Speciale Lettera

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‼️ATTENZIONE‼️
Inserirò questa lettera ad inizio storia. Consiglio di leggerla a fine libro in modo da capire bene la tematica di cui si parla e soprattutto chi ne parla.
(Ovviamente non è obbligatorio. Potete leggerla prima di iniziare la storia, nel mezzo della lettura o alla fine. La decisione spetta solo a voi. In questa lettera non ci sono spoiler.)

Sorpresa! Per ringraziarvi della fine di questa lunga e bella avventura ho deciso di scrivere una specie di lettera/tema. Una lettera che mi rappresenta tanto. Raffigura la me di qualche mese e di quello che ha passato. Non prendetemi per stupida, ma questa lettera è nata in modo casuale. L'altra sera stavo pensando all'imminente fine di questo libro e per qualche secondo mi sono immaginata NON TI SCORDARE DI ME cartaceo. Ho pensato che tutte le scrittrici per ringraziare i propri lettori costruiscono un gadget limitato, come una cartolina, delle foto o un magnifico segnalibro. Mi sono chiesta quale potesse essere un ipotetico gadget di NTSDM e subito la mia mente è andata su una delle cose più semplici che amo di più. Una lettera. Una lettera magari usata come segnalibro o incorporata come pagina all'inizio del libro. Poi mi sono detta: perché no? Anche se non è cartaceo posso sempre fare una lettera per ringraziare chi mi ha sostenuto in tutti questi mesi in maniere differenti. Quindi eccoci qui con un "speciale lettera", il nome che gli ho voluto dare per far capire dal titolo che questa lettera è speciale e importante. Il fatto di averla voluta inserire all'inizio del libro è determinata dal fatto della scelta personale di leggere in qualunque momento la lettera. Non ci sono spoiler quindi può essere letta, all'inizio, nel mezzo della lettura o alla fine. Sopra ho consigliato di leggerla alla fine semplicemente perché parlerà di uno dei due temi principali di NTSDM e per capirla fino in fondo sarebbe meglio leggerla alla fine, ma naturalmente potete decidere liberamente quando e se leggerla.

Vi auguro buona lettura, per le gioie che mi avete dato ve la meritate❤️‍🩹

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8 Gennaio 2012, San Francisco.
Tema di Italiano.

Sfogliando il dizionario una parola ansia sociale mi ha attratto bloccandomi di colpo. I miei occhi sono andati su quella definizione non riuscendo più a staccarsi. Leggendo sul dizionario si imparano tanti significati, ma non si potranno mai capire fino in fondo finché non li si vivono nel profondo.

d) L'ansia sociale. È caratterizzata da un vissuto che fa sentire il soggetto socialmente inadeguato, per cui, nelle relazioni sociali, egli anticipa il giudizio negativo degli altri, e di conseguenza umilia se stesso con un'asprezza proporzionata al suo timore, sviluppando un'autovigilanza autocritica e un'attenzione ossessiva fino ai minimi dettagli. Le tipiche situazioni sociali temute sono: parlare in pubblico, esibirsi nelle rispettive prestazioni professionali nel caso di musicisti, ballerini, atleti, andare a un appuntamento o a una festa, essere osservati mentre si mangia, lavorare con altri a un progetto comune senza sentirsi all'altezza.

Avrei tante parole da dire sull'ansia sociale e su tutti gli effetti negativi con cui la si vive, solo che questa definizione l'ho capita fin troppo bene da viverla costantemente. Ho scritto un tema su come si sentono le persone che provano ansia, paura e attacchi di panico ogni giorno. Ho provato a superarla scrivendo queste parole, solo che sono ancora qui ad avere attacchi di panico costanti e la paura impressa nella pelle in ogni momento. Cara maestra, questo è il mio tema spero che le piacerà capire come vivo ogni giorno dopo la morte di mia sorella.

