Chapter 22.0

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Sento dei passi provenienti dalla scalinata che giunge alla nostra stanza ed impulsivamente mi nascondo tra le coperte, fingendo di dormire. I miei presentimenti risultano reali quando la porta si apre, rivelando la figura del ragazzo che poco prima era andato via incazzato. Rimango inerme, le tende sono aperte perciò può vedermi ma spero che creda al fatto che io stia dormendo, regolare il mio respiro in momenti come questi diventa impossibile, quasi voglia tradirmi. Non ho voglia di litigare ulteriormente, voglio rimanere da solo a compiangermi e farmi del male per il fallimento che sono, non voglio sentirmi in imbarazzo davanti ad altre persone per essere solo un debole codardo. In tutto ciò, Blaise rimane ancora a fissarmi con le braccia incrociate, come suo solito quando è incazzato, e rimane immobile, dato che non sento nessun minimo rumore.

"Vuoi davvero continuare con questa falsa, Draco?" il suo tono è molto più calmo rispetto a prima, io rimango fermo, immobile, quasi trattengo il respiro.

"Pensi di fottermi così? Sono il tuo fottuto migliore amico, lo so che non stai dormendo! Non lasceresti mai le tende del tuo letto aperto e senza tremila incantesimi, cretino." lo sento avvicinarsi sempre di più, la sua figura copre la luce facendomi cadere in penombra, ciò mi aiuta a rilassare le palpebre stanche per lo sforzo.

D'improvviso un brivido fresco mi percuote e spalanco gli occhi quando mi accorgo di non avere più la coperta su di me. Guardo Blaise dal basso verso l'alto e lo spintono senza successo visto che non si muove di un millimetro, sul suo viso compare un sorrisino compiaciuto.

"Scusami, ti ho svegliato in modo brusco?" il suo sguardo si posa sui miei occhi freddi e mi sollevo per stare più comodo.

"Cosa vuoi, Blaise?" dico con calma, stupendo me stesso, mi siedo poggiando la schiena sul muro fresco che fa contrasto con il calore del mio corpo. Porto le ginocchia al petto e le cingo con le mie braccia, così da coprire come posso le macchie di sangue della camicia.

"Ma guardati Draco, fai pena, non sei più tu" quelle parole mi lasciano a bocca aperta, quasi mi offendo ed abbasso la sguardo. Le parole che seguono nemmeno le ascolto, mi alzo dal letto ed inizio a cercare le mie cose: bacchetta, scarpe e tunica; ho bisogno di fare un giro lontano da tutto e tutti. Blaise rimane a fissarmi mentre parla ma ciò non mi ferma, è come se nella stanza ci fossi solo io.

Mi inginocchio a terra al bordo del letto, procurandomi un leggero fastidio alle ginocchia ed allungo il braccio fino a toccare il tessuto delle mie scarpe, mi siedo sul letto e le infilo. Successivamente, recupero la tunica dalla sedia e la bacchetta da sopra il comodino. Mi sposto davanti lo specchio e cerco di darmi una sistemata come meglio riesco, sposto i capelli dalla fronte ed aggiusto il colletto della mia camicia.

"Io vado, tu fa come vuoi, è camera tua" gli dico senza nemmeno rivolgermi realmente a lui, che resta fermo e mi guarda con una smorfia davvero cruciale. Penso che se potesse mi ucciderebbe, nessun Serpeverde ama essere ignorato, figuriamoci in questo modo.

"Vengo con te" stavo per aprire la porta quando mi giro e lo guardo accigliato.

"No, non hai capito. Io vado, da solo, tu fa ciò che vuoi ma non starmi tra i piedi" questa volta apro la porta e me la richiudo alle spalle, cerco di "correre" giù per le scale il più in fretta possibile e tiro su il cappuccio della tunica per non dare troppo nell'occhio. Il rumore di passi dietro di me mi fanno capire che Blaise mi sta ancora dietro, ed ora ho la prova definitiva del perché sia il mio migliore amico: la determinatezza, saggio pregio se ora non stesse mettendo i bastoni tra le ruote a me.

Lo ignoro, prima o poi dovrà stufarsi di starmi dietro, cammino senza meta così da depistarlo. I corridoi sono vuoti, dato che tutti gli altri sono a lezione e ciò mi fa sentire meglio, libero.

Continuo la mia fuga immaginaria da Blaise, che posso anche sentire sbuffare e mi incammino verso il giardino, sto per svoltare l'angolo quando il suono di una risata mi congela sul posto: la risata di Harry.

Resto fermo, nel panico, non so cosa fare.

Udire la sua voce dopo così tanto tempo mi rallegra ma sentirlo ridere no, possibile che lui non si sia minimamente preoccupato per me? Possibile che non abbia minimamente sofferto? Non mi rendo conto di aver iniziato a piangere fin quando Blaise non mi poggia una mano sulla spalla. Rimango ancora fermo, la paura che Potter possa svoltare l'angolo e vedermi si impossessa di me. Mi giro di scatto verso Blaise e lo prendo per mano, voglio allontanarmi da lui, la sua risata mi rimbomba in testa e sento arrivare un attacco di panico. Cammino veloce e cerco un posto isolato, stringo sempre di più la mano di Blaise per darmi sostegno, la testa inizia a girarmi ed a farmi male.

"Ma che ti prende?" non lo ascolto o, probabilmente non lo sento, i suoi occhi e la sua risata sono l'unica cosa che al momento riesco a visualizzare.

Finalmente mi fermo, sono arrivato sotto il mio solito grande albero che da sul lago. Lascio quel legame che si era creato e mi lascio cadere a terra, non curante di aver portato io stesso il ragazzo con me.

Chiudo gli occhi e mi poggio al tronco dell'albero, ruvido e leggermente bagnato, e rilasso i miei muscoli davvero troppo doloranti per lo sforzo compiuto.

Sento Blaise sedersi accanto a me e cingermi le spalle con un braccio, avvicinandomi a lui, non mi importa più di essere infastidito da un tocco che non sia quello di Harry e, per una volta, mi lascio "coccolare" da quella sorta di abbraccio.

"Che succede, Draco? Puoi parlarmi, per favore?" mi avvicino ancora di più a lui, mi sento strano ma capisco che è ciò di cui ho bisogno.

Blaise si gira, portandosi di fronte a lui e mi tira, con cautela, il cappuccio giù dalla testa. Rimango accecato per un secondo dalla luce diretta che mi arriva in faccia ma ci faccio subito l'abitudine, tengo la sguardo basso, per la vergogna.

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Salve, sono tornata, sfortunatamente per voi. Spero che questo capitolo possa piacervi e so, che non potrà mai sanare il tempo in cui sono stata assente. Mi spiace che questo possa farvi perdere interesse nella mia storia ma spero che ciò che scrivo possa invogliarvi a leggerla sempre. Mi scuso per eventuali errori e ringrazio, davvero tanto, le persone che tutt'ora mi seguono e mi mostrano il loro sostegno <3.

Vi ricordo, inoltre, che per qualsiasi cosa od anche solo per chiacchierare, potete tranquillamente contattarmi su ig (@dottornessuno) e se non vi rispondo spammate messaggi perché sono nel mare.

-Giadsxx.

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