Punishment (Riddle) 🔞

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Questa fic è una richiesta.


(Y/n) aveva imparato una cosa, quel giorno: mai stuzzicare Riddle quando era già arrabbiato di suo, o se ne sarebbe pentita. O quello o si sarebbe ritrovata di nuovo nella situazione in cui si trovava in quel momento, reggendosi al bordo della scrivania come se ne dipendesse la sua vita, piegata in avanti su di essa, e gemente come mai aveva fatto prima. Non che le dispiacesse, in realtà, ma era così violento che non riusciva nemmeno più a parlare coerentemente.

Trey l'aveva avvertita, solo una mezzoretta prima, che Riddle non fosse di buon umore e che non convenisse che lo andasse a trovare nella sua camera, ma lei non solo non aveva voluto ascoltarlo, ripiegando immediatamente per il piano superiore, alla ricerca della camera del leader, ma aveva pure pensato che sarebbe stata una geniale idea stuzzicarlo e prenderlo in giro.

«Riddle? Tesoruccio?», aveva cantilenato appena aveva aperto la porta, senza neanche aspettare che le desse il permesso per farlo, solo per infastidirlo un po'.

Il ragazzo si rivolse verso di lei mostrandole già un cipiglio irritato. Si trovava al di là del letto, forse stava osservando fuori dalla finestra per calmarsi. «(Y/n), che ci fai qui? Va' via, non è la giornata giusta per parlare», le diede le spalle, nel tentativo di non sfogare la rabbia che ancora gli ribolliva dentro contro la sua ragazza. Ovviamente (Y/n) non lo ascoltò, piuttosto gli si avvicinò.

«Mi stai cacciando? Oh, che cattivo!», enunciò teatrale, esagerando apposta con tono e posa. Poté vedere una vena affiorare sulla fronte di Riddle appena questo tornò a guardarla, digrignando i denti, segno che non ci sarebbe voluto molto prima che esplodesse. Non sapeva che le passava per la mente, non pensava che potesse essere stupido e pericoloso, trovava solo divertente vederlo arrabbiato e bastava questo motivo per continuare.

«Hanno disobbedito ai miei ordini già troppe volte, oggi. Almeno tu obbedisci ed esci fuori di qui», stava provando con tutto sé stesso a mantenere la calma almeno con lei. Pur se le dava le spalle, (Y/n) lo capiva dalle sue mani tremanti, che si stringevano in dei pugni e poi si rilassavano, e dal tono della voce aggressivo. Non stava ammettendo repliche e per un attimo pensò che sarebbe stato saggio ascoltarlo e lasciarlo sfogare la rabbia da solo. Forse era davvero meglio così, persino per avere salva la sua vita, ma in pochi secondi ci ripensò, trattenne un ghigno furbo e tornò sulla sua strada.

«Che peccato! E io che pensavo che una bella scopata ti avrebbe aiutato a sfogarti».

Di solito quando faceva delle allusioni sessuali Riddle tendeva sempre a calmarsi, perché l'imbarazzo prendeva il sopravvento sulla rabbia, e cominciava a evitarla con lo sguardo.

In realtà l'avevano fatto diverse volte, senza parlare di tutte quelle in cui si erano visti nudi, ma quando (Y/n) tirava fuori l'argomento sesso o qualsiasi cosa che potesse essere sporco e correlato ad esso, Riddle aveva sempre la stessa reazione, come se fosse un ragazzino puro e vergine. Le veniva da ridere quando lo vedeva comportarsi come quello casto, che non faceva queste cose, quando spesso era proprio lui il primo che la cercava e le faceva capire quanto la desiderasse. Poteva non avere troppa libido, ma aveva un costante bisogno di tocchi e affetti, che spesso finivano in serate bollenti. E (Y/n) si aspettava una reazione imbarazzata e fintamente casta anche stavolta, eppure lo sentì borbottare qualcosa fra sé, mentre era tornato a darle le spalle.

«...arrapata», masticò le parole, cosicché (Y/n) riuscì a cogliere solo l'ultima.

«Come? Non ho capito», chiese, sinceramente confusa, senza più alcuna intenzione di stuzzicarlo.

Riddle non usava mai un vocabolario sporco e volgare, non aveva mai detto una parola spinta prima di allora. Era strano e quindi (Y/n) si accorse che forse aveva superato il limite, persino di troppo.

Love Me (Twisted Wonderland x Reader)Where stories live. Discover now