Capitolo 5

1.1K 71 14
                                    

Crystal's Pov
La settimana al collegio passò velocemente, e ancora una volta non mi ero fatta espellere e non sono riuscita a rivedere il mio vecchio professore  di scherma per trafiggergli accidentalmente la spada nell'addome. Arrivò il fine settimana in cui gli studenti potevano uscire e fare ciò che li faceva più comodo a patto che tornassero entro mezzanotte. Ed ero tentata di scappare per Los Angeles per sempre e abbandonare questo collegio, ma sapevo che mia zia mi avrebbe cercato in capo al mondo arrivando persino in Antartide pur di farmi ritornare qui.

Sistemai meglio lo zaino che avevo in spalla e guardai il mio iPhone che mi dettava la strada verso il supermercato per comprare le mie adorate caramelle. Abigail non poteva accompagnarmi perché quel giorno aveva un'incontro di famiglia a cui non poteva assolutamente mancare così decisi di andare da sola alla ricerca delle mie preziose caramelle.

Farò razzia di caramelle per almeno un mese, almeno se riuscirò ad arrivarci.

"Ma cos'hai che non va? Ho girato a destra è inutile che mi dici che non ho girato. Idiota!!" imprecai contro il mio smartphone e le persone intorno a me mi guardarono come se fossi una pazza.

Sbuffai e seguì ancora una volta le indicazioni che mi stava dando il mio cellulare fin quando non mi fermai per via del cellulare che diceva che fossi arrivata. Alzai lo sguardo e per poco non buttai il telefono a terra, non mi aveva portato in un supermercato, ma davanti a un edificio con scritto: la casa degli artisti.

Inclinai il capo d'un lato fissando l'insegna colorata con i muri pieni di graffiti. Non so il perché, ma quel posto mi intrigava da morire.

Aprì la porta e la mia bocca prese la forma di una O perfetta. L'edificio era a più piani e c'erano stanze enormi più di quanto avessi immaginato da fuori. Dal piano di sopra proveniva della musica mentre di fronte a me c'erano dei ragazzi che stavano dipingendo i muri con delle bombolette.

Un ragazzo mi si parò davanti prima che potessi fare qualsiasi cosa. I suoi occhi verdi mi fissavano con attenzione mentre io studiavo con attenzione il tatuaggio a forma di cuore spezzato presente sul volto.

"Benvenuta al ritrovo degli artisti. Qui c'è spazio per tutti coloro che si sentono fuori posto nel mondo fuori di qui. Qua nessuno ti giudicherà, troverai sempre un posto in cui stare e nuovi amici con cui parlare. Io sono Jaxon e tu sei?" parlò a raffica per poi fermarsi solo alla sua domanda.

"Crystal" dissi solamente dopo il suo lungo monologo.

"È un bel nome" si complimentò, ma non gli risposi così lui continuò a parlare.

"Ci sono artisti di ogni genere. Sai ballerini fino ad arrivare ai pittori, qui c'è spazio per tutti. La maggior parte sono studenti della nostra scuola che vogliono evadere dal rigore e dalla disciplina imposta dal preside" disse facendomi sorridere soddisfatta.

Lo sapevo che non erano così perfetti come potevano sembrare.

"Invece altri sono artisti di strada che si rifugiano qui ogni tanto" continuò il ragazzo dagli occhi verdi.

"Tu cosa sei venuta a fare?" indagò indugiando sui vestiti che indossavo.

Stavo per rispondergli quando una terza voce si intromise, "angelo" mi irrigidì al suono della sua voce.

"Vi conoscete?" chiese confuso il ragazzo di fronte a me.

"Sì" rispose subito la terza voce arrivando di fianco al ragazzo.

"No" uccisi con lo sguardo Mattheo che mi sorrise in modo beffardo.

"Si è trasferita nel collegio neanche una settimana fa" spiegò rivolgendosi al ragazzo.

NON TI SCORDARE DI MEHikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin