Nei dormitori (finali) ☀️

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Diasomnia:

Le scarpe battevano dure sul terreno di pietra scura, mentre Sebek cercava di raggiungere la struttura principale del suo dormitorio il più in fretta possibile. Sul viso alleggiava lo spettro del sorriso dovuto ai ricordi degli attimi appena passati, che continuavano ad affiorare, costringendolo a illuminarsi di gioia. Era stato un bel pomeriggio, doveva ammetterlo, ma al tempo stesso l'idea lo imbarazzava e preferiva seppellirla dietro le esortazioni che stava rivolgendo a sé stesso, per muoversi più in fretta ancora e darsi una sistemata prima che qualcuno lo vedesse in quelle condizioni impietose e lo andasse a spifferare al Giovane Maestro.

Era così impaziente di ritirarsi indietro i capelli che spalancò il portone con un tonfo e ci entrò senza neanche guardare dentro il Lounge. Si sbrigò a sbatterlo dietro di sé, creando un fracasso assurdo, ma le mani gli tremavano, in un misto di euforia e foga, che dovette smanettare più a lungo di quanto avrebbe voluto prima che la maniglia si agganciasse.

«Sebek?»

Una delle ultime voci che avrebbe voluto sentire lo chiamò alle sue spalle.

Si voltò lentamente e sussultò di terrore quando vide davanti a sé Silver, Lilia e Malleus in persona. Il suo peggior incubo si era avverato. Aveva gli abiti gocciolanti di acqua, i capelli disordinati e mezzi attaccati sul viso e ora si erano aggiunte le guance rosse per l'imbarazzo.

«Che è successo?», chiese ancora Lilia, squadrandolo da cima a fondo.

Sebek rimase immobile, per una volta senza parole, chiedendosi chissà cosa stessero pensando di lui i due Lord, arrivando persino all'ipotesi che ora avrebbero anche potuto designarlo come indegno di ricoprire il ruolo di Cavaliere di Malleus-sama.

«Ti stavi divertendo con i tuoi amici?», l'espressione di Lilia mutò, dal sorpreso a una con un largo sorriso piantato sopra. «Sono felice di vedere voi giovani divertirvi, mi rendete persino invidioso».

Non credeva alle sue orecchie. Lilia-sama invidioso di lui?

«Ora va! Sbrigati ad asciugarti prima che ti prendi un raffreddore».

Appena finì di parlare, come se l'avesse appena chiamato, Sebek starnutì piegandosi in due, ma tornò subito ritto con un luminoso sorriso verso le due fate.

«Grazie, Lilia-sama! Giovane Maestro!», urlò contento e appena ebbe un cenno di consenso dal secondo, si precipitò in bagno, per lavarsi e asciugarsi.


Pomefiore:

Appena superò lo specchio, il livello di allerta di Epel raggiunse livelli mai toccati prima. Si guardava attentamente attorno, in ogni direzione, cercando di evitare quanti più sguardi possibili e soprattutto sperando di non incontrare Vil. Se lui l'avesse visto in quelle condizioni, con il trucco sbavato, i capelli appiccicati e la divisa bagnata, gli avrebbe di sicuro dato una punizione esemplare che non avrebbe dimenticato per il resto dei suoi giorni. Doveva essere scaltro e sperare che Rook non fosse nel dormitorio.

Arrivò alla base delle scale laterali e vi si nascose dietro, in un punto cieco per chi poteva trovarsi all'interno. Guardò verso le vetrate interne e, dopo essersi assicurato che non ci fosse nessuno, scattò, correndo attraverso il cortile e dentro il Lounge. Da lì in avanti non era più tempo di osservazioni: doveva tirare dritto fino alla sua camera, lasciando confuse eventuali persone che avrebbe potuto beccare lungo la via, che non avrebbero dovuto nemmeno avere un secondo per capire che fosse successo.

Iniziò ad affannare un po' mentre si avvicinava alla stanza, ma era quasi salvo.

Spalancò la porta e ci entrò, chiudendosela a chiave dietro le spalle e poggiandovisi contro per un attimo. Non gli pareva ci fosse qualcuno per i corridoi, doveva essere salvo, tranne che per quel ragazzo che si ritrovava di fronte, confuso e con gli occhi spalancati per la sorpresa.

Love Me (Twisted Wonderland x Reader)Where stories live. Discover now