi chiusi dandole un'apparenza serena e una rosa fra le mani, poggiata sul petto. Vi si avvicinò lento, ammirando tutta la sua bellezza dormiente, sentendosi per un attimo un intruso nel luogo di quiete.

Era sublime e, se non avesse saputo che era vittima di un maleficio che l'avrebbe fatta dormire per sempre, si sarebbe sentito in colpa a svegliarla.

Arrivò al giaciglio e la osservò ancora un po', insicuro. Gli avevano detto che solo il bacio del vero amore avrebbe potuto svegliarla, ma stava dubitando che lui potesse essere il suo vero amore. Le piaceva, tanto, ma avevano parlato troppe poche volte, temeva che lei non ricambiasse il sentimento che provava. Però, si fece coraggio al pensiero che se non avesse tentato non l'avrebbe mai saputo e lei avrebbe continuato a dormire per l'eternità, perciò si piegò lentamente e poggiò appena le labbra sulle sue, poi rimase ad osservare. La vide reagire, con dei lievi movimenti dei muscoli facciali e spalancò gli occhi.

«Principessa (Y/n)?», la chiamò.

La vista era offuscata, ma percepiva qualcosa di bianco davanti a sé, mentre l'eco delle parole rimbombava nelle orecchie. Sbattette le palpebre un altro paio di volte e quando le aprì definitivamente, la voce svanì all'istante. Era certa che davanti a sé ci fosse qualcuno, eppure quando la visuale divenne nitida vide solo il soffitto sopra il letto. Nessun principe, nessuna rosa fra le mani, non c'era neanche il baldacchino, solo lei e un rumore di russare proprio di fianco. Guardò stranita in direzione del ronfare e ci trovò un Grim ancora dormiente, che però la portò in definitiva nella realtà.

Il sogno che aveva fatto era davvero strano, di più degli altri che di solito aveva sui Grandi Sette, non solo per i buffi cappelli che avevano Lilia e Sebek o per Malleus, che oltre a essere cattivo, cosa che assolutamente non era, aveva pure fatto una brutta fine. E poi c'era Silver, di cui ricordava il mantello e la spada incantata al fianco che gli attribuivano un'aura importante, senza parlare del bacio, al cui solo pensiero sentiva le guance bruciare.

Ma era solo un sogno, un frutto bizzarro del suo inconscio, che di sicuro sarebbe rimasto sepolto nell'irrealtà e di cui era meglio farsene ben presto una ragione. Sospirò, stiracchiandosi, e si disse che era meglio alzarsi, sia per non pensarci più sia per evitare che il mostro si svegliasse e la rimproverasse perché non aveva ancora preparato la colazione.

Love Me (Twisted Wonderland x Reader)Where stories live. Discover now