Sweet taste (Jade) 🔞

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» 𝘘𝘶𝘦𝘴𝘵𝘢 𝘴𝘵𝘰𝘳𝘪𝘢 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘦𝘤𝘪𝘱𝘢 𝘢𝘭 𝘞𝘳𝘪𝘵𝘰𝘣𝘦𝘳 𝘥𝘪 𝘍𝘢𝘯𝘸𝘳𝘪𝘵𝘦𝘳.𝘪𝘵

» Prompt: Carne (pumpINK)

Avvertenze: BDSM


(Y/n) stava ansimando sonoramente, non essendosi ancora ripresa dall'attacco precedente, ma almeno credeva che l'avrebbe lasciata in pace per qualche minuto. Era passato già diverso tempo da quando era stata messa in posizione e sentiva le gambe indolenzite per essere rimasta così tanto sulle ginocchia. Cercò di sollevarsi un po', per sistemarsi almeno a quattro zampe in modo decente, ma la catena delle manette, che la ancoravano alla testiera del letto, era troppo corta e anche le corde che le legavano le caviglie, costringendola a mantenere le gambe aperte, erano della lunghezza tale che era obbligata a rimanere con il culo in aria e la schiena inarcata.

«Cosa stai cercando di fare?», lo sentì parlare dietro di lei.

Girò la testa al meglio che poteva, con l'intento di chiedergli di allungare almeno un po' le corde, ma appena lo vide riuscì solo a lamentare il suo nome: «Jade...».

Era così fottutamente erotico nella sua semplicità. Sedeva su una poltrona di pelle, vestendo un abito elegante e nero, con cravatta dello stesso colore e camicia bianca; si era tolto i guanti, ma in mano aveva un frustino che si batteva sul palmo a ritmo regolare, mentre la guardava con un sorriso sadico e gli occhi affamati.

«Rispondimi: cosa stai cercando di fare?», ripeté lento, continuando a scandire il tempo col frustino sul palmo, «stai per caso cercando di fuggire?»

(Y/n) aveva capito dove voleva arrivare, stava solo preparando la scusa per il suo prossimo assalto, diverso dai precedenti, a giudicare dall'attrezzo che esibiva con orgoglio, e non poté fare altro che eccitarsi ancora di più. Aveva ormai perso il conto di quante volte era già venuta, ma la sua figa non la smetteva di gocciolare per ogni idea sadica che il ragazzo decideva di attuare su di lei, sentendo i fluidi che le scorrevano lungo le cosce, fino alle lenzuola bianche.

«Jade...», si lamentò ancora, incapace di dire altro. Aveva riportato la testa dritta, verso la testiera, e chiuse gli occhi, impaziente di pregustare un altro dei suoi trattamenti.

«Tu non puoi fuggire da me», si alzò dalla poltrona e si avvicinò alle spalle della ragazza, facendo risuonare i tacchetti delle inglesine con chiarezza, in modo che sentisse il suo imminente incombere. Si fermò dietro di lei con uno schiocco e si piegò fino al suo orecchio, continuando con un sussurro «perché se ci provi io ti punirò».

Tornò diritto e guardò come, avendo sentito le sue parole, i muscoli dei glutei e della figa si contrassero, mentre lei produceva un lieve lamento. Con la punta del frustino, Jade cominciò ad accarezzarle le natiche, prendendosi tutto il tempo necessario, passando la punta piatta lentamente e sorridendo alla pelle d'oca che si formava. Dopo averla presa un po' in giro si fermò, lasciando il frustino poggiato contro la cute.

(Y/n) capì subito cosa voleva affinché continuasse: voleva che gli desse un motivo per poter utilizzare la stupida scusa su di lei. Si dimenò un po' tirando le manette, facendole tintinnare, incurante del bruciore attorno ai polsi, e scosse il corpo.

Il sorriso sadico della murena divenne ampio nel vedere la sua reazione e non perse altro tempo. Staccò il frustino da lei per poi farlo riscendere, non molto forte, ma abbastanza da produrre uno schiocco.

La ragazza sussultò leggermente al colpo e si morse il labbro, sentendosi attraversare da un intenso piacere.

«Cosa ho detto? Vuoi proprio essere punita?», tacque, studiandosi tutta la forma del corpo nudo che si poneva davanti ai suoi occhi. «Se è così non mi tratterrò più. E non sarò gentile».

Love Me (Twisted Wonderland x Reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora