Chapter 17.0

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Rimango sbalordito, il suo dolce visino è corrucciato in una dolce e preoccupata espressione. Lascio cadere le braccia fino a toccare il freddo pavimento dove sono seduto. Accidenti, ma fra tutti, perchè proprio lui? Mi domanda ed inizio a scrutarlo. Ricambia il mio sguardo ed inizia a grattarsi il collo con fare nervoso.
Adorabile.
"Come stai? Non volevo intromettermi, beh, ti ho trovato qui steso... non potevo ignorarti. Cosa ti è successo, Malfoy?"
China il capo. "Potter, piano con le domande. Ho solo avuto un giramento di testa, tutto qui. Sto bene." Continuo a fissarlo, a scrutare ogni singolo movimento egli compia. Sento una piccola goccia di sudore correre lungo la mia fronte e mi affretto ad asciugarla con la manica della camicia. Quel movimento improvviso sembra risvegliare Harry che, improvvisamente, alza lo sguardo e punta i suoi occhi su di me. Sembra così alto visto dal basso del pavimento, così forte e angelico.
"Allora Malfoy, hai intenzione di startene seduto a terra per molto?" Continua a guardarmi mentre alza un sopracciglio. "Puoi andare, sicuramente non è te che sto aspettando." Mi sento ancora molto debole ed un gran mal di testa mi impedisce di pensare correttamente. "Ah, si? E chi saresti aspettando?" La sua voce acquista un leggero tono infastidito e mi preoccupo. Non voglio rovinare tutto, non ora che sto riuscendo a parlarci normalmente. "Nessuno" rispondo in sottovoce, chi dovrei aspettare? Nessuno si è accorto della mia mancanza e nessuno si è accorto del mio malessere.
Poggio saldamente le mie mani al pavimento e cerco di farmi forza per sollevarmi, sicuramente lo sguardo di Potter fisso su di me non aiuta. Non mi smuovo di un millimetro e sento le mie guance colorarsi di rosso ed un calore espandersi per tutto il corpo. Davanti il mio viso, la sua mano forte e robusta si para davanti. Un leggero ricordo torna ad accarezzare la mia mente. "Afferrala e non fare storie" il suo tono è così autoritario che non i accorgo nemmeno di stargliela stringendo flebilmente. Mi solleva e mi fa poggiare sulla sua spalla, dannazione, un sogno che si realizza. Ora che sono in piedi, anche se le mie gambe tremano leggermente, Potter torna ad essere più basso di me. Il suo profumo invade le mie narici e mi sento, leggero. Faccio fatica a stargli dietro, la testa mi gira e mi fame. "Fermati, per favore.." la mia voce e rauca e pare un sussurro incomprensibile.
"Dannazione, Draco!" Draco?

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Ciao a tutti! Eccomi tornata, finalmente. Sono così felice di essere riuscita ad aggiornare e la mia forza siete stati voi. Non sto qui a spiegarvi quanto mi riempisse e mi riempia di gioia leggere i vostri commenti. Spero che anche questo capitolo vi piaccia, per quanto sia corto. Fatemelo sapere nei commenti.
-Giadsxx.

PhoenixWhere stories live. Discover now