Ho una domanda da farvi.
Come state?
Domanda complicata, lo so.
Alcune volte ci si sente bene, altre volte male e altre volte non si sa nemmeno come ci si sente.
Come me in questo momento.
Esattamente non so come mi sento.
Sento ansia e paura.
Sento la paura fondersi con il mio corpo, l'ansia salire mentre il mio cuore batte sempre più forte.
So che le mie mani e le mie gambe stanno formicolando mentre delle lacrime scendono lungo il mio viso.
So che il mio cuore sta esplodendo e che ho paura di ciò che sta succedendo, ma non so cosa mi sta realmente accadendo.
Sto per morire?
È fin troppo probabile ed ho paura.
Io corro, corro e corro ancora, ma non arrivo mai al traguardo.
Arrivo a metà e mi sento stanco.
Mi ripeto in continuazioni di non mollare, che io sono un vincente, c'è la farò, gli altri cadranno, ma io sarò ancora in piedi.
Solo che la mia mente in tutto questo non aveva calcolato la parola ansia.
Una parola che da sempre mi spaventa.
Ansia per il primo giorno di scuola.
Ansia per quando alle elementari si faceva a turno per leggere ed io contavo quale paragrafo mi sarebbe toccato dire ad alta voce di fronte a tutti.
Ansia per la paura di deludere i miei genitori.
Ansia per le verifiche.
Ansia per le amicizie.
Ansia per tutti gli occhi puntati addosso.
Ansia per la paura di fallire.
Ansia per ogni cosa e nessuna certezza.
Ansia di non arrivare mai in tempo e di essere sempre in ritardo.
Ansia di non sapere cosa accadrà domani e cosa può accadere fra pochi istanti.
Nessuna.
Come si fa a vivere una vita piena d'ansia e senza nessuna certezza?
Non la si vive.
Rimani chiuso in camera per la paura di affrontare quello che c'è dietro la tua porta.
Non ti godi nulla.
Non ti godi la vita e muori interiormente.
Gli attacchi di panico non si possono descrivere in una parola e dire come ti senti.
Soprattutto dopo averne avuto uno.
Non sai come stai realmente.
Dopo la paura e l'ansia arriva il nulla più totale.
Rimani a fissare il vuoto non riuscendo più a sentire nulla.
Lo zero totale.
Dentro sei spento e non riesci a provare più alcun tipo di emozione.
Mi raffiguro in un giglio nero a cui non viene mai data dell'acqua e non vede la luce del sole da giorni.
Sa che è una questione di poco tempo prima di appassire, ma non può fare nulla per impedirlo.
La cosa bella dei gigli è che mi creano stabilità.
Affievoliscono i miei attacchi di panico, la mia ansia costante e le mie paure che ormai sono troppo reali.
Se vi dicessi che c'è un giglio bianco puro e perfetto per ognuno di noi?
Solo che mentre percorrevo il mio cammino ho trovato un giglio nero simile a me.
Un giglio quasi appassito, ma che nonostante le bufere e le poche gocce d'acqua che riceve ogni  giorno rimane ancora integro.
È piegato e di lui rimangono pochi petali, ma rimane il più bel giglio che io abbia mai visto.
Lo fisso dalla mia finestra mentre una bufera si abbatte su di lui.
Il vento prova a piegarlo in continuazione, ma i suoi petali rimangano saldi al sepalo.
Mi asciugo le lacrime che stavano scendendo lungo le mie guance.
I miei respiri divennero più regolari mentre fissavo il fiore reggersi ancora in piedi nonostante la tempesta che si abbatteva su di lui.
E in quel momento lo capii.
Capii che da qualche parte nel mondo c'è il mio giglio bianco che attende di essere trovato, solo che io ho bisogno di un giglio nero.
Non vi preoccupate se non avete trovato ancora il vostro giglio bianco, potrete sempre trovare un giglio nero.

-Firmato,
Mattheo Nelson.
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Eccoci qui.
Non so bene cosa dire, non sono mai arrivata alla fine di una storia per scrivere un enorme GRAZIE.
Quando ho iniziato a scrivere avevo 13 anni, nessuno credeva in me e nessuno mi conosceva.
Ero un pesce in mezzo a uno oceano di squali e ora ho 18 anni.
In tutto questo tempo non ho mai avuto veri amici.
Da bambina ero la tipica introversa che veniva isolata, alle medie ero quella presa in giro da tutti e ora, da quasi donna, posso dire che ho trovato qualcuno che tiene a me e che mi supporta quando il resto del mondo mi fa del male.
Ringrazio tutti quelli che mi hanno supportata fin dall'inizio di questa storia.
Ringrazio quelli che magari, sono stati qui solo di passaggio e quelli che invece, si sono fermati e hanno sclerato, riso e pianto con me.
Non smetterò di ringraziare chi c'è dall'inizio e chi arriverà all'ultimo minuto.
Semplicemente GRAZIE.
In particolare volevo ringraziare questa cerchia di persone che su Wattpad, Ig e Tik tok.
Innanzitutto qui su Wattpad vorrei ringraziare: storiesdiriri amihart_author andreaaurora500 siabtower luvmaybks didyskylar
karinastrs cassiemoorestories
Sappiate che vi amo e senza di voi mi sarei demotivata troppe volte e forse non sarei qui.
(Ne approfitto anche per dirvi di correre a leggere le loro storie perché oltre ad essere stupende, sono scritte da persone meravigliose che meritano il mondo.)
Su Ig volevo ringraziare @nikiireads @_lalibreria.difefe_ @amo.leggereee @booksroxygen @world_b.oo.ks_ @idesireadbook @gea_mog_books
Loro sono delle bookstagram fantastiche, gentili e super disponibili, per cui vi invito a passare nei loro profili.
Non ve ne pentirete.
Poi, su Tik tok ho conosciuto due persone speciali.
Cioè Ginny, (su Tik tok @book_sginny) tra l'altro è una booktoker simpaticissima e super dolce che non ha esitato un attimo a iniziare la storia.
E poi c'è Gemma, qui su wattpad Gem_writer, che tenevo tanto a ringraziare per essere stata una delle prime a scrivermi.
Ti amo per tutte le volte che mi proponi nuovi video per far soffrire le persone e per avermi consigliati vivamente di organizzare un fondo per le lettrici traumatizzate dalla storia.
Tutti voi siete diventati fondamentali per me e vi terrò sempre nel mio cuore, come spero che voi mi terrete nel vostro.
Inoltre, ringrazio quattro persone speciali, che purtroppo non potranno mai leggere questo libro, ma che so che mi guardano da lassù.
Grazie nonni per proteggermi da lassù.
Vi amo❤️‍🩹
A tutti voi voglio dire che questa non è la fine, ma solo l'inizio e so che questa piccola cerchia di persone, che ho conosciuto da poco, si allargherà.
Ci vediamo alla prossima storia.
(Eh no, forse non sarà una semplice storia d'amore, ma un libro che vi causerà traumi🤭)
BYE BYE💋

NON TI SCORDARE DI MEOnde histórias criam vida. Descubra agora