Love Me (Twisted Wonderland x Reader)

Solitudine ☀️

Avvertenze: questa storia è stata scritta per il writober 2021, con fulmine come tema.

Le notti a Ramshackle erano tutte così: ricche di solitudine e grandi silenzi. Essere solo in due nel dormitorio, oltre ai fantasmi, dava la sicurezza che ci sarebbe stata pace e che si sarebbe riusciti a dormire e, a parte le visite notturne di Tsunotaro, che erano molto gradite, nessuno interrompeva il sonno degli abitanti, tranne del caso in cui fuori irrompeva una tempesta. Era siffatto quel tipo di notte, quando (Y/n) si svegliò nel suo cuore. Il dormitorio era una struttura vecchia e tendente alla rovina e di spifferi ce n'erano fin troppi, rendendola molto fredda. Non furono questi, però, a svegliarla, ma il rombo di un tuono più forte dei precedenti. La pioggia scrosciava a dirotto da ore e il cielo veniva spesso illuminato da fulmini e lampi, seguiti da rumori molto forti e prolungati. Ebbe un sussulto per l'ultimo e sollevò la testa per vedere oltre la finestra. Pioveva così forte che il cielo era bianco e l'acqua non permetteva di vedere niente del paesaggio. Si rannicchiò meglio sotto le coperte e si girò di lato, verso il punto in cui di solito si metteva Grim. Un altro lampo illuminò la stanza e poté notare che il mostro non era lì. Subito si allarmò e si mise a sedere per poter controllare il luogo. Sperava fosse solo caduto per terra, rotolando un po' troppo, ma non lo vedeva da nessuna parte. Si accorse all'improvviso di un minuscolo rigonfiamento sotto le coperte, accanto a sé, che tremava visibilmente e in modo continuo. Sollevò il lenzuolo fino a quando non vide che non era altro che Grim, raggomitolato su sé stesso in un ammasso di pelliccia e fiamme blu. Faceva tenerezza vederlo così: si atteggiava sempre da Super Mostro, definendosi grande e magnifico, ma aveva paura dei temporali. Un altro fulmine squarciò il cielo, Grim ebbe un visibile sussulto nel sonno e si strinse di più a sé, impaurito come non mai. (Y/n) sorrise dolcemente alla scena. Fin da quando era nato era sempre stato da solo. Le aveva raccontato di quel momento e non poté fare altro che sentirsi triste e dispiaciuta per lui. Avrebbe voluto dirgli qualcosa di conforto, ma sapeva che se l'avesse fatto le si sarebbe rivoltata contro con parole simili a "Ffugnà! Il Grande Grim non ha bisogno di essere consolato dal suo minion", troppo orgoglioso per ammettere quanto avesse sofferto la solitudine. In fondo non c'era da biasimarlo: ha vissuto chissà quanto tempo senza nessuno, contando solo su sé stesso e sulle sue capacità magiche, era prevedibile che avrebbe sviluppato dei sogni di gloria. In un certo senso gli ricordava molto lei: entrambi erano soli in quel mondo. Lei perché era arrivata, non sa come, da un luogo diverso, che non esisteva sulle carte di Twisted Wonderland, lui perché non aveva mai avuto nessuno. Si potevano completare a vicenda, come a scuola, così nella vita e potevano farsi compagnia finché avrebbero potuto, finché lei non sarebbe dovuta tornare a casa, se poteva ancora definire casa il luogo in cui viveva in precedenza.

Si risistemò su un fianco, con la coperta ancora sollevata e passò un braccio attorno a Grim, avvicinandolo al petto. Posizionò la sua testolina poco sotto la spalla e lo avvolse nel più caldo abbraccio che gli poteva dare in quella fredda nottata. Il calore del suo corpicino, unito al tenue bagliore blu scaturito dalle fiamme, era rassicurante. Al contatto Grim smise di tremare come una fogliolina e si accoccolò meglio che poteva, rimanendo dormiente. In quella posizione (Y/n) si sentiva al sicuro, protettrice e protetta allo stesso tempo. Un altro fulmine ringhiò fuori dalla finestra, ma non allarmò nessuno. Potevano caderne quanti volevano o potevano rimbombare anche tanti tuoni, non aveva più importanza. Tutto ciò che c'era fuori veniva tagliato dalle loro preoccupazioni, poiché ora non erano più soli. L'uno aveva l'altra e bastava solo questo per permettere ai due di affrontare anche un intero mondo nuovo.