Capitolo 47

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Crystal's Pov
Rilasciai un respiro profondo e giocai con una ciocca dei miei capelli per passare il tempo, ma il tempo sembrava non passare più.

Mi spazientii ulteriormente.

Aveva detto che sarebbe stata qui un quarto d'ora fa.

Ma cosa pretendo? È mia zia.

Quando le ho chiesto di parlare sembrava sorpresa dal mio cambio d'umore improvviso, ma ancora non sapeva di cosa dovessimo parlare.

Quando finalmente vidi una macchina nera arrivare di fronte a me sospirai. La vidi scendere dal SUV nero e salutai Sebastian con una mano, per poi rivolgere tutta la mia attenzione a lei.

"Scusa il ritardo. Ero ad una riunione" disse mettendo il suo IPhone dentro la borsetta costosa che portava in mano.

"Non importa, ci sono abituata" dissi con una nota di acidità nella voce.

Ormai ero abituata a venire sempre dopo a tutto. Sempre dopo l'azienda di famiglia, sempre dopo le riunioni, sempre dopo i viaggi d'affari, sempre dopo i soldi e tutti i modi in cui poter guadagnare. Dopo un po' ci ho preso l'abitudine e non ci faccio più caso.

"Non ci girerò intorno" presi parola, prima che potesse farlo lei.

"Non ti ho fatta venire qui per una riconciliazione famigliare" continuai e lei schiuse le labbra prendendo consapevolezza che fosse stata attirata in una trappola.

"Allora perché sono qui?" chiese incrociando le braccia al petto.

"Per rispondere a una mia domanda."

"Una tua domanda?"

"Sì, mi merito un premio no? Non sei stata più convocata dal preside, non sto più creando problemi e nessun giornale parla di me o di come stia infangando il nostro nome" la vidi pensarci a lungo e dopo aver preso un lungo respiro annuii attendendo la mia domanda.

"Dove vive Maria?" chiesi sorprendendola.

"Cosa?" sbatté più volte le palpebre incredula.

"Hai sentito bene, dove vive?"

"Perché d'un tratto ti interessi a lei?"

"È mia nonna no? Vorrà vedere sua nipote no?"

"Nessuna delle due ha mai provato interesse l'una con l'altra. Perché proprio ora?"

"Hai molti segreti zia. Segreti che qualcuno sta rivelando a tutto il mondo" risposi e lei ridusse i suoi occhi azzurri in due fessure studiandomi con attenzione.

"Che cosa sai?" deglutii pesantemente.

"Tutto quello che c'è da sapere del vero lato della famiglia Evans. So chi è la mia vera nonna, so che mio nonno mi usava, ma non so perché la denuncia contro Vivian Powell non è mai stata effettuata" elencai solo i punti più importanti della vera storia della mia famiglia, perché se dovessi dire tutto ciò che c'è da sapere a riguardo ci potrei scrivere un libro.

"E pensi che lei lo sappia?" domandò scettica.

"Era lei a voler denunciare Vivian" affermai con convinzione.

"So che vuoi sapere anche tu cosa c'è dietro a questa storia" dissi quando vidi nei suoi occhi della disapprovazione, e solo dopo lunghi secondi di silenzio ritornò a parlare.

"Vive a quaranta minuti da San Francisco" cercai di nascondere un sorriso per il fatto che non dovrò andare dall'altra parte del mondo per incontrarla.

"L'indirizzo?"

"Non lo so."

"Sì che lo sai" affermai ed anche se controvoglia mi comunicò l'indirizzo.

NON TI SCORDARE DI MEWhere stories live. Discover now