Chapter 11.0

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Cerco di asciugarmi le numerose lacrime che scendono compulsivamente dai miei occhi con la manica della mia divisa, anche se sembra un gesto inutile, dato che non riesco a smettere. Morirei di imbarazzo se qualcuno mi vedesse piangere. Cerco sempre di tenere per me ciò che provo, manifestarli non rientra minimamente nei miei piani. Non so esattamente dove io mi stia dirigendo, le lacrime mi offuscano la vista e il mal di testa e la nausea non aiutano per niente. Mi ritrovo davanti l'uscita del castello e mi siedo sulla gradinata. Non mi importa che faccia freddo, me ne sto semplicemente lì a piangere; non riesco nemmeno a fare un pensiero sensato. Inizio a tremare, non tanto per il freddo, a me piace e ci sono abituato. Sento un qualcosa posarsi sulle mie spalle e sussulto. Mi alzo girandomi di scatto e, istintivamente, asciugo le lacrime dalle guance e dagli occhi. Ho ancora il singhiozzo del pianto, ma riesco a tenerlo a bada. Piton é davanti a me, sulla mia faccia la maschera di indifferenza si ripresenta, anche se non riesco a non stringere, per avvolgermi meglio, il mantello alle spalle. Ci fissiamo per qualche secondo, entrambi con sguardi di indifferenza, rotti solo da alcuni singhiozzi che non riesco a trattenere.

"Siediti, Malfoy. " mi dice, istintivamente faccio un passo indietro. Cosa vuole? Perché fa così, solitamente non mi rivolge neanche la parola. 'A scuola, Draco, io non sono nient'altro che un tuo professore' parole sue, ed io, ovviamente, non le ho prese bene.

"No, e può riprendersi il suo mantello. Grazie." Gli rispondo e gli porgo il mantello, anche se lui non lo prende. Lo vedo chiudere gli occhi ed ispirare profondamente, per poi riaprirli.

"Malfoy, fa ciò che ti dico. Siediti e muoviti, si vede da chilometri che sei in uno stato di panico." Apro la bocca per ribattere, ma non saprei cosa dire, quindi, la richiudo e mi siedo su un gradino. Piton annuisce e si avvicina a me, prende il mantello che ho tra le braccia e me lo poggia nuovamente sulle spalle.

"Allora, cos'è successo? Mi sei passato davanti e neanche mi hai visto. E oggi non sei venuto a lezione. Voglio avvisarti, Malfoy, qualsiasi cosa ti stia accadendo, non ti permette di saltare le mie lezioni. Spero di essere stato chiaro." Annuisco flebilmente ed abbasso la testa. Si sta preoccupando per me? Dov'è il vero Piton? Fatto sta, che non so cosa rispondergli. Inizio a giocare nervosamente con le mie mani e resto zitto. Magari se ne va.

"Avanti, Malfoy, fa freddo e non ho voglia di starti dietro tutta la serata. Razza di ragazzino insolente." Alzo gli occhi e li punto nei suoi, hanno qualcosa di strano. Come se fosse davvero preoccupato per me. Mi mordicchio il labbro e mi stringo il mantello. "Può andare professore, credo che non le importi nulla di quello che mi sia accaduto." Vedo i suoi occhi chiudersi in due fessure e la sua bocca ridursi ad una sottile linea. Abbasso lo sguardo. "Draco." Alzo gli occhi e lo guardo, non mi chiamava da tantissimo tempo col mio nome. "Ne abbiamo già parlato, ed anche troppo. E lo sai che mi importa di te. Ora, andiamo nel mio ufficio così mi spiegherai tutto." Nego con la testa e vedo che alza gli occhi al cielo. "Per Merlino, siete tutti così difficili. Muoviti, razza di insolente." Mi alzo riluttante e lo seguo fino ai sotterranei. Apre la porta del suo ufficio e mi fa sedere su una sedia che trasfigura in un comodo divano nero con lo stemma della nostra casata al centro. Mi siedo e lui prende la sua poltrona e la posiziona davanti a me. Mi fissa e io abbasso gli occhi, non riesco a sostenere il suo sguardo, sono davvero terrorizzato. Ed ora cosa gli racconto?

"Professor Piton, io non... Non voglio parlarne. Mi scusi, ma credo che sia meglio che ora io vada." Mi alzo e mi dirigo verso la porta più in fretta che posso. "Draco, Potter non c'entra nulla, vero? Neanche lui era a lezione, oggi." Mi giro di scatto. Neanche lui era a lezione, che cosa? Scuoto velocemente, anche troppo, la testa ed apro la porta uscendo e richiudendomela alle spalle. Risalgo i gradini e mi dirigo verso la mia stanza, spero non ci sia nessuno. Cerco di calmarmi lungo il tragitto, almeno adesso sto un po meglio. Riesco a non piangere e non ho più quel fastidiosissimo singhiozzo.

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Salve,

spero che questo capitolo vi piaccia tanto quanto piace a me. L'ho scritto tanto tempo fa ma spero non si noti. Fatemi sapere cosa ne pensate.

N.B. Io adoro questo capitolo.

-Giads xx.

PhoenixWhere stories live. Discover now